Palermo in vantaggio per 2-0 al termine del primo tempo. Reazione del Messina nella ripresa con le reti di Gonçalves e Marginean che pareggiano il derby
PALERMO – Il derby tra Palermo e Messina, valido per la seconda giornata di ritorno del campionato di Serie C, si è aperto con un minuto di silenzio per ricordare l’ex presidente rosanero, Maurizio Zamparini, recentemente scomparso.
In campo ad affrontarsi due squadre rimaneggiate nella sessione di mercato per motivazioni diverse: il Palermo per essere sicuro di centrare la promozione, il Messina per salvarsi e mantenere la categoria. Finisce in parità, come all’andata, come quella volta a passare in vantaggio i padroni di casa, ripresi poi nel secondo tempo dagli ospiti. Qui stavolta però a recuperare lo svantaggio, doppio, è stata la squadra meno forte che ha reagito molto bene e ha avuto anche una chiara occasione da rete per vincere con Piovaccari al 63′.
Derby a due facce
Non c’è stata partita nel primo tempo con un Palermo aggressivo che ha asfissiato il Messina pressando alto ed approfittando di lacune e dimenticanze difensive degli ospiti. Tra le fila del Messina tre dei nuovi acquisti, arrivati in questa sessione di gennaio, già schierati titolari: Angileri, Trasciani e Rizzo. In panchina due dei nomi più chiacchierati del recente mercato biancoscudato: Caruso e Piovaccari.
Raciti alla vigilia aveva detto che non voleva stare ad aspettare i rosanero, ma si è schierato con un modulo molto difensivo che sembrava un 5-4-1 di attesa che non ha pagato. Nella ripresa però ha cambiato e si è schierato con un modulo ultra offensivo. Questa sua scelta, comunque obbligata, ha dato i suoi frutti con i biancoscudati che hanno rimontato le due reti di svantaggio nel primo quarto d’ora e se la sono giocata a viso aperto nell’ultima mezz’ora.
In classifica il Palermo manca l’aggancio al terzo posto, il Messina conquista un punto d’oro e sale in quartultima posizione a meno tre dalla Paganese. Domenica altra trasferta complicata per i biancoscudati che faranno visita alla capolista, e miglior attacco del campionato, Bari. Ma con una prestazione come quella mostrata nel secondo tempo gli uomini di Raciti possono dire la loro.
Palermo aggressivo nel primo tempo
Rischia subito il Messina che vuole partire con la costruzione dal basso, il pallone viene recuperato alto dal Palermo che al 3′ arriva al tiro con Valente. Respinge alla meno peggio Lewandowski, il pallone resta in area ma Brunori non colpisce bene e Trasciani si rifugia in calcio d’angolo. Dopo dieci minuti di gioco si vedono anche i biancoscudati davanti, tiro innocuo dalla distanza di Angileri che non crea problemi a Pelagotti. Al 13′ si sblocca la sfida, errore di Carillo che lascia spazio spazio alle sue spalle a Valente che arriva sul fondo e serve al centro Brunori. Il centravanti rosanero colpisce di prima e brucia sul tempo sia Celic che Lewandowski.
Messina in confusione e al 15′ rischia anche di subire la seconda rete. Su situazione da fermo Angileri appoggia col petto verso il proprio portiere, ma sul pallone si avventa Luperini che calcia addosso a Lewandowski in uscita. Al 24′ seconda apparizione del Messina in attacco: Fofana prova l’imbucata per Adorante che sorprende la linea difensiva rosanero che saliva, ma non il portiere del Palermo che fa suo il pallone al limite dell’area di rigore.
Al 36′ una punizione dalla tre quarti permette a Carillo si colpire di testa in area avversaria senza però trovare lo specchio della porta. Risponde immediatamente il Palermo, pericoloso Buttaro da destra, il suo cross trova al centro Floriano che, dimenticato dai difensori del Messina, si divora dal limite dell’area piccola il gol del raddoppio. Al 40′ sciocchezza di Lewandowski che tocca il pallone fuori area con le mani, ammonito e punizione dal limite che viene deviata in angolo. Proprio su schema dalla bandierina il Palermo raddoppia con Valente dimenticato fuori area che incrocia di destro, i giocatori del Messina si lamentano per la posizione, che giudicano attiva e irregolare, di Brunori davanti a Lewandowski.
