Il fermo immagine del fallo evidenzia che il pallone tocca la spalla di Dumbravanu, dal dischetto segna Di Carmine
CATANIA – Il derby tra Catania e Messina giocato al Massimino termina uno a zero in favore dei padroni di casa. La partita più importante della stagione degli etnei decisa da un rigore, probabilmente inesistente, a metà primo tempo. Dopo di ciò la squadra di Zeoli, ad eccezione di un palo colpito ad inizio ripresa, non ha più giocato al calcio. Perdite di tempo, palle allontanate per non far giocare il Messina e gioco continuamente spezzettato.
Alla fine per loro erano importanti i tre punti che sono arrivati, ma certamente non ci ricorderemo di un Catania eccezionale. Il Messina che dopo la rete, tra fine primo tempo e inizio della ripresa riesce a costruire gioco schiacciando il Catania nella propria metà tempo, ma nonostante almeno un paio di occasioni e alcuni tiri in porta non riuscirà a trovare almeno il pareggio che avrebbe meritato. Quattordicesima sconfitta per il Messina, settima fuori casa.
Novità nella formazione iniziale del Messina il ritorno al 4-2-3-1 ma con Emmausso in panchina e Zunno trequartista. Poi comunque spazio alla panchina con Signorile su tutti che subentra bene in partita. Ammoniti al Massimino Lia e Frisenna, erano diffidati e salteranno la prossima partita. La classifica del girone C vede il Messina restare a 44 punti, non c’è ancora certezza matematica della salvezza perché i risultati che l’avrebbero resa possibile non si sono verificati.
Primo tempo
Inizia meglio il Catania sostenuto dalla spinta dei ventimila, 19720 il dato ufficiale, del “Massimino”. Al 10′ Di Carmine arriva alla conclusione da dentro l’area, Fumagalli bravo a respingere da distanza ravvicinata. All’11’ punizione per i padroni di casa dal limite dell’area con Cicerelli che cerca l’incrocio dei pali, vola Fumagalli e alza sopra la traversa.
Il Messina fatica a farsi vedere in avanti e su una palla buttata in mischia al 23′ l’arbitro decreta rigore per il Catania tra le veementi proteste biancoscudate, Di Carmine dal dischetto spiazza Fumagalli e porta avanti il Catania. Continua la pressione dei padroni di casa che su angolo provano a far male con il colpo di testa di Cianci che termina alto.
La reazione del Messina al 38′, Zunno si infila tra le maglie avversarie la sua palla sporca quasi carambola in porta e la sfera viene allontanata quasi sulla linea. Sul prosegui dell’azione Ragusa controlla palla in area, prova a saltare gli avversari che fanno muro, tacco allora per Frisenna che prova a piazzare ma viene respinto quasi sulla linea da un difendente etneo. Nel finale concessi tre minuti di recupero con il Catania che dopo il vantaggio si è schiacciato all’indietro lasciando possibilità agli ospiti, Plescia al terzo di questi minuti di recupero riceva palla in area prova la girata ma la conclusione non è efficace.
Secondo tempo
Nell’intervallo ricorre subito al cambio mister Modica che mette dentro Emmausso al posto di Plescia, con Zunno falso nuove. Zeoli aveva già utilizzato un cambio nel finale di primo tempo per togliere Peralta che aveva subito un colpo. Al 50′ prima occasione del secondo tempo per il Catania, Castellini crossa in area e Cianci di testa prova a colpire sul primo palo ma la palla si stampa sul legno e torna in campo. La replica del Messina che arriva in area avversaria con Zunno e conquista calcio d’angolo. I biancoscudati comunque riescono a giocare e presentarsi in zona offensiva spesso in questa fase.
In questa fase ci provano da fuori area i due ex Frisenna, cresciuto nelle giovanili, respinto da un difensore, ed Emmausso, ha vestito la maglia del Catania, che impegna Furlan alla respinta coi pugni. Ancora Frisenna ispirato va via in mezzo al campo e prova a concludere dal limite dell’area, atterrato fallosamente. Al 69′ punizione dal limite con Rosafio sulla palla, l’esterno mancino punta l’incrocio dei pali coperto dal portiere ma il pallone non si abbassa quanto dovrebbe. Triplo cambio per Zeoli che vede forse la sua squadra soffrire in mezzo al campo.
Si rivede il Catania al 75′ con azione di due dei nuovi entrati, Celli sulla sinistra che mette al centro per Ndoj che calcia al volo ma è impreciso. Mister Modica esaurisce tutti i cambi nel finale, fuori Lia, Frisenna, Zunno e Rosafio, dentro Salvo, Giunta, Civilleri e Signorile. Nel finale il Catania addormenta la partita abbassando i ritmi. Sei i minuti di recupero concessi, al secondo di questi Signorile tenta la sponda di testa a centro area, in ritardo i compagni. I calciatori del Catania perdono tempo, l’arbitro concede un minuto aggiuntivo di recupero e proprio nei secondi finali palla calciata in area, anche Fumagalli lascia la propria area, il pallone arriva a Signorile che prova la girata al volo che termina alta. Sembra esserci stata deviazione di Furlan ma l’arbitro non concede angolo e sul rinvio successivo fischia la fine.
