Si è sciolto il Gruppo Più Europa Messina dopo le dimissioni del coordinatore, nonché consigliere comunale, Alessandro De Leo.
Il gruppo Più Europa Messina si è riunito nei giorni scorsi in modalità telematica ed ha compattamente rassegnato le dimissioni dei componenti (ratificate in data 06.04.2020), determinando, come previsto dallo statuto, lo scioglimento dello stesso.
Dimissioni seguite a quelle di De Leo
Il gruppo si è sciolto in seguito alle dimissioni del coordinatore provinciale, nonché consigliere comunale del comune di Messina, Alessandro De Leo.
“Pertanto qualsiasi iniziativa avvenuta successivamente a quanto accaduto non è frutto del nostro gruppo Più Europa Messina ed eventuali nuove nomine non sono legate ad alcuna sostituzione del gruppo dirigente, in quanto dimissionario” dichiara la nota a firma del consigliere comunale De Leo e degli ex componenti.
Continue spaccature
“Teniamo a precisare che il gruppo di Più Europa Messina si è costituito con la collaborazione dell’On. Bruno Tabacci, che ha poi deciso di abbandonare il progetto a seguito di contraddittorie posizioni del partito. Dopo lo strepitoso lavoro fatto durante la campagna per le elezioni Europee con un cospicuo dispendio di risorse, tempo ed energie, non abbiamo apprezzato che il partito si sia mosso sulla linea della non condivisione con la rappresentanza politica (parlamentari nazionali, consiglieri comunali ecc..) e con la base. Basti pensare, infatti, che la percentuale del 3,1% costruita alle Europee, oggi ha portato +Europa all’1,5% -1,2%.
Tutte le scelte prese dal partito nazionale dopo l’abbandono di tutti i parlamentari, e fondatori dello stesso, non hanno avuto più il peso rappresentativo stabilito al congresso e sono diventate frutto di continue spaccature” continua la nota.
Un onore nonostante il fallimento
“Di fatto il partito ha perso la sua caratteristica di riunire diverse aree, nella linea di una politica liberal-democratica e riformista. Nonostante il rammarico ed il fallimento della politica di Più Europa e l’abbandono di massa degli iscritti e coordinatori, abbiamo provato a portare avanti un progetto politico complesso senza alcun interesse e stimolo da parte del partito nazionale. Come gruppo ci sentiamo onorati di aver fatto crescere il partito in tutta la nostra provincia, svolgendo sempre con sacrificio e massima diligenza i ruoli affidati ad ogni singolo componente, ma in questi mesi abbiamo colto le continue rimostranze di iscritti e sostenitori, che si sono sentiti distanti dal posizionamento di Più Europa e dai continui annunciati (ma mai raggiunti) accordi con altri schieramenti politici”.
Un ragionamento interno
“Pertanto da iscritti, rappresentando la maggioranza a Messina e provincia, non ci riconosciamo più all’interno del partito, motivo per il quale abbiamo deciso di sciogliere il gruppo rassegnando le dimissioni e aprendo un ragionamento interno con aree democratiche, progressiste e riformiste” conclude.
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