Calendario elettorale tra settembre e ottobre ma il rettore e il direttore generale dicono no
29 settembre 2023, primo turno elettorale; 6 ottobre, secondo turno; 13 ottobre 2023, ballottaggio. Il decano dell’Università di Messina, Letterio Bonina, ha trasmesso agli uffici competenti il decreto di indizione delle elezioni a rettore per il sessennio 2024-2030.
“Ho ritenuto che i tempi fossero quelli appropriati poiché – scrive – nelle ultime settimane ero stato ripetutamente sollecitato da numerosi esponenti del corpo elettorale, tra colleghi docenti, unità del personale tecnico amministrativo e studenti. Inoltre, come da tradizione del mondo accademico, occorre considerare un congruo periodo di affiancamento tra il rettore uscente e quello neo eletto, specie nell’ottica della programmazione di medio periodo. Come è noto, la legge, lo Statuto e i regolamenti di Ateneo, conferiscono al decano piena autonomia in merito alle decisioni riguardanti l’indizione delle elezioni”.
Il prof. Bonina ricorda che lo Statuto dell’Università, all’articolo 9 c. 3, recita: “La convocazione del corpo elettorale per la elezione del Rettore è fatta dal Decano o, in caso di sua assenza o impedimento, dal professore ordinario che lo segue in ordine di anzianità, almeno trenta giorni prima della data fissata per le votazioni. Le votazioni si devono svolgere almeno novanta giorni prima della scadenza del Rettore in carica, secondo un calendario prestabilito e con un intervallo da tre a sette giorni tra una votazione e l’altra. Almeno venti giorni prima della data fissata per le votazioni sono presentate al Decano le candidature, corredate da curriculum e dai relativi programmi”.
“Scelte unilaterali e non condivise”
Poi esprime “sorpresa per essere stato invitato dal direttore generale prima e dal rettore dopo, in spregio alle norme che regolano questo particolare procedimento, a “evitare di prendere scelte unilaterali e non condivise e di concordare” con quest’ultimo il contenuto del decreto, date comprese. Desidero ribadire, qualora fosse necessario, che l’autonomia decisionale riconosciuta al decano è garanzia di imparzialità della procedura che viene messa così al riparo da ogni interferenza e/o condizionamento. In questa logica, il decreto da me elaborato deve essere pubblicato, senza che alcuno possa esercitare eventuale potere di veto.
Trascorse oltre 24 ore dall’invio del mio decreto e non avendo ricevuto alcuna informazione circa la sua pubblicazione, venerdì 21 mattina mi sono personalmente recato dal direttore generale a chiederne notizie, ribadendo l’invito a pubblicarlo. Mi sono sentito rispondere che erano necessari alcuni approfondimenti e, in particolare:
- se io sia veramente il decano;
- se esistano, nell’imminenza delle vacanze estive, le risorse e la possibilità di bandire una gara d’appalto apposita per gestire le elezioni;
- se esista la disponibilità delle aule indicate nel decreto dove ubicare i seggi.
“Il direttore generale, quindi, mi congedava dicendo che il decreto non sarebbe stato comunque pubblicato e che mi avrebbe inviato in giornata una nota scritta in cui tutto ciò sarebbe stato formalizzato. A oggi, in realtà, non ho ricevuto nulla. A questo punto sono stato costretto a diffidare l’Amministrazione affinché proceda senza indugio alla pubblicazione del decreto di indizione delle elezioni da me sottoscritto nel rispetto – lasciatemi ancora una volta affermare – della legge, dello Statuto e dei regolamenti di Ateneo. Eventuali slittamenti rispetto alla data individuata non potranno che essere addebitati all’attuale amministrazione, visto che questi ingiustificati ritardi non potranno fungere da alibi rispetto al prolungamento dei tempi per l’organizzazione della macchina elettorale: oggi i margini sono ampi, ma ovviamente qualsiasi ostruzionismo li potrebbe ridurre”.
Al professore Bonina risponderà nei prossimi giorni, esponendo le sue ragioni, il direttore generale.
Ma perché meravigliarsi, qualcuno forse pensava che l’università (nota: con “u” minuscola) di Messina era cosa diversa?!?!? Sarà anche la prima in digitalizzazione ma sempre l’ultima in tutto il resto!
Dopo avere ricevuto la mail del prof. Bonina e le notizie di stampa relative alla querelle, ho inviato la mail al prof. Bonina di seguito riportata in cui manifesto la mia sorpresa nel vedere una campagna elettorale necessariamente compressa e in un periodo dell’anno critico, senza che ci siano oggettive necessità. Un rettore governa l’Ateneo per 6 anni. Si vuole fare tutto in fretta e furia? Sarò ingenuo, ma non comprendo proprio la ratio di questa accelerazione.
A scanso di equivoci: ho a cuore l’Università di Messina all’interno della quale opero dal 1990 e non ho alcuna ambizione di candidatura.
Chiar.mo prof. Bonina,
dopo avere letto la sua mail che informava della emanazione del decreto di indizione delle elezioni del nuovo rettore, ho pensato che il caldo soffocante fosse solo una mia impressione e che si fosse già in autunno inoltrato.
Non era così, purtroppo.
La mia modestissima opinione è che per una campagna per l’elezione a Rettore che dia modo ai candidati di illustrare e affinare il loro programma e incontrare la comunità accademica in agosto serva affittare tutti i lidi del litorale messinese (che fortunatamente è lungo).
Il prossimo Rettore forse potrà acquistare un lido attrezzato dove in futuro organizzare momenti fondamentali di incontro della comunità accademico (cedo l’idea da inserire nel programma ai candidati e non chiederò royalties).
Una coabitazione di 6-7 mesi tra il rettore in carica e il rettore neo-eletto a che serve? A paralizzare l’Università? Oppure si pensa che il nuovo rettore sarà così maldestro e inesperto da avere bisogno che il vecchio rettore faccia da tutor?
Mi scuso per la franchezza, ma mi è connaturata, anche nel diminutivo del mio nome di battesimo.
Cordialmente
Francesco Oliveri
Professore ordinario di Fisica Matematica
Università di Messina