Il maltempo ha colpito duramente la Sicilia, temporali violenti sulla costa ionica e forti nevicate sui rilievi, oltre mezzo metro di neve sull'Etna
Ampiamente previsto da giorni il maltempo alla fine è arrivato, puntuale, nel pomeriggio di ieri, con il suo carico di piogge continue e diffuse, rovesci, temporali, occasionali brevi grandinate e abbondantissime nevicate sui monti, a partire dai 1000-1100 metri. Se nelle coste è caduta tantissima acqua, con accumuli prossimi ai 90 mm sulla costa ionica, e picchi di oltre 100 mm più a monte, in montagna è nevicato in modo molto abbondante, con accumuli anche superiori al mezzo metro di neve fresca.
Soprattutto sulle cime dei Nebrodi e sull’Etna, dove le stazioni di Piano Provenzana e Rifugio Sapienza hanno fatto il pieno di neve fresca. Per non parlare della tantissima neve caduta sul vulcano, a quote superiori ai 2000 metri, dove probabilmente il manto nevoso supera il metro di altezza. Pertanto si sconsiglia di avventurarsi, visto che tuttora sono in corso nuove bufere di neve, accompagnate da forti venti settentrionali che azzerano la visibilità orizzontale a pochi metri.
Fortunatamente il grosso del maltempo in queste ore sta lentamente passando, grazie alla lentissima traslazione verso levante della circolazione depressionaria, posizionatasi nello Ionio in mattinata. I forti venti di grecale che in mattinata hanno sferzato le Eolie, le coste tirreniche e persino lo Stretto, indicano il rialzo della pressione, indotto dallo spostamento verso lo Ionio del vortice depressionario.
Nel pomeriggio pero nuove piogge, seppur meno intense, interesseranno tutto il messinese a macchia di leopardo, in particolare le aree tirreniche, per l’umida ritornante da NE (grecale), che peraltro determinerà pure un calo delle temperature e della quota neve, fin sotto i 1000 metri. Oltre alle piogge questa circolazione ciclonica, contrastando con l’alta pressione presente sulla Germania, sta attivando forti venti dai quadranti nord-orientali, fra Tirreno e Ionio.
I mari, tutti a parte lo Stretto, si stanno già rendendo molto mossi o agitati, con possibili mareggiate martedì sulla costa ionica e sui litorali tirrenici, da Brolo fino a tutta la costa palermitana, per onde alte anche 3 metri. Le ondeche stanno entrando sulla costa ionicasono prodotte dai forti venti da Est che dalla Grecia spirano verso lo Ionio, in mare aperto. Queste onde, dopo aver percorso circa 100 miglia di mare, raggiungeranno i nostri litorali ionici sotto forma di onde molto lunghe, pronte a produrre rumorose risacche, specie da Capo Sant’Alessio a scendere lungo tutta la costa orientale sicula.
Da domani, mercoledì 6 febbraio, con l’allontanamento del vortice depressionario verso Creta il tempo migliorerà sensibilmente in tutta la Sicilia, incluso il messinese, con l’arrivo di ampie porzioni di cielo sereno ovunque. I venti da Nord renderanno il clima un po’ frizzantino, ma saranno più secchi rispetto ai giorni precedenti. Inoltre il soleggiamento, che ora a febbraio comincia ad essere un po’ più prolungato, favorirà un lieve aumento delle temperature massime durante le ore centrali del giorno. Mari ancora mossi, molto mosso il Tirreno al mattino, ma con rapida scaduta del moto ondoso già dal pomeriggio.
Da giovedì 7 febbraio si aprirà una fase di tempo maggiormente stabile e soleggiato per merito del progressivo rialzo dei valori barici al suolo e del ritorno dell’anticiclone delle Azzorre sull’Europa centro-occidentale. Una pausa asciutta che finalmente darà una boccata d’ossigeno ad un territorio ancora giovane dal punto di vista geologico (esposto ai processi erosivi), che deve fare i conti con gravissime criticità, legate al dissesto idraulico e idrogeologico.
Daniele Ingemi