Le prossime mosse della nuova società: ufficializzare il direttore sportivo dandogli garanzie economiche e ove possibile trattenere i pezzi pregiati
MESSINA – Situazione che sembra ben definita in casa Acr Messina all’indomani della sconfitta contro l’Audace Cerignola: attesa ora una nuova rivoluzione nell’organico. Se fino a qualche settimana fa era ipotizzabile una massiccia campagna di rafforzamento della squadra, ingrossando le file di qualche reparto puntellando, l’addio del capitano cambia decisamente le carte in tavola. Dopo la partenza di Marco Manetta, ufficializzato dal Picerno, tanti altri, definiti con “la testa altrove” e che hanno fornito una pessima prestazione in campo nella prima del 2025, sono dati in uscita.
Le parole del vice allenatore Maurizio Miranda, nel post Cerignola, sono state ancora più nette e decise, lasciando intendere che non si può, per il bene dei messinesi, tenere qui gente che non ci sia già più mentalmente. E a questo punto il lavoro del nuovo direttore sportivo dovrà andare verso l’ennesima rivoluzione di metà anno. La terza in quattro anni di Serie C.
I possibili partenti
Già detto di Marco Manetta, un altro che ha già lasciato Messina è Blue Mamona. Mai titolare con Modica, è stato il primo in realtà ad abbandonare la nave, non presentandosi all’allenamento del 28 dicembre. Dalla mancate convocazioni di Vincenzo Garofalo e Alessio Re capiamo che potrebbero essere altri due partenti. Ancora dalla prestazione in campo si intuisce che Giulio Frisenna sia tra quelli “con la testa altrove”, mentre da quanto afferma Miranda Luca Petrungaro è tra coloro che si sono male allenati negli ultimi giorni, tanto da non poter giocare dal primo contro l’Audace Cerignola e arrecare un danno a tutta la squadra.
Petrungaro si era intrattenuto a lungo a colloquio con Modica attimi prima dell’allenamento della ripresa post Natale, ma evidentemente l’allenatore non è riuscito a toccare in lui le corde giuste. Sempre il vice del tecnico del Messina, Miranda, dopo Cerignola ha lasciato intendere che i quattro cambi all’intervallo fossero una bocciatura. I quattro ad uscire erano stati: Frisenna, Ortisi, Ndir, Luciani. Vedremo se tra questi quattro ci saranno quattro possibili partenti, gli ultimi due non hanno fornito in questa stagione buone prestazioni.
Altri calciatori, decisamente dimostrando più professionalità, hanno onorato meglio il campo nell’ultima uscita stagionale, pur avendo interessi da altre squadre. Sappiamo che Gennaro Anatriello, domenica al settimo gol in biancoscudato, è cercato da tante squadre tra cui il Trapani. Sappiamo di Damiano Lia, corteggiato in primis dall’Audace Cerignola, e ancora Francesco Rizzo, il quale ha ricevuto una bella offerta dalla Pianese nel girone B di Serie C. Questi sono calciatori che, se restassero, potrebbero sicuramente fare il bene del Messina.
Le mosse forzate della nuova proprietà
È evidente che se questi fossero confermati essere i nomi in partenza, guardando alle presenze e non tanto al valore assoluto dei calciatori, il Messina perderebbe quasi tutti i suoi titolari. In questo senso quindi è impensabile continuare a pensare di fare un mercato di riparazione. Perciò si deve pensare a fare una rivoluzione e serve prima di tutto un direttore sportivo in carica che possa operare, ed è già tardi con il mercato aperto e una prima giornata già giocata.
Stefano Alaimo, nuovo presidente in pectore, ha dato per scontato l’arrivo di Domenico Roma, che era anche in tribuna domenica scorsa. Il ds, già a Messina lo scorso anno, però non è stato ancora ufficializzato e il motivo sembra essere che voglia delle garanzie su come potrà muoversi in questa sessione di mercato che si appresta complicata. A questo punto non sembra preoccupare il fronte uscite con diversi slot che potrebbero liberarsi, una delle insidie che poteva nascondere il mercato. Anche se la speranza è che con Roma molti che sono ancora indecisi potrebbero restare. Andranno comunque convinti però giocatori a venire a Messina e sposare la causa biancoscudata tra quei pochi liberi che potranno fare la differenza in positivo in questo campionato e andranno ingolositi economicamente.
Prima mossa ufficializzare il direttore sportivo, seconda, connessa alla prima, rassicurazioni economiche anche sul budget da poter spendere non limitato. La terza, a seguito delle prime operazioni di mercato e se davvero non arrivasse il risultato sabato contro il Taranto, pensare di cambiare progetto tecnico e quindi lo staff o proseguire su questa strada. Lo stesso Miranda ha lasciato intendere che è giusto che i nuovi proprietari possano prendere una decisione anche in tal senso. Sono giornate decisive per il futuro del Messina e non si può perdere ulteriore tempo.
Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook Acr Messina
Ma la vera domanda è: come mai tutti questi calciatori “hanno la testa altrove” ?
Forse il cambio societario li ha destabilizzati e cercano certezze e sicurezza altrove ?
Pure il capitano ha preferito cambiare maglia..
Ma chi è questa società che avrebbe preso il Messina? Non sappiamo nulla. Sappiamo solo che in Belgio sono dei falliti! Bella roba! Dalla padella nella brace. Date retta a me. Non fatevi illusioni. E’ meglio cominciare dalla serie D con una società sana che stare con questa gente che non si sa chi sia! Nemmeno una dichiarazione, una conferenza stampa per sapere che intenzioni hannno! I giocatori hanno fiutato l’ambiente e sono alla ricerca di altre squadre. Fatto sta che una piazza come Messina continua ad essere mortificata da chi non sappiamo chi siano! Ormai anche i paesetti sono più organizzati del Messina! E’ tutto da rifondare come la politica. Non ci sono più persone credibili.