Il Messina ha potenzialità ma non le applica, si può aspettare ma non troppo

Il Messina ha potenzialità ma non le applica, si può aspettare ma non troppo

Simone Milioti

Il Messina ha potenzialità ma non le applica, si può aspettare ma non troppo

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lunedì 16 Settembre 2024 - 09:52

La situazione in classifica non è drammatica ma bisogna portare presto in condizione tutti i calciatori per vedere qual è il vero valore della squadra

MESSINA – Dopo la sconfitta di Crotone il Messina si rammarica perché ancora una volta la prestazione è stata discreta ma è mancata la necessaria cattiveria sotto porta e qualche piccolo errore in fase difensiva che purtroppo i biancoscudati pagano subito. Lo stesso capitano Marco Manetta, nell’analizzare la sfida nel post partita all'”Ezio Scida”, la fotografa così: “È stata una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre con occasioni da una parte e dall’altra – dichiara il numero 6 biancoscudato – Loro sono stati più cinici a fare gol, inoltre nel nostro migliore momento, dove cercavamo di pareggiarla, loro hanno segnato la seconda rete. Nel secondo tempo abbiamo iniziato meglio e la rete di Silva ci ha tagliato le gambe. Dobbiamo ripartire dalla mole di gioco e dalle occasioni create, pensiamo subito alla prossima in casa per ottenere punti”.

Il Messina deve avere pazienza

I napoletani la chiamano cazzimma, a volte si sente dire cinismo, tutto questo per dire che al Messina manca un po’ di esperienza in alcuni ruoli chiave, che è anche la mancanza che hanno fatto notare i tifosi a mercato in corso e chiuso. I biancoscudati in questo momento non hanno il centravanti che in aria di rigore raccoglie un pallone sporco e lo butta in rete, non hanno neanche il Silva di sabato sera che si inventa tutto da solo il gol del raddoppio togliendo le castagne dal fuoco al Crotone. Sempre parafrasando Manetta “il Messina adesso è una squadra che gioca bene e si diverte giocando, ma ha raccolto meno di quanto prodotto e nel calcio ci vuole perseveranza e consapevolezza”.

Un’analisi che rende bene l’idea del Messina attuale, che ormai è questo ed è inutile recriminare sull’organico, e quello che deve fare è avere pazienza. Pazienza di trovare per prima cosa la condizione ottimale dei suoi calciatori, Petrucci e Re su tutti non possono ancora giocare novanta i minuti e appena saranno pienamente integrati in gruppo potrebbero dare il loro contributo. Il primo facendo sentire la sua esperienza in campo e il secondo, se è il calciatore che descrive il mister, sarà un’arma in più sulla fascia e al tempo stesso riporterebbe Anatriello al centro dell’attacco. Come seconda cosa bisognerà aspettare che in squadra esplodano alcuni giocatori, ci sono tanti giovani e tanti esordienti in questa categoria. Lo scorso anno Zunno ed Emmausso non sono diventati determinanti in poche giornate. Inoltre avevamo un Frisenna che non aveva mai giocato tra i professionisti. Attendiamo dunque di scoprire se ci saranno nuovi Zunno e Frisenna che, nonostante la giovane età e l’inesperienza iniziale, possano fare le fortune della squadra quest’anno.

La classifica raccolta

D’altronde il tempo in questo momento è in parte alleato del Messina. Sempre ascoltando Manetta “quest’anno sarà un campionato apertissimo, le ultime combattono con le prime, ogni domenica può esserci un risultato aperto a tutti i pronostici” ed è vero. Quando per completare il quarto turno manca solo la sfida tra Latina e Foggia la prima in classifica è l’Audace Cerignola a 10 punti, il Messina è distante sei lunghezze e ci sono almeno quattro squadre dietro ai biancoscudati, più una quinta il Latina che vedremo se opererà il sorpasso o resterà alle spalle dei siciliani.

A non avere ancora perso nel girone C sono solo il Cerignola, il Picerno e il Catania e le prime giornate ci dicono, come il capitano ha ben sottolineato, che non sembra esserci un grande solco tra quelle che sulla carta erano le prime e il resto delle altre squadre. Il Messina non deve ripetere uno dei gironi di andata del passato e nella speranza che la squadra possa decisamente migliorare sperare che la classifica, come è al momento, resti così raccolta.

Le mancanze della proprietà

Questi discorsi però pongono degli interrogativi sul perché il Messina sia costretto ogni anno a soffrire, a pazientare e a sperare che le cose migliorino in corso d’opera. Si poteva ad inizio stagione, per fare due esempi, provare a rinnovare il prestito di Zunno, che è stato girato nuovamente in prestito al Foggia, invece di aspettare di vederne sbocciare a Messina uno nuovo. Si poteva con uno sforzo economico maggiore provare a prendere un centravanti di esperienza, quelli cosiddetti di categoria, che in area avversaria fanno sentire il loro peso.

Ma tutto questo sappiamo è stato compromesso dai tempi oltremodo lunghi nell’approntare la nuova stagione e da un budget limitato. Nessuno questiona quanto il presidente debba spendere ma l’organizzazione e la programmazione devono essere da campionato professionistico. Non può bastare solo la buona volontà perché poi si rischiano figure come quelle dell’Under 15 nazionale del Messina che nella partita di esordio contro il Crotone a Santa Lucia del Mela non è arrivata a schierare in campo neanche undici Giovanissimi calciatori.

Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook Acr Messina

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Un commento

  1. Non vorrei fare il tecnico, ma mi sembra che qualche giocatore in avanti gira a vuoto tutto il tempo che è in campo prima della sostituzione. Però viene proposto titolare dall’inizio in ogni partita. Qualche altro che era partito al centro dell’attacco con risultato positivo è stato spostato a destra. Non possiamo aspettare miracoli.

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