Lions Club Messina Ionio presenta il Libro bianco, 25 anni dopo la prima edizione. Sono emersi pareri discordanti tra gli osservatori di Messina
MESSINA – Dopo 25 anni dalla prima edizione, lunedì scorso nel piazzale del Museo Interdisciplinare Regionale, è stato presentato il secondo volume del “Libro bianco”, su iniziativa del Lions Club Messina Ionio, presieduto da Maria Francesca Scilio.
A promuovere il primo Libro bianco, l’allora presidente del club service, Giuseppe Caristi, che ha curato insieme al medico e scrittore Giuseppe Ruggeri, anche questa seconda edizione.
Caristi ha sottolineato con un tono di grande amarezza quanto poco o niente sia stato fatto in questi 25 anni per risollevare la città. “Non si è dato valore alle competenze e non si è lavorato per il bene della collettività. Messina ha tante risorse ma nessuno se ne cura. Il risultato – ha proseguito Caristi – è che i nostri giovani stanno fuggendo perché non hanno qui punti di riferimento”.
Il libro è una raccolta di testimonianze di esperti che analizzano scrupolosamente le criticità della nostra città, ognuno in base alle proprie competenze, offrendo al contempo idee, progetti e possibili soluzioni per dare una svolta alle sorti della città che lentamente si sta avviando verso un inesorabile declino.
Gli interventi
A fare i saluti iniziali l’ospite di casa, il direttore del Mu.Me, Orazio Micali, che ha elogiato l’iniziativa del Lions Club finalizzata ad essere un’occasione di riflessione per il futuro della società messinese. Presenti anche l’assessore Musolino, che ha esposto una visione ottimistica sulla città ritenendo come la città stia attraversando una fase di ripartenza, presente anche l’assessore regionale Samonà.
La presidente Scilio ha spiegato le motivazioni che hanno indotto il club a proporre questa seconda edizione del volume: “Questo libro – ha spiegato – nasce dal grande amore per la nostra città e testimonia l’impegno del nostro club service a prendere parte attiva al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità. Il nostro è un lavoro di sussidiarietà alle istituzioni e testimonianza ne è il fatto che alcuni spunti del Lions Club siano stati inseriti nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza”.
Per il professore Filippo Grasso “il messinese è un’anima inquieta, sempre alla ricerca di un’identità, probabilmente perché la nostra storia è intrisa di diverse culture. Non ci si deve ancorare al passato ma farne tesoro per guardare al futuro”.
L’intervento di Samonà
Alla presentazione del libro, condotta da Giuseppe Ruggeri, è intervenuto anche l’assessore regionale ai Beni Culturali e all’identità siciliana, Alberto Samonà. Per l’assessore “dobbiamo essere protagonisti della storia, non subirla. La nostra terra – prosegue l’assessore – è ricca di tesori paesaggistici, architettonici e archeologici e dobbiamo valorizzare tali risorse per costruire la realtà del domani. Qualcosa di importante si sta facendo, 20 milioni di euro sono stati destinati per il risanamento della zona falcata e a breve verranno ripresi i lavori di restauro della Badiazza”. Samonà ha poi concluso il suo intervento lanciando un appello: “Riprendiamoci i nostri luoghi, i nostri miti, la nostra storia”.
Nuovi soci del Lions Club
Dopo i saluti del presidente dei Leo, Alessandro Giuffrida, del presidente di zona 7, Rosa Torre, del presidente di circoscrizione, Guido Graffeo e del presidente eletto distretto Leo, Giulia La Spina, sono stati presentati i nuovi soci del club: Andrea Alonci, Marco Freni, Maria Angela Montanaro, Nino Genovese, Silvana Parisi e Antonella Russo.