Dopo gli intoppi burocratici, lo strumento salvavita è stato finalmente consegnato
MESSINA – Trova finalmente una sua utilità concreta il defibrillatore acquistato dall’associazione sportiva Nuova Peloro. Dopo mesi passati a cercare un modo, districandosi nella burocrazia messinese, per donarlo alla città l’associazione di calcio peloritana, molto attiva anche nel sociale, ha optato per la donazione ad una scuola.
Dall’altra parte ha risposto presente l’istituto comprensivo La Pira Gentiluomo che ha accolto lo strumento medico, che sarà installato presso la palestra della secondaria di primo grado, la scuola media. Una piccola cerimonia, nella giornata di martedì 22 novembre, ha visto la dirigente scolastica Luisa Lo Manto, con una rappresentanza di docenti e di studenti, accogliere il vicepresidente della Nuova Peloro, Marco Quartuccio, e il responsabile Peloro per il Sociale, Andrea Celi.
La professoressa Lo Manto ha presentato l’associazione, impegnata sia in ambito sportivo che sociale. Ricordando poi, facendo riferimento ad un’esperienza passata fuori dalla Sicilia, come fosse stata colpita dalla presenza di defibrillatori nelle piazze e via principali di una città del nord. “Una città cardioprotetta”, così per la Preside l’idea di civilizzazione ed evoluzione passa anche da questi aspetti.
Nuova Peloro: “L’associazionismo è importante”
Dopo la cerimonia Marco Quartuccio a Tempostretto ha dichiarato ciò che ha cercato di trasmettere agli studenti: “L’idea iniziale era donarlo all’intera comunità. Ma cambiando poi obiettivo abbiamo scelto una scuola perché rappresenta il luogo dove i giovani del futuro si stanno formando. Speriamo che queste nuove generazioni possano capire l’importanza di un defibrillatore, uno strumento per salvare le vite. Spesso i giovani vengono rappresentati come disattenti e disillusi. Noi vorremmo che si facessero portatori di una cultura e un atteggiamento differenti su certi temi”.
Il responsabile di Peloro per il Sociale, Andrea Celi, si è soffermato su quello che definisce “un passaggio naturale: arrivare all’associazionismo partendo dall’ottica sportiva”. E ha ringraziato nel corso del suo intervento a scuola la dirigente scolastica: “Non è scontato l’impegno da ambo i lati quando si fa un’opera del genere, bisogna assumersi oneri e onori nell’accogliere un mezzo di sicurezza. Il ruolo della scuola deve essere a 360°, non solo didattico ma anche pratico. Quello che ha fatto la dirigente scolastica Lo Manto non è scontato”.