Il Silpol commenta "la marcia indietro nell'utilizzo dei vigili a Messina. Ci si è resi conto dell'errore ma il vero problema è la carenza di personale"
MESSINA – Sull’impiego della polizia municipale a Messina interviene il Silpol, Sindacato italiano lavoratori polizia locale, con il segretario provinciale Giuseppe Gemellaro. Così la nota: “Meglio però non dirlo troppo forte perchè potremmo correre il rischio di ingenerare qualche fastidio non voluto. Ci riferiamo, questa volta senza enfasi mediatica e annunci roboanti, al corposo movimento di personale della polizia
municipale, il n°7 del 07.04.2025, con il quale si è praticamente fatto retromarcia. Si è archiviata una precedente disposizione che spostava una quota cospicua di personale, prevalentemente gli ultimi assunti, che veniva assegnata ai servizi appiedati per risolvere le lamentate criticità viabili della città. Una città che secondo quelle indicazioni operative si fermava al Corso Cavour, Vis Cesare Battisti, Via XXIV
Maggio e basta”.
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Continua Gemellaro: “Interventi in Commissione consiliare, preavviso di verifiche successive e quant’altro tesi per richiamare l’attenzione e dimostrare per l’ennesima volta che era scattata l’ora X per mandare la polizia municipale tutta fuori, in strada. Al netto delle considerazioni espresse, anche leggere per certi versi, vorremmo come sempre tentare di fare un ragionamento più coerente sulla realtà dei fatti. Dire che era prevedibile la marcia indietro, stante le condizioni note, sarebbe come affermare che ogni mattina fa l’alba”.
“Il problema è la consistenza numerica della polizia municipale”
Ed ecco il centro della questione per il segretario provinciale del sindacato: “La consistenza numerica della polizia municipale di Messina è da tempo troppo sacrificata per operare un coerente presidio territoriale: Ci si è riusciti 30 anni fa quando i numeri, sempre quelli, più del doppio rispetto a quelli attuali, consentivano un armonico e continuativo controllo del territorio, che oltre al centro si estendeva sulla lunga litoranea e i paesi collinari. Avere quindi spostato a inizio anno, svuotando altri servizi anch’essi
importanti ed essenziali, un gruppo così rilevante di operatori alla viabilità è servito solo a dare un’immagine parziale di una presenza territoriale che per essere efficace ha bisogno di essere strutturata e diffusa. Con quali effetti poi? Avere annullato ad esempio la funzione della squadra motociclisti, fondamentale per stessa scelta dell’amministrazione precedente, oltre che essenziale nell’articolazione dei servizi del Corpo, non ha tenuto conto di diverse esigenze. In primis i danni derivanti dal fermo di mezzi, nuovi, che hanno anche un loro costo di gestione. Né di tutte le dotazioni onerose e necessarie per chi guida i motoveicoli, peraltro su scelta volontaria”.
“Sono state sacrificate tante sezioni specialistiche, della doppia fila si occupino gli ausiliari del traffico”
E ancora: “Allo stesso modo sono state penalizzate le sezioni specificatamente tecniche di viabilità, radiomobile, infortunistica, autovelox e quelle della polizia specialistica. Tutte in forte affanno nel garantire puntualità agli adempimenti previsti. Avere spostato pertanto operatori proficuamente impiegati in questi reparti per inviarli alla viabilità appiedata, non poteva che dimostrare l’insostenibilità nel tempo del primo trasferimento. Una scelta come quella di “appiedare” la polizia municipale appare illogica, oltre che anacronistica, e così come abbiamo avuto modo di sostenere allora, affermiamo ancora che non trova giustificazione alcuna. Soprattutto se si tiene conto che queste poche arterie, sottoposte ad una inusitata militarizzazione, sono in regime di sosta a pagamento e la deprecabile doppia fila, mai giustificabile, andava per questo, come la normativa e buona organizzazione prevede, posta a carico degli
ausiliari del traffico e non certo della polizia municipale impiegabile in servizi differenti”.
