La sfida casalinga di domenica contro la Fidelis Andria, diretta concorrente per la salvezza, è occasione da non fallire per l'Acr Messina
MESSINA – Prosegue il momentaccio dell’Acr Messina che anche dopo l’avvicendamento tra Sullo e Capuano continua a non ottenere punti specie contro le dirette rivali per la salvezza. Segno che neanche l’esperto allenatore salernitano sia ancora riuscito a cambiare in meglio volto alla squadra.
Con Sullo 5 punti in otto giornate (10 gol fatti e 17 subiti) e la quarta sconfitta consecutiva che gli è stata fatale. Capuano al momento ha raccolto 7 punti in sette giornate (5 gol fatti e 7 subiti) e viene da tre sconfitte consecutive.
La situazione biancoscudata
Fallita la sfida salvezza contro il Latina toccherà obbligatoriamente vincere contro la Fidelis Andria domenica allo stadio Franco Scoglio. Al netto di assenze, squalifiche (Fofana e Carillo hanno ricevuto a Latina la quinta ammonizione) e giocatori che ritornano in gruppo da pochi giorni, va sottolineato come i prossimi avversari saranno impegnati nel turno infrasettimanale di Coppa Italia, quindi avranno meno giorni di riposo e allenamento degli uomini di Capuano.
Guardando all’infermeria, agli indisponibili per i biancoscudati si aggiunge Sarzi Puttini, il giocatore è stato sottoposto a risonanza magnetica al ginocchio destro che ha evidenziato una lesione del menisco precedentemente operato e starà fuori per giorni. Notizia positiva invece è che l’ultimo tampone molecolare di Morelli è risultato negativo al Covid e quindi tornerà ad allenarsi in gruppo. Balde e Damian, se avranno recuperato bene, saranno frecce importanti all’arco dei biancoscudati che comunque non saranno al completo.
Il gioco del Messina
Le partite di Sullo avevano un copione molto simile le une alle altre: si segnava magari nel primo tempo e poi la squadra staccava la spina e subiva l’avversario. Con Capuano bisogna dare atto che grossolani errori non accadono più. La squadra come aveva promesso è più equilibrata, più bilanciata in difesa ma di conseguenza anche in attacco, dove difficilmente si vede l’Acr Messina occupare la metà campo avversaria.
Le occasioni arrivano sporadiche, anche contro il Latina ad esempio, con un po’ di fortuna o cinismo in più parleremmo di altri risultati, nonostante l’atteggiamento attendista della squadra. Ma la sensazione è che a differenza di inizio stagione la squadra sia più a trazione difensiva, due filosofie quasi opposte da parte dei due allenatori.
Fase difensiva che funziona come testimoniato dal fatto che anche quando perde la squadra subisce veramente poco, come dice Capuano. Basti pensare che nelle ultime tre sfide, tutte perse, sono stati subiti 4 gol: un autogol, un rigore, un quasi autogol ribadito in rete da due passi e l’azione irresistibile di Vandeputte del Catanzaro, unica eccezione dove la squadra è stata in balia delle manovre avversarie.
Semmai come ribadito il problema è che la squadra sembra non riuscire a creare abbastanza regolarmente in avanti, affidandosi a lampi, palloni gettati in avanti e se capitano svarioni degli avversari. Non può essere un caso che nelle ultime tre partite siano stati poco utilizzati Morelli e Balde, il terzino soltanto per un tempo a Catanzaro mente Balde mai entrato. Due pedine dello scacchiere biancoscudato che insieme hanno partecipato a 9 dei 15 gol segnati in campionato. Per Morelli quattro assist e una rete, per Balde due assist e due reti. Segno che in questa squadra c’è più bisogno di qualcuno che costruisca per i compagni, piuttosto di qualcuno che finalizzi.
Obbligo di vincere contro la Fidelis Andria
Appena arrivato mister Ezio Capuano ha vinto a Potenza e pareggiato in casa contro la Vibonese: 4 punti in due partite che avevano ridato speranze alla tifoseria. La vittoria contro il Campobasso aveva esaltato poi tutti, la squadra aveva avuto una settimana di tempo per preparare la sfida e i risultati erano stati più che positivi: buon gioco, avversari annichiliti nel primo tempo, due gol fatti e zero subiti.
La media punti è tornata ad abbassarsi con le tre sconfitte nelle ultime tre di campionato e adesso c’è bisogno di reagire nuovamente, di buttarsi alle spalle sfortune e assenze per provare a giocare una partita contro una squadra per nulla superiore ai biancoscudati, e per giunta in casa. Con una vittoria convincente si darebbe fiducia e si rilancerebbe il Messina. Fallire, viceversa, sarebbe un serissimo campanello d’allarme.