L'immagine sul viale Giostra e la necessità di un progetto politico e culturale per invertire la rotta nelle periferie
di Marco Olivieri
MESSINA – Un colpo di pennello o spray. Il murale della polizia continua a essere imbrattato, o è stato di nuovo deturpato, sul viale Giostra. In particolare, colpisce il riferimento allo Stato. “Polizia di Stato”. Ma quale Stato se il nostro rapporto di siciliani e di persone del sud con le istituzioni risulta davvero fragile? Ancora di più nelle cosiddette periferie.
Il murale, realizzato nel 2022 dagli studenti del liceo artistico “Basile”, è stato vandalizzato nella notte tra l’8 e il 9 dicembre. Sono state disegnate alcune croci nere e una linea su “Polizia di Stato”, come a volerla cancellare.
Ma non fermiamoci al fatto di cronaca. E insistiamo su un punto: serve un progetto politico, culturale, sociale, architettonico che investa più forze in campo: i governi nazionali, europei e regionali; l’amministrazione comunale; tutti i soggetti istituzionali, le associazioni e la cittadinanza. Biblioteche, impianti sportivi, spazi d’aggregazione, teatro e ogni forma artistica, sportiva, sociale: serve di tutto per rivitalizzare un territorio, partendo dall’abbattimento del concetto di periferia e dal dare una nuova centralità alla scuola. Gli istituti devono essere aperti davvero tutto il giorno.
Sono interventi che necessitano di grandi impegni economici di matrice europea. Ne vogliamo parlare in questa tornata elettorale, andando oltre gli slogan? “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”, diceva Bufalino. E per rafforzare la presenza dello Stato in molti luoghi, spesso dimenticati e scenario di degrado, bisogna favorire l’accesso gratuito a tante attività. Basta con una visione elitaria dello sport e della cultura. Ma è indispensabile un progetto completo sul sud d’Italia.
C’era una volta la questione meridionale. E c’è ancora.
L’imbrattamento sembra essere identico al primo 🤔,per cui si potrebbe ipotizzare che sia stata la stessa mano a rifare lo sfregio … ma nelle palazzine adiacenti nessuno ha qualche telecamera da poter visionare?
La cosa assurda è il non intervento di ripristino immediato (magari, appunto, con telecamere) da parte delle istituzioni. Attualmente il messaggio che passa è “le forze dell’ordine sono carne da macello: fate quel che volete.”
Invece io vorrei che chi è onesto, all’interno di ogni forza dell’arma (di delinquenti ce ne sono anche lì, inutile negarlo) sappia che ci sono anche cittadini altrettanto onesti che fanno il tifo per loro e li ringraziano.