Il dott. Coppolino: "La Covid cambia il rapporto tra medico e paziente"

Il dott. Coppolino: “La Covid cambia il rapporto tra medico e paziente”

Redazione

Il dott. Coppolino: “La Covid cambia il rapporto tra medico e paziente”

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venerdì 16 Ottobre 2020 - 09:02

Il parere del primario del reparto di cardiologia dell’Istituto Ortopedico di Messina

“E’ cambiato tutto radicalmente ed in troppo poco tempo, questa pandemia ci ha trovato impreparati e solo con una particolare attenzione, noi medici, siamo riusciti a mantenere un contatto fiduciario con i nostri pazienti, in particolar modo con i più anziani”.

Lo dice il dottore Frank Coppolino, cardiologo e responsabile del reparto di cardiologia dell’Istituto Ortopedico del mezzogiorno di Messina che fa capo al prestigioso gruppo Giomi.

Sono stato proprio io il fondatore del reparto di cardiologia e di riabilitazione cardiologica, per i quali ho selezionato personale medico e paramedico di assoluta professionalità, e da questi ho avuto tantissime soddisfazioni sia per i riscontri operativi, ma anche per il gradimento da parte dei nostri pazienti. Tuttavia ho trovato molta difficoltà a far comprendere, soprattutto agli anziani, la necessità di effettuare il trattamento presso il reparto, e non a casa. Troppo spesso sono stato costretto a ripiegare, per l’eccessiva paura dei rischi derivanti dall’ospedalizzazione in periodo Covid, e a dare assistenza a casa loro, con l’intervento dei familiari trasformati in improvvisati ‘infermieri’, con l’unico vantaggio di poter avere il loro conforto, cosa ancora al momento vietata nelle strutture ospedaliere. Purtroppo però, a casa – prosegue il dott. Coppolino – i casi più gravi non possono essere trattati efficacemente, in mancanza di apparecchi per la ventilazione meccanica, monitor multiparametrici, emogasanalizzatori ed altro di cui ho dotato il mio reparto. Ausilii che, insieme all’elevata competenza dei medici del mio staff, ci consentono di poter assistere il paziente sino allo stadio in cui necessita di essere intubato”.

Il medico che organizza la propria giornata con una sorta di “clinica a domicilio” e che si prodiga per fornire anche assistenza psicologica a quei pazienti che si sono trovati in condizione di non poter accedere alle strutture ospedaliere: è questa la ‘mutazione’ alla quale si sono dovuti adeguare i medici?

“Certo – risponde il dottore – ma oggi la situazione è più tranquilla, rimangono alcune procedure che rallentano il ricovero veloce degli anziani nelle case di cura, a causa della tempistica ancora lenta nel rilascio dell’esito del tampone molecolare. Si pensi ad esempio al caso di un anziano con difficoltà motorie e proveniente da un paesino dell’entroterra, che debba fare il tampone, e alle difficoltà e costi derivanti dal farlo trasportare in ambulanza a Messina, riportarlo indietro e accompagnarlo il giorno successivo, consci del fatto che debba sostenere una fatica fisica non indifferente, per la sua età, oltre al fatto che questi tempi allungati vanificano l’azione derivante dalla tempestività del ricovero. Sarebbe piuttosto auspicabile che le postazioni mobili del 118 fossero autorizzate all’effettuazione a domicilio dei tamponi, non solo per quelle persone che hanno dei sintomi sospetti, ma anche per accelerare la procedura di ricovero”.

Dott. Frank Coppolino

Primario U.F. Cardiologia (Iomi) Ganzirri

Riceve a Messina via Porto Salvo, 4 tel. 090 47444 – Merì via Immacolata, 22 tel. 329 4716111 – Torrenova via Mazzini, 31.

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