Il Messina cerca il suo tassello mancante ma occhio agli errori del passato

Il Messina cerca il suo tassello mancante ma occhio agli errori del passato

Simone Milioti

Il Messina cerca il suo tassello mancante ma occhio agli errori del passato

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mercoledì 04 Settembre 2024 - 09:57

Come quasi ogni anno il Messina cerca un attaccante per completare la rosa. Sono in due aggregati al gruppo e sotto osservazione

MESSINA – Il Messina si avvicina alla terza giornata di campionato cercando ancora il tassello mancante. Dopo l’arrivo del centrocampista Davide Petrucci si attende infatti un nuovo calciatore offensivo che possa dare sostanza all’attacco di mister Giacomo Modica. Chiusa la finestra di mercato senza sussulti il direttore sportivo Giuseppe Pavone deve per forza di cosa lavorare sugli svincolati, due di questi al momento si trovano a Messina e stanno lavorando col gruppo.

Il primo è l’olandese Bradly van Hoeven, classe 2000. Ha giocato solo nei campionati di casa sua e in quasi 200 presenze ha segnato una trentina di gol e altrettanti assist. È chiaramente un’ala che può giocare sia sulla fascia sinistra che la fascia destra.

Il secondo calciatore aggregato in gruppo è Stefano Beltrame, più esperto dell’olandese con i suoi 31 anni. Ed è cresciuto nel settore giovanile di Novara e Juventus, conoscendo quindi molto bene il nostro calcio. I bianconeri ne hanno detenuto per tanto tempo il cartellino, girandolo in prestito anche all’estero nelle ultime stagioni. Beltrame ha vestito le maglie del Cska Sofia in Bulgaria, del Marítimo in Portogallo e l’ultima esperienza al Persib in Indonesia. Più di 50 esperienze nella Serie B italiana e conosce la Serie C, avendo militato con Pordenone e Juventus nel girone A. In carriera oltre 300 presenze condite da 65 reti e 32 assist, calciatore duttile che può giocare trequartista, seconda punta o ala sinistra.

Gli attaccanti che poco hanno inciso a Messina

La società biancoscudata, come già successo negli anni passati, è alle prese con carenze nel reparto offensivo e si ritrova nella difficile situazione di dover accontentare da una parte sicuramente il suo allenatore, mettendogli a disposizione degli attaccanti funzionali al suo sistema da gioco. Ma, nello stesso tempo, ha l’esigenza di placare la piazza che, come il presidente, vorrebbe attaccanti da dieci gol a stagione. L’errore che si potrebbe commettere è, per la fretta e voglia di accontentare, di sbagliare la scelta, dovendo poi metterci una pezza nella prossima sessione di mercato.

Gli scorsi anni spesso la frenesia di dover colmare i buchi negli ultimi giorni di mercato, o ancora nel mercato di riparazione, o anche pescando tra gli svincolati, non ha portato grande prolificità in riva allo Stretto. Nella passata stagione, anche a seguito di un accordo con i maltesi, in maglia biancoscudata arrivò Andrea Zammit. Il capitano della nazionale giovanile di Malta raccolse appena due presenze da subentrato per un totale di 27 minuti. Quasi un oggetto misterioso, descritto sempre dall’allenatore come un calciatore che doveva imparare lingua e abitudini del nostro calcio: 0 gol e 0 assist.

A gennaio della scorsa annata arrivò dal mercato di riparazione Sabino Signorile, cresciuto nelle giovanili del Milan, che ha collezionato quattro presenze. Per lui una sola volta da titolare e poi sostituito. E un totale in stagione di 69 minuti. Anche per lui 0 gol e 0 assist.

Due anni fa il Messina iniziò l’anno con Alessio Piazza in rosa, calciatore offensivo di belle speranze che vide il campo una sola volta: 17 minuti da subentrato. Purtroppo ha subito un pesante infortunio e non è stato possibile rivederlo in campo. Rientra in questa triste lista per il suo basso minutaggio e resa in termini di gol e assist, numeri chiaramente condizionati dall’infortunio.

Il “capolavoro” però arrivò in quella stessa stagione, qualche settimana prima che si aprisse il mercato di riparazione, con il tesseramento, da svincolato, di Maecky Ngombo. L’attaccante belga collezionò tre presenze, due da titolare, per un totale di 149 minuti, senza mai incidere né in termini di reti né di assist. Il triste epilogo quando, qualche settimana dopo il suo arrivo, fu messo da parte per liberare un posto nel mercato di riparazione.

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