Ai biancoscudati servivano i punti e sono arrivati. Due volte in svantaggio e flagellata dagli infortuni la squadra trova con Crimi la rete vittoria al 93°
GIUGLIANO – Il Messina torna finalmente alla vittoria nella 33ª giornata di campionato. All’“Alberto De Cristofaro” di Giugliano una partita emozionante che sembrava condannare il Messina, due infortuni nei primi minuti e il punteggio che premiava gli avversari dopo i primi quarantacinque minuti nonostante i biancoscudati avessero creato tanto. Nella ripresa arrivano tre reti del Messina, Luciani su rigore, Gyamfi e Crimi in pieno recupero, a regalare la sesta vittoria (sul campo) della stagione e la terza in trasferta dopo quelle cancellate contro Turris e Taranto.
Per la quarta volta in stagione il Messina vince ribaltando la partita. Doppio svantaggio visto che sia la rete di Del Sole, poi pareggiata da Luciani, e quella di Minelli, poi pareggiata da Gyamfi, avevano messo in una situazione di tranquillità gli uomini di Bertotto. Ma troppa era la voglia dei biancoscudati di vincere e non si sono mai arresi gli uomini di mister Banchieri. Fondamentale l’apporto di Buchel, decisivo con le sue giocate sui primi due gol, un calciatore che anche a mezzo servizio può fare la differenza. La Casertana (22 punti) perde a Monopoli, il Messina aggiunge tre punti e sale a quota 16. Il meno sei riapre i discorsi retrocessione, in questo momento si giocherebbe il playout.
Piccole curiosità. Del Sole segna per il terzo anno consecutivo al Messina, nella scorsa stagione con la maglia del Latina nello 0-3 dell’andata in casa e due stagioni fa con la maglia del Potenza, al Franco Scoglio, evitando la sconfitta ai suoi in una partita terminata 1-1. Risponde Luciani dal dischetto col quarto rigore segnato su quattro battuti in stagione, preziosa nell’occasione la giocata di Buchel a procurarsi la massima punizione, per il centravanti laziale è l’ottava rete che lo fa diventare il capocannoniere del Messina, superato Anatriello fermo, ovviamente con la maglia biancoscudata, a 7. Arrivano poi le prime reti in maglia biancoscudata per Gyamfi e Crimi, quest’ultimo già ammonito sta per togliersi la maglia esultando ma se lo ricorda e non lo fa.
Primo tempo
Buon avvio di marca locale con il Messina costretto a rintanarsi nei primi cinque minuti. Subito problemi tra le fila biancoscudate con Marino che deve lasciare il campo per problemi fisici, ancora squalificato Dumbravanu assente Morichelli, con solo Mameli della Primavera di ruolo mister Banchieri adatta Gyamfi centrale. In zona offensiva prova a rendersi protagonista Pedicillo la sua conclusione deviata sull’esterno della rete, dall’altra parte occasione anche per il Giugliano con Peluso che si ritrova faccia a faccia con Krapikas, lo supera con un pallonetto e Gelli fa gli straordinari mettendo in angolo. Non siamo ancora al quarto d’ora ma il Messina costretta ad un ulteriore cambio: fuori Haveri e dentro Buchel.
Gli ospiti si risistemano in campo e al 18′ sono scoperti sulla ripartenza con Nepi che arriva in area e prova col destro incrociato, Krapikas si tuffa e blocca a terra. Un paio di minuti dopo arriva la rete del Giugliano, Del Sole si inserisce con l’ex Baldé che lo vede e premia, il destro morbido incrociato stavolta non lascia scampo al portiere del Messina. La risposta del Messina al 26′, cross di Petrucci e colpo di testa di Luciani su cui Russo vola e la toglie dallo specchio, sembrava il replay del primo gol a Cava de’ Tirreni. Altra occasione ospite sui piedi di Tordini al 29′, entra in area il trequartista biancoscudato che incrocia, risponde con un altro splendido intervento Russo.
Il Giugliano nonostante sia passato in vantaggio lascia campo al Messina che mette su un mini assedio provando diverse volte incursioni offensive e conclusioni da fuori che però non portano a nulla di concreto. Al 41′ problemi anche nel Giugliano col capitano De Rosa costretto a lasciare il campo per Celeghin. Alla ripresa del gioco, al 42′, conclusione improvvisa di Pedicillo su cui Russo si oppone ancora. Al 44′, prima della segnalazione dei tre minuti di recupero, ancora pericoloso Del Sole: da una sua giocata libera Valdesi a destra poi si fa trovare in mezzo all’area ma spara alto col destro. Nel primo dei minuti aggiuntivi Peluso tira dal limite dell’area, Krapikas si distende verso destra palla deviata che sembra mettere fuori gioco il portiere lituano che con un grande riflesso da terra riesce a mettere la palla in angolo.
