La Gdf fa scattare il blitz con 10 arresti, le sigarette di contrabbando arrivavano da Napoli con i corrieri postali privati
Blitz della Gdf tra Palermo e Napoli: 10 persone arrestate, altre 5 misure cautelari, per contrabbando di sigarette. L’operazione è stata battezzata Duty Free ed ha portato anche al sequestro di 700 chili di sigarette – durante le indagini – e beni e disponibilità finanziarie per circa un milione e mezzo di euro.
L’associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di valori del Monopolio di Stato sgominata dal Comando provinciale di Palermo delle Fiamme Gialle aveva trovato il modo di aggirare le restrizioni imposte dalla pandemia da coronavirus: utilizzavano i corrieri postali privati, ignari del contenuto dei pacchi, per far arrivare in Sicilia dalla Campania le sigarette di contrabbando. I pacchi arrivavano a destinatari di fantasia.
Tre persone sono andate in n carcere, sette agli arresti domiciliari, 5 hanno l’obbligo giornaliero di presentazione alla polizia giudiziaria.
Sigilli a disponibilità finanziarie, un fabbricato, due magazzini, un appartamento, tre autovetture e tre moto per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro.
Il blitz ha coinvolto due palermitani considerati i capi dell’organizzazione, un autista della ditta di spedizione, due corrieri e un acquirente, i grossisti acquirenti delle sigarette, un napoletano considerato anche lui a capo della banda. Nell’operazione risultano indagate anche altre 13 persone, per un totale di 28 coinvolti. Di questi, ben 19 risultano percettori di reddito di cittadinanza.
I finanzieri hanno intercettato, video sorvegliato e pedinato la banda tra novembre 2019 e maggio 2020 scoprendo che le sigarette di contrabbando acquistate in Campania venivano stoccate in un magazzino affittato in zona corso dei Mille a Palermo. Le confezioni arrivavano con corrieri che viaggiavano su auto a noleggio, all’andata via nave ed al ritorno via terra. Nei sei mesi d’inchiesta, secondo gli investigatori, sono state contrabbandate almeno 5 tonnellate di sigarette.
Con l’inizio degli spostamenti causati dal coronavirus il gruppo si è ingegnato utilizzando una ditta di spedizione, ignara del traffico, indicando quali mittenti e destinatari nomi e indirizzi di fantasia, e comunicavano i relativi numeri di spedizione ad un uomo di fiducia. L’autista, andato agli arresti domiciliari, ritirava e consegnava i pacchi contenenti le sigarette direttamente al magazzino di stoccaggio. In un’occasione è stato sequestrato anche un chilo di hashish.
A Napoli le sigarette venivano acquistate 22 euro a stecca -meno della metà delle sigarette vendute legalmente, successivamente vendute in Sicilia all’ingrosso a 27 euro e al dettaglio 35 euro, per un volume d’affari complessivo di oltre 2,4 milioni di euro.