Catania Fc – Acr Messina 1-0
Catania Fc (3-5-2): Furlan; Monaco (dal 70′ Celli), Kontek, Castellini; Bouah, Welbeck, Quaini, Peralta (dal 44′ Ndoj), Cicerelli (dal 70′ Marsura); Di Carmine (dal 89′ Costantino), Cianci (dal 70′ Chiricò).
In panchina: Albertoni, Toscano, Curado, Rapisarda, Chiarella, Zammarini, Haveri.
Allenatore: Michele Zeoli.
Acr Messina (4-2-3-1): E Fumagalli; Lia (dal 82′ Salvo), Manetta, Pacciardi, Dumbravanu; Frisenna (dal 82′ Giunta), Franco; Rosafio (dal 84′ Signorile), Zunno (dal 82′ Civilleri), Ragusa; Plescia (dal 46′ Emmausso).
In panchina: Piana, Di Bella, Polito, J Fumagalli, Zona, Ortisi, Firenze, Cavallo, Scafetta, Luciani.
Allenatore: Giacomo Modica.
Marcatori: Di Carmine 25′ (C).
Ammoniti: Bouah 19′ (C), Cianci 24′ (C), E Fumagalli 25′ (M, entra in diffida), Lia 29′ (M, era diffidato salta la prossima), Welbeck 63′ (C), Kontek 74′ (C), Frisenna 81′ (M, era diffidato salta la prossima), Chiricò 92′ (C), Quaini 96′ (C).
Calci d’angolo: 6-3. Recupero: 3’ + 6’.
Arbitro: Michele Delrio di Reggio Emilia.
Assistenti: Amedeo Fine di Battipaglia & Roberto Alocco di ALbra-Bra.
Quarto ufficiale: Abdoulaye Diop di Treviglio.
Note: spettatori 19720.
Ma se è di spalla ….. perchè il rigore è dubbio? IL RIGORE NON C’E’!!!
Un rigore inventato dall’arbitro Del Rio regala i 3 punti al Catania che ne aveva un gran bisogno. Ma onestamente il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Ciò detto vorrei richiamre la vostra attenzione sulle indicibili e vergognose parole usate dai tifosi di ambedue le città su Facebook. Insulti e male parole hanno accompagnato questo derby dalla vigilia fino alla fine della partita. Uno squallore senza limiti, una vergogna infinita sia per Catania che per Messina! Gente che si insulta reciprocamente senza conoscersi, gente che usa un linguaggio scurrile e vomitevole! La possiamo chiamre feccia, gentaglia, e certamente non ci sbagliamo. A nulla sono servite le premature morti di Antonino Currò un ragazzino di vent’anni colpito da un razzo lanciato dalla tifoseria catanese e la morte dell’Agente Raciti assassinato dalla furia bestiale di alcuni delinquenti catanesi che gli hanno spappolato la milza a colpi di lavandino. Cosa c’entrano questi delinquenti con una partita di calcio? Hanno fatto bene a vietare la trasferta ai tifosi del Messina. Questa regola dovrebbe essere valida sempre onde evitare il ripetersi di lutti e incidenti che la marmaglia è sempre pronta a provocare. Mi dicono che anche a Padova la tifoseria catanese si è lasciata andare ad atti di teppismo gratuiti. Sarebbero questi i siciliani? E’ mai possibile che non si riecsa a comprendere che una partita di calcio è fine a stessa? Una partita di calcio non vi cambia la vita! Finita la partita tutti torniamo alle nostre case con i nostri problemi di sempre! Che si vinca o si perde i tuoi problemi non te li risolve nessuno! Lo comprendete questo? Una vittoria o una sconfitta non ti cambiano la vita! Provocare incidenti, lutti e disperazione non sarà mai accettabile! Invece basta guardare i siti delle tifoserie per sentire trasudare odio, intolleranza, cattive parole che inneggiano alla morte e non allo sport o alla sana competizione. Se il calcio è ridotto così la colpa è dello Stato, uno Stato debole che in tutti questi anni non è stato capace di stroncare definitivamente queste nefandezze. In inghilterra hanno cambiato musica! Chi si permette durante una partita di calcio di provocare incidenti prende fino a 15 anni di galera! Da quando c’è questa legge non ci sono stati più atti di teppismo! Prima di fare o di dire qualcosa ci pensi molte volte: sono 15 anni di galera! Così si dovrebbe fare anche in Italia! Ma in questo cavolo di paese non si sa neppure chi comanda, anzi lo sappiamo benissimo: comandano le lobby!
Vediamo se si riesce a raggiungere i play out come l’anno scorso