Secondo tempo
Nessun cambio nella ripresa, inizia meglio il Messina che al 51′ con una grande serpentina di Buchel in area conquista un sacrosanto rigore. Dal dischetto il cecchino Luciani fa centro battendo Russo e rimette in partita i suoi. Ospiti che continuano ad attaccare a testa bassa sull’asse Lia-Tordini a destra ma collezionano solo calci d’angolo. All’ora di gioco arriva un triplo cambio per mister Bertotto: fuori Peluso, Nepi e Balde per problemi fisici, dentro Demirovic, Njambe e Padula.
Rischia il Messina al 65′, palla larga a sinistra per Oyewale, il suo cross al centro è intercettato da Gelli che chiama in causa Krapikas. Un piccolo brivido ma l’estremo difensore blocca. Poco dopo angolo per i campani, la palla fa il flipper in area piccola tra Oyewale, Padula e Minelli che se la ritrova a due passe dalla linea e deve solo spingerla dentro per il nuovo vantaggio del Giugliano. Il Messina reagisce con la conclusione di Pedicillo dalla distanza, ancora Russo a negargli la gioia del gol.
Al 75′ il Messina potrebbe avere un’altra chance di pareggiarla con una punizione da buona posizione, si incarica della battuta Tordini che centra la barriera sia sulla battuta che sulla ribattuta. Si gioca gli ultimi cambi nell’ultimo slot a disposizione mister Banchieri: fuori Petrucci e Pedicillo, dentro Vicario e Dell’Aquila. Terminano i cambi anche per il Giugliano con Del Sole che lascia il campo a La Vardera. Messina ancora offensivo con tanti uomini offensivi che trovano più volte il fondo. Il gol del Messina arriva all’85’: Buchel imbuca per Garofalo il suo cross rasoterra è solo rallentato da Russo, alle sue spalle Gyamfi da centravanti la spinge in rete. All’88’ occasione per vincerla da parte del Messina, Luciani manca il pallone ma arriva a Lia che la tiene tra i piedi al limite dell’area piccola senza riuscire mai a concludere.
Quattro i minuti di recupero, è ormai da diversi minuti un assedio del Messina che le sta provando tutte. Arriva una punizione dal limite per il Messina con palla messa al centro da Tordini, Gyamfi la colpisce male, sulla linea c’è Crimi che la spinge in porta e va ad esultare sotto lo spicchio della tifoseria ospite. Alla ripresa del gioco tensione in campo dopo un fallo su Lia, Oyewale ammonito Dell’Aquila e Giorgione espulsi. Un ultimo pallone buttato in mezzo dal Giugliano, spazza lontano la difesa del Messina e può esplodere la festa.
Giugliano – Acr Messina 2-3
Giugliano (4-3-3): Russo; Valdesi, Minelli, Solcia, Oyewale; De Rosa (dal 41′ Celeghin), Peluso (dal 60′ Demirovic), Giorgione; Del Sole (dal 82′ La Vardera), Nepi (dal 60′ Padula), Baldé (dal 60′ Njambe).
In panchina: Anacoura, D’Aniello, Galletta, Nuredini, Masala.
Allenatore: Valerio Betotto.
Acr Messina (4-3-2-1): Krapikas; Lia, Gelli, Marino (dal 9′ Gyamfi), Haveri (dal 14′ Buchel); Crimi, Petrucci (dal 77′ Dell’Aquila), Garofalo; Tordini, Pedicillo (dal 77′ Vicario); Luciani.
In panchina: Meli, Mameli, Anzelmo, Chiarella, Costantino, De Sena.
Allenatore: Simone Banchieri.
Marcatori: Del Sole 20′ (G), Luciani 52′ rig. (M), Minelli 67′ (G), Gyamfi 85′ (M), Crimi 90+3′ (M).
Ammoniti: Peluso 32′ (G), Solcia 51′ (G), Crimi 76′(M), Oyewale 94′ (G).
Espulsi Dell’Aquila e Giorgione al 95′ in seguito ad un accenno di rissa.
Calci d’angolo: 7-7. Recupero: 3’ + 4’.
Arbitro: Valerio Pezzopane di L’Aquila.
Assistenti: Daniel Cadirola di Milano & Francesco Tagliaferri di Faenza.
Quarto ufficiale: Francesco Pio Sarcina di Barletta.
Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook Acr Messina

Peccato per l’espulsione di Dell’Aquila che ritengo un giocatore molto duttile e importante per il Messina! Non bisogna perdere le speranze fino all’ultimo. Quello che è incredibile è vedere una società inesistente avere un potere contrattuale. Sono cose inaudite che solo in Italia avvengono. Allora questo Cissè non ha messo una lira ma può decidere se vendere o meno la società. Ma che razza di regolamenti ci sono in questo marciume chiamato calcio?