A tre giorni dalle nuove scadenze restando al campo i biancoscudati sarebbero certi di giocare il playout vincendo le ultime due del campionato
MESSINA – La 36ª giornata di campionato di serie C ha visto il Messina fermo ai box. Non potendo giocare contro la Turris, estromessa dal campionato come il Taranto, la formazione di mister Banchieri è rimasta a guardare. Già settimana scorsa la Casertana poteva sferrare un brutto colpo, i campani hanno giocato non allo stesso orario del Messina che aveva perso col Sorrento, ma hanno pareggiato col Giugliano. Nella giornata di ieri invece la Casertana ha sprecato un’altra ghiotta occasione con il Messina fermo senza nemmeno scendere in campo, ma i campani hanno ceduto in casa del Potenza aggiungendo un solo punto nelle ultime due partite col Messina che tra 35ª e 36ª ha fatto zero.
La classifica ad oggi dice quindi Messina 19 punti e Casertana 26, solo sette di differenza e ne servono almeno nove per non giocare il playout al termine di questo campionato ormai impazzito. In questa situazione il gruppo squadra, certamente quello più affidabile nel contesto attuale dell’Acr Messina, ha il destino nelle proprie mani: se infatti i biancoscudati dovessero vincere sia la partita esterna col Foggia che l’ultima in casa contro la Juventus Next Gen sarebbero certi, con questa classifica, di disputare il playout.
La situazione in classifica
È bene specificare che la classifica debba restare questa perché tra due giorni un’altra scadenza improrogabile, di cui mister Banchieri avvisava l’opinione pubblica della sua imminenza ormai da settimane, si avvicina e se dovesse essere disattesa non è così scontato che il Messina non possa subire nuovi punti di penalizzazione già quest’anno e non soltanto per l’eventuale prossimo campionato a cui dovesse iscriversi. Sicuramente le società che rischiano di giocare il playout, e che giustamente sono sempre state in regola, potrebbero chiedere alla Lega di convocare una riunione straordinaria per analizzare meglio la situazione Messina e in caso dovesse arrivare una nuova sanzione in termini di punti, da valutare quanti, i biancoscudati sarebbero portati fuori dalla forbice utile per disputare lo spareggio.
Parliamo di società al plurale perché oltre alla Casertana rischiano di essere invischiati in questa lotta salvezza ancora anche il Latina, a quota 31 che ha respirato battendo in trasferta il Picerno nell’ultimo turno, il Foggia a quota 30, che stasera giocherà a Crotone e in realtà una vittoria dei pugliesi potrebbe ammorbidirli in vista della trasferta in riva allo Stretto, quando arriverebbero con 33 punti, infine la Casertana a quota 26 che vincendo le ultime due potrebbe al massimo arrivare a 32. Il Messina vincendo le due restanti sfide potrebbe salire a quota 25 e quindi se ci fosse una squadra sotto i 34 punti giocherebbe il playout.
La situazione societaria
Settimana scorsa è stata una settimana di attesa e purtroppo nulla è cambiato, ad oggi la proprietà è ancora dell’Aad Invest all’80% e di Sciotto al 20%. Della volontà del gruppo lussemburghese di tirarsi indietro dopo appena tre mesi di questa (dis)avventura ci sono solo le parole del presidente Stefano Alaimo e una “finta” procura a vendere fatta pervenire al sindaco che però ha precisato essere “senza valore giuridico”. Sembra che questa sera potrà esserci qualcosa di concreto con la procura che atterrerà a Catania intorno alle 23 e il notaio che l’ha emessa garantisce sulla sua validità.
In tutto questo però mancano meno di tre giorni alla scadenza federale del 16 aprile in cui andrebbero anche pagati gli stipendi dei calciatori che continuano a impegnarsi per la salvezza del Messina senza anche loro percepire un euro e dei potenziali nuovi proprietari, che dovrebbero far tutto di fretta, uno si è già ritirato. Il gruppo americano, il cui punto di riferimento era il messinese Francesco Borgosano, ha fatto un passo indietro. Resterebbe in corsa solo il gruppo milanese, che al momento tace pubblicamente ma è rimasto in contatto con il sindaco, o altrimenti solo un miracolo, ma non sportivo, vero e proprio nella settimana Santa di Pasqua potrebbero non far sprofondare ulteriormente il Messina. Sembra che il sindaco Basile abbia contattato degli imprenditori per provare a mettere insieme la cifra da versare.

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Ma è inutile parlare di campionato giocato quando si sa benissimo che dopodomani 16 aprile non verranno onorati le scadenze, quindi estromissione automatica dal torneo