Una vittoria che mancava da settimane e soprattutto che può scatenare emozioni positive per il finale di campionato
MESSINA – Il Messina trova a Giugliano la vittoria, i tre punti mancavano dall’1 febbraio quando i biancoscudati superarono il Latina. Punti fondamentali in questo momento del campionato ma è stata soprattutto la vittoria emotiva che mancava e che si era cercata, anche nei due derby contro Trapani e Catania, e che potrebbe davvero dare nuovo slancio e soprattutto aver fatto scattare la scintilla che serviva per questo finale di campionato.
La squadra certamente non lesinava lavoro in allenamento o sudore e sangue da sputare, metaforicamente, in campo. Lo si è visto anche ieri quando andati due volte in svantaggio gli uomini di Banchieri continuavano a fare il loro gioco alla ricerca del gol, rispettando i dettami tecnici e senza perdere la testa. Alla fine ha pagato e vedere i calciatori correre a prendere il pallone in fondo al sacco dopo i due gol del pareggio lascia intendere che il pari stava stretto e si voleva vincere.
È giusto così perché il Messina era in una situazione critica, a nove punti dalla Casertana e quindi virtualmente impossibilitata da regolamento a giocare lo spareggio, ma quello che è sembrato girare finalmente e premiare il Messina è stato vedere concretizzarsi i propri sforzi contro quella sfortuna che vedeva i biancoscudati autori di grandi prestazioni che portavano solo al pareggio se non beffardamente a perdere delle partite nelle ultime giornate. Come se tutto fosse contro la biancoscudata.
Il Messina sta ritrovando la via del gol
La squadra di mister Banchieri torna al gol, secondo tris in tre giornate che stavolta frutta i tre punti ma soprattutto, dettaglio non di poco conto, ha visto tre giocatori diversi segnare. Nelle precedenti sette gare cinque volte il Messina era andato a secco. È ovvio che servirà segnare per vincere le partite e ben venga se succeda come all'”Alberto De Cristofaro” senza puntare esclusivamente sui singoli: Luciani, De Sena e Costantino, questi due tra l’altro restano in panchina, in una partita complicatissima tatticamente date assenze e infortuni anche a partita iniziata.
Servirà il supporto di tutti e non lo si dice banalmente perché davvero ieri il Messina ha fatto una grande partita di sacrificio e tutti hanno contribuito alla vittoria. Non dimentichiamo il salvataggio quasi sulla linea di Gelli o ancora il riflesso di Krapikas nel primo tempo quando la partita poteva prendere una bruttissima piega.
La voglia dei singoli
Emblematico, lo ha definito mister Banchieri, il secondo gol del Messina con Garofalo, fuori ruolo sulla fascia a tutto campo, che serve al centro Gyamfi che la spinge in porta, quest’ultimo anche fuori ruolo adattato centrale di difesa. Emblematico aggiungiamo la rete di Crimi in pieno recupero dopo essersi procurato lui la punizione dal limite in seguito ad una rimessa laterale.
Crimi è il capitano di cui questo Messina aveva bisogno e lo dimostra quella sua corsa e la voglia di festeggiare letteralmente con quel centinaio di tifosi che hanno seguito la squadra in questa lunga trasferta. Sotto di lui si intravedono Damiano Lia e Vincenzo Garofalo ben riconoscibili, due che come tanti giocatori della squadra, e come l’intera piazza, vivono di passione e hanno bisogno dei giusti stimoli per rendere al massimo.
Poi è giusto che per ogni ambiente perfettamente in equilibrio ci sia il fuoco e il ghiaccio a bilanciarlo e in questo Marcel Buchel è indispensabile. Non sta benissimo fisicamente, come ammette lo stesso tecnico, ma chiamato in causa a partita in corso è praticamente propiziatore dei primi due gol del Messina, subendo il fallo da rigore e premiando l’inserimento di Garofalo. Un calciatore che dimostra anche a mezzo servizio che fa la differenza e che probabilmente dovrebbe sempre stare in campo.
