Gli vengono affidati poteri straordinari per coordinare la bonifica dei terrritori. A nominarlo la presidente Meloni
Il generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà, messinese, è stato nominato commissario straordinario per la Terra dei fuochi. L’obiettivo è “coordinare la bonifica del territorio, affidandogli poteri straordinari legati alle attività specificatamente indicate dalla sentenza della Cedu, Corte europea dei diritti dell’uomo”. La nomina è della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’ambito del decreto legge sulla pubblica amministrazione.
Vadalà è anche è commissario straordinario per il coordinamento delle attività di bonifica e di messa in sicurezza delle discariche. Incarico prorogato fino al 31 dicembre 2025. Ora il nuovo incarico, sempre nel qiuadro di un coordinamento unico, riguarda le discariche abusive e i rifiuti tossici e speciali interrati tra le province di Napoli e Caserta, con numerosi roghi. Il tutto con al centro la camorra.
Classe 1963, liceo classico al “Maurolico” e una laurea in Scienze forestali a Reggio Calabria, il generale ha dedicato la sua attività professionale all’ambiente e a un territorio spesso da bonificare. Quando può, torna nella “sua” Messina, vicino a Torre Faro.
L’impegno per la tutela ambientale e agroalimentare
Già comandante dell’Arma in Toscana, fino al 2017, da sei anni ha unito l’esperienza del Corpo forestale al comando agrooalimentare dei carabinieri, Tutela e ambiente. Vadalà ha raccontato a Tempostretto: “Abbiamo costituito una grande unità che si occupa di repressione e prevenzione dei reati ambientali e agroalimentari sul nostro territorio. In particolare, ci occupiamo della messa in sicurezza e bonifica di 81 discariche, un tempo abusive, quasi tutte di Rsu, Rifiuti solidi urbani. Vecchie discariche degli anni Settanta, Ottanta e anche Novanta, non messe in sicurezza e rintracciate con il Dpr, decreto del presidente della Repubblica, 915 del 1982, articolo 13. In quegli anni c’era l’urgenza di reperire i siti dove scaricare questi rifiuti”.
“Entro il 2025 addio discariche e sanzioni dell’Unione europea”
Ricorda il generale: “L’Italia è stata colpita da una sanzione di 200mila euro ogni sei mesi per ogni discarica. Nel 2012 abbiamo iniziato a pagare 42 milioni e 600mila euro ogni sei mesi. Poi è intervenuto il ministero dell’Ambiente e 119 siti sono stati messi in sicurezza. Ne rimasero 81 e sono quelli su cui stiamo lavorando. Oggi la sanzione è di 5 milioni ogni sei mesi. Molto più bassa ma è importante terminarla al più presto possibile. Crediamo che nel 2024, al massimo 2025, finiremo”.
