Il Messina con Raciti segna sempre e non molla la presa nel secondo tempo. Ecco i numeri che lo certificano
MESSINA – Il match di Avellino tra Giugliano e Messina ha sancito un cambio nelle gerarchie in attacco. Balde a segno in quattro delle ultime cinque partite si è sbloccato e ha preso il comando andando a superare Catania. Il numero 10 ha infatti realizzato cinque gol, in media uno a partita con Raciti in panchina, superando Lorenzo Catania che fin qui in stagione ne ha realizzati quattro. Al di là dei numeri individuali, che lasciano il tempo che trovano per una squadra che deve salvarsi, andiamo a vedere come le statistiche in attacco del Messina siano cambiate radicalmente.
Continuità e quantità
Da quando c’è Raciti il Messina ha sempre segnato almeno una rete a partita. Sono lontani i tempi tra fine novembre e metà dicembre, dove per quasi cinque partite il Messina restò a secco. Dalla sfida casalinga con la Turris (15ª giornata) fino a quella esterna col Taranto, Versienti interruppe il digiuno con una rete a tempo quasi scaduto.
Non che prima ci fossero state chissà che scorpacciate di reti, la squadra all’andata realizzò 14 reti in 19 partite, se consideriamo anche quella di transizione con Cinelli in panchina al posto del dimissionario Auteri, la media è di 0,7 reti a partita.
Con Raciti è evidente la continuità ma anche la quantità di gol segnati. Solo contro il Catanzaro i biancoscudati hanno segnato “solo” un gol, ma nelle altre quattro partite hanno marcato almeno due volte, contro la Viterbese invece hanno calato il tris: 10 reti in cinque partite, media facile da calcolare di due gol a match.
Siamo vivi in trasferta
Nelle prime settimane di campionato la squadra ha fatto punti solo in casa, salvo poi interrompere anche questa striscia. La situazione dei gol segnati in trasferta non sorrideva comunque con la sola rete di Catania contro l’Avellino a metà settembre. Poi per otto trasferta nulla da segnare a referto.
Da quando Raciti è arrivato solo due trasferte disputate, ma in entrambi casi sono arrivati punti e gol. Se contro la Viterbese sconfitta per 1-3 a domicilio il Messina ha avuto tutto sommato vita facile, forte anche dei nuovi innesti; contro il Giugliano ieri, mercoledì 2 febbraio, la squadra affrontava una squadra più quotata ed è riuscita a segnare due reti recuperando una situazione complicata di iniziale svantaggio.
Il Messina segna nei secondi tempi
Il primo Messina della stagione dava l’impressione di spegnere la luce dopo il primo tempo o comunque dopo essere passato in svantaggio. Le uniche due rimonte infatti sono arrivate nelle ultime due sfide contro Catanzaro e Giugliano. Ma il dato che fa riflettere è come la squadra, sfruttando anche la panchina, cerchi e trovi adesso le energie per restare in partita fino alla fine.
Nel girone di andata il Messina ha segnato 9 volte nel primo tempo mentre poco più della metà nella ripresa (5 reti). Nelle cinque partite del girone di ritorno con la nuova gestione la tendenza si è invertita con 3 gol a segno nei primi quarantacinque minuti che sono più che raddoppiati nella ripresa (7).
Emblematico il dato di 16 ‘secondi tempi’ senza segnare nelle prime 20. Nelle ultime cinque invece il Messina ha sempre realizzato almeno una rete nella ripresa. Un dato confortante che certifica che il Messina non si vuole arrendere.
Mister Raciti lamenta poca incisività e applicazione. Ci sono cose buone ma subire 2 goal e un terzo regolare rappresenta un campanello di allarme per la retroguardia messinese che non si può permettere distrazioni. Gli errori difensivi anche di quelli nuovi possono condizionare il percorso del Messina. Fa bene Raciti a pretendere responsabilita’ dai calciatori per non vanificare lo sforzo economico del Presidente che devo ammettere c’è.