Tra autorizzazioni e collaudi, la situazione si complica e restano i disagi per due popolose contrade: Bisconte e Catarratti
MESSINA – “Nel corso dell’ultimo anno, ho dedicato del tempo a esplorare e aggiornarmi sulla vicenda riguardante un tubo ‘grottesco’ che continua a creare problemi alle comunità di Bisconti e Catarratti”. Alessandro Geraci, vicepresidente vicario terza circoscrizione di Messina torna a parlare di una storia (sollecitando interventi) che rimane irrisolta da circa un anno, ma le complicazioni sembrano non conoscere fine.
Attualmente, la situazione ruota attorno alla richiesta di autorizzazione da parte di Tim per procedere all’eliminazione di questo tubo, il quale rappresenta un ostacolo per il passaggio pedonale. “Tuttavia – spiega Gerace – il Comune di Messina sembra non avere ancora concesso l’autorizzazione necessaria. La tempistica dell’intera operazione è stata rallentata dall’attesa del collaudo finale da parte della Struttura commissariale regionale. Nonostante questa istituzione affermi di aver completato il collaudo un mese fa, il Comune di Messina sostiene di non aver ricevuto alcuna documentazione in merito”.
“Le contraddizioni – prosegue il consigliere – emergerebbero anche dalle dichiarazioni del Rup (responsabile unico del procedimento) dell’opera. Quest’ultimo sostiene che il collaudo è stato eseguito, ma il documento è stato inviato alla Struttura commissariale per l’approvazione. Questa procedura avrebbe impedito al Comune di Messina di tracciare il percorso del documento”.
In un altro svolgimento, la Struttura commissariale regionale affermerebbe che non è necessaria alcuna approvazione e che non ha più alcuna responsabilità sull’area, poiché è stata consegnata al Comune di Messina. In questo contesto, oltre al tubo che ostruisce il passaggio pedonale, si registra in quell’area una mancanza di segnaletica orizzontale e verticale lungo tutto il percorso. “È diventato persino difficile – conclude Geraci – stabilire chi sia responsabile della manutenzione ordinaria delle griglie pericolose presenti lungo il tragitto”.