Il lavoro nero nel mirino della Filca Cisl di Messina

Il lavoro nero nel mirino della Filca Cisl di Messina

Antonino Arena

Il lavoro nero nel mirino della Filca Cisl di Messina

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sabato 13 Marzo 2021 - 15:45

Pippo Famiano (segretario Filca Cisl) richiede interventi immediati per combattere la piaga del lavoro in nero.

Più del 70%. E’ questo il dato preoccupante dei lavoratori in nero nei cantieri edili. La Filca Cisl di Messina ha richiesto con urgenza al Prefetto e alle organizzazioni sindacali (Asl, Inps e Inail tra le tante), di fare fronte comune per combattere una piaga sociale che ormai da troppo tempo sta persistendo e che continua a dilagare.

“I cantieri edili sono una giungla”

La percentuale riguarda sia il settore pubblico che quello privato, e con la crisi sanitaria dell’ultimo anno ha avuto un aumento preoccupante. Pippo Famiano, segretario della Filca Cisl Messina, si è espresso a riguardo del fenomeno in questione, mostrando la sua apprensione: “I cantieri edili ormai sono una giungla. Gran parte delle imprese che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione per Covid, continuano a far lavorare in nero i dipendenti percettori di cassa integrazione, per non parlare poi dei lavoratori che percepiscono il reddito di cittadinanza e continuano a lavorare in nero”.

Anche il covid ha fatto la sua parte

“Dall’inizio della pandemia ad oggi -Continua Famiano- le imprese edili hanno chiesto circa 1.700.000 ore di Cig per Covid. Bisogna intervenire per far cessare questo malcostume che permette ai datori di lavoro di sfruttare i dipendenti, giocando sulla loro disoccupazione”.

La situazione contratti e le richieste

Famiano fa anche una panoramica generale per quanto concerne i contratti dei lavoratori edili ed infine richiede interventi mirati per risolvere il problema: “Nei cantieri edili troviamo muratori e carpentieri assunti con il contratto del commercio, dei servizi e dei metalmeccanici per evitare il versamento della Cassa Edile e per pagare salari inferiori a quelli spettanti. Poi ci sono lavoratori regolarmente assunti con il contratto dell’edilizia, che si ritrovano a fine mese con una busta paga più leggera, in quanto le ore dichiarate sono inferiori a quelle lavorate. Chiediamo pertanto che vengano stanziate più risorse economiche a chi ha il compito di svolgere controlli ispettivi. I lavoratori hanno diritto di essere tutelati”.

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