Reazione del Messina nella ripresa
Tre cambi per mister Raciti ad inizio secondo tempo che cambia anche modulo e passa ad un 4-2-4 ultraoffensivo. Fuori Angileri, Rizzo che non aveva tanti minuti nelle gambe, e Damian; dentro Fazzi, Russo e Piovaccari. Il Messina nei primi cinque minuti sembrano avere più grinta e si fanno vedere nella metà campo avversaria più che in tutti i primi 45 minuti. Al 52′ i biancoscudati riaprono la sfida ripartendo in contropiede con protagonisti due nuovi entrati, Russo e Piovaccari. Quest’ultimo arriva in ritardo sul cross di Russo, ma insegue il pallone e lo rimette al centro dove di testa Gonçalves accorcia le distanze.
Reagisce immediatamente il Palermo che torna a pressare nella metà campo avversaria e non fa uscire gli ospiti che si vedono assediati dai calci d’angolo dei rosanero. Ma in questa fase, all’ora di gioco, su calcio d’angolo battuto da Russo Marginean svetta più in alto di tutti e segna la rete del 2-2, siamo al 62′. Neanche un minuto dopo è il Palermo a farsi soffiare il pallone sotto la pressione del Messina e Piovaccari va vicinissimo alla terza rete biancoscudata, fermato dal piede di Pelagotti. Baldini legge il momento negativo dei suoi, molto nervosi anche, e opera pure lui i suoi primi cambi.
Al 69′ il Palermo protesta per un contatto in area su Brunori, per l’arbitro Pascarella di Nocera inferiore però non c’è nulla. Baldini esaurisce tutti i suoi cambi quando mancano 20 minuti alla fine. Risponde in questa battaglia tattica Raciti che butta dentro Statella. Il Palermo si getta in avanti ma il suo possesso palla non fa male come accaduto nel primo tempo. Solo qualche cross pericoloso bloccato da un sicuro Lewandowski. Il Messina dal canto suo con Piovaccari davanti quando riparte ha un punto di riferimento solido. La partita resta bloccata nel finale e il Palermo ha un’ultima occasione al 93′ con il colpo di testa di Fella che viene parato senza problemi da Lewandowski.
Tabellino
Palermo – Acr Messina 2-2 (Brunori 13′, Valente 41′, Gonçalves 52′, Marginean 61′)
Palermo (4-2-3-1): Pelagotti; Buttaro, Lancini, Marconi (dal 71′ Perrotta), Crivello (dal 71′ Giron); Damiani, De Rose; Valente (dal 71′ Fella), Luperini (dal 62′ Soleri), Floriano (dal 62′ Felici); Brunori.
A disposizione: Massolo, Accardi, Silipo, Dall’Oglio, Somma, Odjer, 77 Doda. Allenatore: Silvio Baldini.
Acr Messina (3-5-1-1): Lewandowski; Angileri (dal 46′ Fazzi), Trasciani, Celic, Carillo, Gonçalves (dal 75′ Statella); Fofana, Rizzo (dal 46′ Russo), Damian (dal 46′ Piovaccari); Marginean (dal 85′ Konate); Adorante.
A disposizione: Caruso, Fantoni, Simonetti, Balde, Camilleri, Rondinella, Giuffrida, Statella. Allenatore: Ezio Raciti.
Ammoniti: Lewandowski 40′ (M), Crivello 60′ (P), Fazzi 65′ (M), Gonçalves 73′ (M), Lancini 80′ (P).
Arbitro: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore. Assistenti: Somma e Nasti. IV uomo: Maggio.
Calci d’angolo: 10-3. Recupero: 1′ & 3′.
A me Raciti sta simpatico con lui il Messina si salva