Il "Margherita" può rinascere con i murales nel segno di Antonello e Maria Costa

Il “Margherita” può rinascere con i murales nel segno di Antonello e Maria Costa

Redazione

Il “Margherita” può rinascere con i murales nel segno di Antonello e Maria Costa

giovedì 18 Gennaio 2024 - 13:15

L'inaugurazione venerdì 19 gennaio: il progetto è di Club Service Lions Messina Ionio, con Asp e Comune

MESSINA – Il progetto di un “Nuovo spazio Margherita” con murales dedicati a Maria Costa e le sue “Case Basse”, Antonello da Messina, la Vergine Patrona, il rito della caccia al pescespada. L’inaugurazione venerdì 19 gennaio alle 12. All’Annunziata è stato infatti realizzato un progetto promosso dal Club Service Lions Messina Ionio, di concerto con l’Asp e l’amministrazione comunale. L’obiettivo è la riqualificazione, o “rigenerazione”, dello spazio antistante all’ingresso di alcuni ambulatori e uffici dell’Azienda sanitaria, nell’ex ospedale “Margherita”.

L’idea è stata di adornare con alcuni murales una parte del muro di recinzione del parcheggio – di proprietà dell’Asp – e di piantumare e abbellire le aiuole laterali della breve rampa di scala collegante l’ex-padiglione ospedaliero con la salita, a ridosso del museo regionale, tra il viale Libertà con il viale Annunziata. Il coordinamento del progetto figurativo è stato affidato al liceo artistico “Basile” e si è ispirato a temi dell’identità cittadina, con particolare riferimento al quartiere dell’Annunziata. Dominano i colori dell’azzurro e dell’oro, che richiamano lo Stretto.

“Il recupero del degrado a partire dall’ex ospedale Margherita”

Si legge in una nota: “Il recupero del degrado urbano non può che passare per le periferie. Questi segmenti cittadini sono di fatto “isolati” perché non curati o, peggio, deturpati da atti vandalici reiterati e selvaggi. Colpisce, poi, il fatto che tali realtà siano sempre più spesso collocate in zone non più “estreme” della città – come prima avveniva – ma anche vicine al centro grazie alla crescente espansione edilizia e alla progressiva suddivisione urbana in più quartieri densamente popolati. Un piccolo perimetro compreso tra il parcheggio destinato all’utenza e l’accesso allo stabile, ove erano prima allocati alcuni reparti dell’ex presidio ospedaliero “Margherita” e che aveva accumulato, negli anni, un notevole grado di abbandono. Una situazione inaccettabile anche e specie per la peculiarità dell’utenza che frequenta quello spazio, connotata da una condizione di fragilità e di bisogno”.

E ancora: “Evocare la bellezza significa anche e soprattutto mantenerla perché, per legge di natura, da essa non può che scaturire altra bellezza così come, viceversa, dal degrado nasce e si perpetua altro e pure più profondo degrado. Questa l’essenza del progetto “Nuovo spazio Margherita” che volontari e istituzioni consegnano a Messina, con la speranza che iniziative come queste si ripetano in altre zone cittadine. Con la speranza, insomma, di fare scuola”.

Un commento

  1. mi vien da ridere…….veramente………comu chiddi chi vestunu capi Firmati e poi non si lavunu…………ma canciamu citta comu stannu facennu i nostri Niputi,,chi e megghiu…..

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