Il gasolio nell'acqua non potabile, scattano i controlli nelle cisterne delle case

Il gasolio nell’acqua non potabile, scattano i controlli nelle cisterne delle case

Redazione

Il gasolio nell’acqua non potabile, scattano i controlli nelle cisterne delle case

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giovedì 15 Giugno 2023 - 08:15

La nuova ordinanza del sindaco Basile che investe alcune vie del centro di Messina dopo l'analisi disposta da Amam

MESSINA – Al via i controlli nelle cisterne delle abitazioni per verificare se ci siano  accumulo di combustibile e altre anomalie in alcune vie del centro. Amministratori di condominio e proprietari dovranno controllare e anche la polizia municipale dovrà effettuare controlli. Da non sottovalutare neppure i distributori di carburante. Con la nuova ordinanza del sindaco Basile, continua la sospensione dell’uso potabile dell’acqua tra le vie Tommaso Cannizzaro, Ghibellina, S. Cecilia, Primo Noviziato, viale Italia e la scalinata Santa Barbara, e s’attivano le verifiche. Il tutto a seguito delle analisi, predisposte da Amam, in base alle quali emerge che l’acqua contaminata è costituita da gasolio.

In particolare, il sindaco dispone, “al fine di evitare potenziali pericoli, in via precauzionale, a tutti i proprietari e amministratori di condominio degli stabili ricadenti nell’area compresa tra via Porta Imperiale, Tommaso Cannizzaro, via Faranda, viale Italia e scalinata Santa Barbara:
1. di verificare la tenuta dei serbatoi ed eventualmente comunicare diminuzioni di livelli anomali degli stessi, alla mail urp@amam.it o alla pec amamspa@pec.it; questa disposizione riguarda anche i due distributori di carburante della zona in piazza Masuccio e via Tommaso Cannizzaro;
2. di verificare se all’interno delle aree di pertinenza degli immobili, ricadenti nell’area, siano presenti cisterne di accumulo di combustibile, anche dismesse, a servizio degli impianti di riscaldamento o se, di recente le cisterne siano state oggetto di lavori di sostituzione, manutenzione o dismissione.

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3 commenti

  1. Una curiosità 🤔….ma prima dei cittadini ,non avrebbe dovuto accorgersene l’Amam visto che decanta prelievi, analisi,depurazione, potabilità????? In bolletta abbiamo puntualmente addebitati questi costi di manutenzione che a quanto pare non è ordinaria ma straordinaria al momento 😤…..se fosse così come penso, sarebbe gravissimo ,perché andiamo a pagare per lavori saltuari ma soprattutto sconfessano la tecnologia di cui si vantano che gli segnala ogni anomalia o che hanno tutto sotto controllo….. sì ….guarda caso SEMPRE dopo le segnalazioni 😖…..vediamo adesso chi è stato lo “scienziato” che ha scaricato gli scarti di combustibile nelle acque potabili😱😤

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  2. D’accordissimo con Rosaria, ma mi chiedo, inoltre, se c’è una contaminazione vuol dire che ci sono tubature idriche non esattamente stagne e ,sempre nell’ottica del quanto ci costa l’acqua , anche perché si vanta una rete tecnologicamente avanzata, ma come non si sono accorti in tempo di tutto ciò? Forse la tecnologia che noi strapaghiamo sta’ da un’altra parte.

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  3. La questione non è avere scaricato idrocarburi nelle acque (sarebbe da criminali) ma la casualità, che sarebbe ancora più grave in quanto dimostrerebbe che la rete idrica è permeabile a qualsiasi tipo di contaminazione.

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