Quello del 2020 verrà ricordato come il mese di gennaio più secco della storia climatologica siciliana
In Sicilia ormai non piove seriamente da oltre un mese. In alcune località dell’isola non si è vista una sola goccia di pioggia dal periodo di Natale. Ormai manca davvero poco alla fine del mese di gennaio. Purtroppo, dati alla mano, sembra chiaro che quello del 2020 sarà il gennaio più secco di tutta la storia meteorologica della Sicilia, almeno di quella documentata, dagli annali a partire dal 1916 e al primo ventennio del Novecento. Addirittura città come Trapani rischiano di chiudere uno dei mesi più piovosi dell’anno a 0 mm. Un evento mai accaduto in gennaio.
Finora le uniche località che hanno visto un po’ di pioggia sono quelle della costa settentrionale e orientale, fra palermitano, messinese e una parte del catanese, inclusa l’area etnea. Persino sulle località costiere più piovose dell’isola, come la città di Messina, l’accumulo complessivo mensile ammonta a soli 9 mm, su una media mensile di ben 102 mm. Quei 6-7 mm caduti nella serata di ieri su diverse località tirreniche hanno un significato solo puramente statistico (interrompendo gli oltre 30 giorni senza pioggia).
Siamo ben al di sotto dei 19,2 mm stabiliti nel gennaio 1982, fino ad oggi considerato il gennaio più secco di sempre per la storia climatologica della città di Messina, che vanta una serie climatica di dati attiva fin dal 1916. La stazione meteorologica di Palermo Punta Raisi sta chiudendo il mese di gennaio con soli 0,5 mm di pioggia, andando ben al di sotto dei 6,7 mm del gennaio 1983, il più secco della storia per il capoluogo regionale.
Sulle rimanenti aree, invece, gli accumuli pluviometrici sono risultati piuttosto scarsi, se non addirittura inesistenti, come in molte aree. Bisogna anche dire che un mese e mezzo di siccità invernale, dopo un periodo di piogge abbondanti, in fondo dal punto di vista idrologico non ha gravi conseguenze. Mentre comincia a farsi ben più grave la situazione per l’agricoltura, che comincia a risentire di questa latitanza della pioggia.
Se anche nel mese di febbraio si assisterà ad un ulteriore prolungamento della fase siccitosa e anticiclonica allora anche dal punto di vista idrologico la situazione comincerà a farsi più delicata, in vista dell’arrivo della stagione primaverile e dell’approssimarsi dell’estate.