Grande attesa per lo spettacolo che andrà in scena a Messina il prossimo 6 dicembre
MESSINA – Conto alla rovescia per l’attesa del celebre Balletto dell’Opera Nazionale Rumena al Teatro Vittorio Emanuele di Messina giorno 6 dicembre 2024, alle ore 20.30. “Il lago dei cigni” dopo una prima versione del 1877 che non ebbe molto successo del pubblico, fu al contrario apprezzata già dal grande successo con la coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov nel 1895; da allora è diventato uno dei più importanti balletti al mondo. Il doppio ruolo del Cigno Bianco e dell’ambiguità del Cigno Nero si possono subito percepire grazie alle straordinarie capacità espressive e tecniche della protagonista Viviana Olaru etoile mondiale e solista del Teatro Nazionale Rumeno, in particolare nei due splendidi pas de deux del I e del II atto. Altri grandi momenti dello spettacolo è la danza dei quattro piccoli cigni, la danza dei grandi cigni, che sinuosamente si muovono su un lago illuminato dalla luna, e gli splendidi walzer nella sala da ballo del palazzo reale.
La scena si svolge in un parco vicino al castello del principe Sigfrid il quale un giorno, durante i festeggiamenti per il suo compleanno, si allontana dal castello attirato da uno stormo di cigni. Giunge fino ad un lago e mentre cerca di colpire un cigno con il suo arco, questo si trasforma improvvisamente in Odette, regina delle giovani fanciulle vittime di un incantesimo del mago Rothbart. Egli, affascinato da tanta bellezza, rimane a guardare mentre i cigni riacquistano un aspetto umano e cominciano a danzare. Infine, ritrovata la sua prescelta, Sigfried le giurerà amore eterno, unico modo per spezzare l’incantesimo che trasforma le fanciulle in cigno ad ogni sopraggiungere dell’alba. Il mago Rothrbart si presenta al castello il giorno in cui il principe deve scegliere la sposa. Con lui c’è la figlia Odile, il Cigno Nero, che assume le stesse sembianze di Odette per attirare l’attenzione del giovane. Sigfried sceglie Odile come sposa; ma poi riconosce l’inganno del mago, lo sconfigge, ritrovando l’amata Odette.
Con questa versione de “Il lago di cigni”, il Balletto dell’Opera Nazionale Rumena, ha voluto mantenere intatte le coreografie originali di Marius Petipa e da Lev Ivanov del lontano 1895 e di tornare ad un’autentica versione della coreografia creata per il Teatro Mariinsky. Le scenografie si rifanno alla corte imperiale russa di quel periodo, inserendo realtà storica e fantasia gotica. Le scene del I e del III Atto presentano uno stile classico fiabesco, quasi magico, mentre il II e IV atto cioè Il lago, ha un ambiente mistico, quasi lunare, dove si alternano attimi tenebrosi e giochi di ombre e luci.
“Il lago dei cigni” rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare.