Terza vittoria consecutiva e il Messina sale a quota 32 punti in classifica. Lorenzo Catania rientra dopo più di due mesi e cambia la partita
VIBO VALENTIA – Il Messina cala il tris e centra la terza vittoria consecutiva nelle ultime tre di campionato. La “finale” salvezza al Luigi Razza è andata alla squadra di mister Raciti, che non ha sottovalutato l’avversario, come richiesto proprio dall’allenatore. I biancoscudati hanno superato nettamente la Vibonese ultima in classifica per 3 a 1. Tre punti che proiettano la squadra del presidente Sciotto più verso la salvezza diretta che dista due punti dal Taranto che ha giocato le stesse partite dei peloritani, in attesa di sapere cosa faranno Catania e Campobasso.
A fare la differenza i cambi in panchina per il Messina, un rientrante Catania, migliore in campo, spacca la partita dopo l’ora di gioco. Due sue ripartenze regalano il secondo e terzo gol al Messina, il secondo è un suo gioiello personale, quando da centrocampo beffa Marson che era fuori dai pali. Uno splendido modo di rientrare dal 12 dicembre scorso.
Nel Messina hanno fatto tutti bene stavolta, poco da fare sul gol subito su rigore. Per il resto la squadra di Raciti era stata brava a sbloccarla su calcio piazzato con Damian preciso su punizione. Poi i subentrati Russo e Catania avevano messo in difficoltà la Vibonese e proprio il giovane Lorenzo Catania ha dato il via all’azione che ha portato alla seconda rete e poi ha suggellato il suo ritorno in campo con un gol da cineteca, insaccando da centrocampo.
Primo tempo, equilibrio in una gara bloccata
Per i primi 25 minuti non succede nulla al Razza, le due squadre si studiano oltremodo e da segnalare come potenziale occasione c’è un calcio d’angolo per i locali. Poi il Messina comincia a prendere campo e tentare qualche sortita. Al 25′ la prima occasione potenzialmente pericolosa con Damian su punizione che sorvola la traversa. Poco dopo arriva il primo tiro del match verso la porta, l’autore è Statella che però non mette in difficoltà Marson, portiere della Vibonese. Al 29′ si sblocca la sfida, punizione dal limite di Damian che beffa Marson con una conclusione a giro quasi rasoterra sul proprio palo e porta avanti i biancoscudati.
Sembra in totale controllo il Messina di Raciti che dopo la fase di spinta durata una decina di minuti si rimette ad aspettare l’avversario. Al 40′ il secondo episodio del primo tempo che fa cambiare nuovamente il risultato. Statella, cercando di allontanare il pallone, scalcia un attaccante avversario, l’arbitro Di Marco non ha dubbi e indica il dischetto. Curiale dagli undici metri scaraventa la sfera sotto la traversa centralmente beffando Lewandowski e riportando i suoi in parità.
I rossoblù locali si rianimano e nel finale hanno anche l’occasione per passare in vantaggio quando Corsi dall’out di destra serve un invitante pallone al centro allo scadere del tempo regolamentare. Risaliti, che era salito in area di rigore, ha la possibilità di colpire da posizione centrale a circa 9 metri dalla porta, ma è bravo il capitano del Messina Carillo a immolarsi in scivolata facendo così alzare la traiettoria del pallone oltre la traversa. Nei due minuti di recupero ulteriore il Messina cerca di limitare i danni e va al riposo difendendo il pareggio.
Secondo tempo, la chiudono Busatto e Catania
Nella ripresa inizia aggressiva la Vibonese, Orlandi butta nella mischia Volpe e toglie un centrocampista, mandando ai suoi il chiaro segnale di cercare la vittoria. I padroni di casa nei primi minuti mostrano una verve offensiva maggiore rispetto a quanto visto nel primo tempo. L’occasione migliore ce l’ha però il Messina al 54′, cross dalla sinistra che trova Busatto libero in area che di testa non riesce a indirizzare verso la porta di Marson. Triplo cambio per mister Raciti quando ci si avvicina all’ora di gioco in campo Russo, Catania e Marginean. Cambia entrambe le ali il Messina e Konate,
Si vede subito il rientrante Catania che non giocava dalla 18ª di campionato contro la Turris. L’esterno offensivo biancoscudato parte dalla sua metà campo approfittando che la Vibonese è scoperta in seguito al calcio d’angolo battuto. Catania, dopo aver fatto tutto il campo, al 66′ passa il pallone a centro area dove ci sono tre giocatori del Messina. Russo liscia la palla ma diventa un assist per Busatto che controlla la sfera e scarica in porta per il nuovo vantaggio degli ospiti.
La reazione della Vibonese arriva al 74′ con Curiale che su punizione dal limite cerca la doppietta, buona risposta di Lewandowski che stavolta gli nega la gioia del gol. Il Messina attende e riparte ed è pericoloso con il subentrato Adorante che al 76′, dopo una percussione centrale, conclude verso la porta, ma il suo tiro viene contratto in angolo. Nei minuti finali gli ospiti si chiudono e difendono l’importantissimo risultato, ma ancora una volta la Vibonese su calcio d’angolo si espone colpevolmente. Al primo minuto di recupero sulla respinta Catania si invola tutto solo verso la porta avversaria, ma appena vede Marson fuori dai pali lo punisce con un destro da centrocampo che gonfia la rete e chiude definitivamente il match.
Tabellino
Vibonese – Acr Messina 1-3 (Damian 29′, Curiale 41′ rig., Busatto 66′, Catania 90+1′)
Vibonese (4-4-2): Marson; Corsi, Polidori, Risaliti, Mahrous (dal 71′ Panati); Cattaneo (dal 71′ Blaze), Basso, Gelonese (dal 46′ Volpe), Zibert; Ngom (dal 15′ Grillo, dal 79′ Spina), Curiale.
In panchina: Mengoni, Alvaro, Grillo, La Ragione, Bellini, Carosso, Nevio Orlandi (allenatore).
Acr Messina (4-3-3): Lewandowski; Trasciani, Celic, Carillo, Morelli (dal 92′ Angileri); Fofana, Damian, Konate (dal 58′ Marginean), Statella (dal 58′ Russo), Busatto (dal 70′ Adorante), Gonçalves (dal 58′ Catania).
In panchina: Fusco, Angileri, Rondinella, Camilleri, Marginean, Catania, Russo, Fantoni, Giuffrida, Adorante, Simonetti, Ezio Raciti (allenatore).
Ammoniti: Polidori 23′ (V), Cattaneo 28′ (V), Mahrous 60′ (V), calciatore in panchina 64′ (M), Volpe 68′ (V), Celic 73′ (M).
Arbitro: Di Marco di Ciampino. Assistenti: Bianchini & Croce. IV uomo: Madonia.
Calci d’angolo: 6-4. Recupero 2′ + 3′.