Il Messina batte un colpo, ora il dilemma: bel gioco o risultati?

Il Messina batte un colpo, ora il dilemma: bel gioco o risultati?

Simone Milioti

Il Messina batte un colpo, ora il dilemma: bel gioco o risultati?

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lunedì 11 Novembre 2024 - 15:30

Nelle prossime cinque giornate quattro saranno scontri diretti salvezza. In casa biancoscudata tocca badare al sodo

MESSINA – Il Messina è tornato alla vittoria ieri pomeriggio in casa contro il Giugliano. Uno a zero firmato Petrungaro su rigore in una partita dove la formazione di casa ha rischiato poco e nulla, se non sull’occasione di Njambe ad inizio ripresa. Al tempo stesso però, nonostante gli ampi spazi lasciati dai campani, che si sono scoperti alla ricerca del pari, i biancoscudati non sono riusciti a incrementare il bottino andando a segnare ancora avendone le occasioni. Va aggiunto che il Messina ha ottenuto il quarto clean sheet in stagione e la difesa si è mossa meglio con le distanze giuste, probabilmente non è un caso che in settimana è stato svolto qualche allenamento finalmente nell’impianto di San Filippo.

In attesa che si completi il turno nel girone C, questa sera in programma due posticipi (Taranto-Cerignola e Turris-Altamura), il Messina risale in classifica e si trova ora a quota 13 punti. Gli stessi punti di Foggia e Turris, che come detto deve giocare, e ad una sola lunghezza da Casertana e Latina entrambe a 14 e fuori dalla griglia playout. Dietro ci stanno Juventus a sette punti e Taranto a sei, i pugliesi hanno subito la penalizzazione di quattro punti ma devono ancora disputare la loro partita in questo turno nel derby contro l’Audace Cerignola, che potrebbe approfittare dello stop del Benevento in casa del Picerno per riavvicinarsi.

Il calendario impone al Messina di fare risultati

A questo punto, nonostante quello che dicano gli addetti ai lavori, diventa fondamentale guardare classifica, calendario e soprattutto pensare in modo diverso alle prestazioni. Perché il Messina dopo le due imbarcate in trasferta ad Avellino e in casa con la Cavese ha giocato una partita non eccelsa a Catania, dal punto di vista del gioco offensivo mentre ha fatto una grande partita dal punto di vista della concretezza e solidità difensiva. Un po’ lo stesso spartito contro il Giugliano, che era una formazione di classifica superiore ed è caduta al “Franco Scoglio” semplicemente non prendendo gol e riuscendo a segnarne soltanto uno.

Cosa serve in questo momento al Messina? Considerando che le prossime cinque partite, che porteranno alla conclusione del girone di andata, saranno contro Altamura (trasferta), Sorrento (casa), Turris (trasferta), Foggia (casa) e Juventus (trasferta)? Guardando la classifica al momento solo il Sorrento fa un campionato a parte, è in lotta per i playoff. Le altre quattro invece lottano per non retrocedere. Andrebbe da sé che la squadra peloritana adesso debba badare al sodo e fare punti contro le rivali dirette.

L’attacco continua a non pungere

La scelta di diventare “risultatisti” è facilitata anche dal fatto che l’attacco continua a incidere poco. Ieri non ha preso parte alla partita Gennaro Anatriello, capocannoniere del Messina, con Luciani, Re e Petrungaro dal primo minuto in campo. Il migliore dei tre è sembrato Petrungaro, non solo per il gol segnato ma perché se lo è procurato da solo e in altre occasioni ha creato la superiorità numerica sulla sua fascia. Prestazioni non brillanti degli altri due con Luciani, spesso assente nell’area di rigore quando sarebbe servito per ricevere un passaggio dei compagni, e Re, che a parte qualche conclusione dalla distanza, e fuori bersaglio, si è visto poco.

A partita in corso sono subentrati Cominetti e Mamona. Anche loro hanno inciso poco, per come si era messa la partita in particolare Mamona avrebbe potuto sfruttare meglio gli spazi lasciati dal Giugliano grazie alla sua velocità, ma è stato spesso inconcludente e poco lucido nelle scelte. Mentre Cominetti, a parte una conclusione dalla distanza respinta da Russo, è stato poco servito da un Messina che a quel punto evitava di farsi riacciuffare sul più bello come già successo in casa con Potenza, Casertana e Trapani. Per la prima volta in stagione il Messina ha vinto una partita dopo essere passato in vantaggio, nelle tredici precedenti tre volte aveva segnato per prima e aveva poi concluso in parità.

In aggiunta, visti i numeri in attacco con 12 reti segnate in quattordici gare, meno di una a partita in media, per il Messina la scelta sembra chiara. Solo in tre occasioni la squadra di mister Modica ha segnato almeno due reti: contro il Potenza (2), il Taranto (4) e la Casertana (2). Nelle altre undici partite attacco a secco o con una sola rete segnata. Quindi, aspettando tempi migliori e magari rinforzi dal mercato, il Messina deve continuare su questa solidità difensiva e compattezza ritrovata e provare a segnare almeno un gol. Siano benedette le partite “sporche” in questa situazione di classifica e in attesa che la squadra possa esprimersi ad un livello di gioco godibile. Gioco propositivo e divertente che l’allenatore ha dimostrato di avere nelle proprie corde e che potrà essere riproposto quando la situazione in classifica e dell’ambiente sarà più tranquilla.

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Un commento

  1. Con la classifica che abbiamo non ci sono dubbi. Il bel gioco può attendere. Ci vogliono i risultati. Tutti discorsi senza senso! Bisogna scendere in campo con la massima concentrazione per fare risultato. Quello e solo quello conta! Il bel gioco lasciamolo alle squadre che lottano per fare il salto doi categoria. Il Messina si deve salvare senza fronzoli.

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