“Un po’ di numeri sulla polizia municipale a Messina mentre l’atteso concorso arranca”
Prosegue il segretario provinciale: “Sono i numeri il vero problema della polizia municipale di Messina e
continuerà ad esserci se è vero che anche la procedura di assunzione dei 100 agenti sarebbe dovuta avvenire già nel 2024. E arranca e fa sorgere il dubbio che l’iter non si possa esitare nell’anno in corso. E su questo come non rilevare, sempre facendo riferimento all’assunzione, che la scelta di avere unificato il concorso del personale a tempo indeterminato, con risorse a carico del bilancio dell’ente, e di quello a tempo determinato, le cui risorse trovano invece finanziamento nei fondi ministeriali, extrabilancio, si è dimostrata penalizzante. Lo scorporo delle due procedure, con l’utilizzo dei fondi certi ministeriali sicuramente avrebbe celermente determinato l’assunzione dei 29 agenti a tempo determinato”.
169 agenti in meno rispetto al fabbisogno secondo la relazione 2023
Quello del numero della polizia municipale rimane un tema caldo. Nel febbraio 2024 sono stati assunti 39 precari a tempo indeterminato. E, nella relazione 2023, si parlava di una carenza di 169 figure: “L’organico della polizia municipale è sottodimensionato rispetto a quanto previsto dalla pianta organica del Comune, che prevede un totale di 474 unità, con una carenza di 169 unità (-35,65%). Il numero dei componenti del Corpo per l’anno 2022 si è attestato a 305 unità, di cui 117 donne e 188 uomini così suddivisi: 1 dirigente, 1 commissario capo funzionario, 7 commissari ispettori superiori, 167 ispettori capo, 5 ispettori principali, 36 ispettori, 3 assistenti capo, 10 assistenti e 54 agenti e 22 unità di personale amministrativo. L’età media degli operatori di polizia municipale è di 53 anni. Sono 10 le unità di personale che, durante il 2022, hanno lasciato il Corpo perché poste in quiescenza”.
Viabilità critica, un far west nelle strade e la necessità d’impiegare al meglio gli agenti
Di certo, e questo lo sanno bene il comandante Giovanni Giardina e l’assessore Roberto Cicala, il tema è come impiegare al meglio la polizia municipale. Il tutto tenendo conto di una viabilità complicata. E di una città in cui l’auto ancora la fa da padrone, in un contesto a volte da far west sul piano del senso civico. Di conseguenza, la necessità è di razionalizzare l’utilizzo degli agenti, lì dove serve una presenza costante, e di fare scelte oculate nel campo della sicurezza in strada. Da tempo, ad esempio, si parla d’interventi nella zona della Prefettura. E non solo.
Il caos cittadino non può aspettare
Quanto all’organico della Municipale, quando arriveranno i 100 nuovi poliziotti, la ricomposizione della struttura sarà più semplice. Seppure a Messina, ancora congestionata e dipendente dall’auto, nulla lo sia. Ma il caos cittadino non può aspettare. E da qui la necessità di una riorganizzazione nell’immediato.

Come volevasi dimostrare, vigili che sono diventati figure mitologiche, gestione del corpo quasi inesistente, zero titoli di comando, “aunni vulemu annari”? Abilitate polizia metropolitana e guardie giurate idonee e aumentate i servizi. Siete assurdi”
M perché non usare le ganasce come fanno a Taormina?-Non sarebbe la panacea di tutti i mali me ne rendo conto ,ma potrebbe esssere una soluzione temporanea.
È tempo di elezioni RSU e il sindacato si sveglia guardacaso….
Insisto.
Manca la volontà vera di far male ai trasgressori.
Traspare dal modo di operare.
Vigili,SuperVigili, sono i titoli di coda di una gestione miope politicamente parlando del Sindaco Basile. Quando più volte si è segnalato qui come il modo di procedere dell’amministrazione nel sanzionare gli automobilsti in doppia e tripla fila era quello di fotografare la targa e mandare la multa a casa senza intervenire sul posto era, è , l’unico sistema di routine impiegato dai vigili urbani per sanzionare i comportamenti a volte estemporanei di molti cittadini si capisce bene che il fine della multa era,è quello soltanto di rimpinguare le casse comunali. Alla faccia dei cittadini che subiscono puntualmente tali comportamenti. Per non parlare poi dell’alta velocità nelle vie cittadine del centro o le auto-fracossone a tutte le ore. Quindi il sindacato dei vigili ci risparmi l’ipocrisia. E metta nero su bianco con l’amministrazione se ha i fondamentali solidi.