Circolo villese e IV Circoscrizione messinese si sono incontrati: "Serve una grande battaglia per il sud e contro un'opera dannosa"
VILLA SANB GIOVANNI – “Serve una grande battaglia per il sud d’Italia e per lo sviluppo delle ferrovie. Una lotta in contrapposizione a un’opera dannosa come il ponte sullo Stretto“. Sulla base di questo convincimento, si è svolto ieri presso la sede dell’associazione “Le Cave” a Piazza Calabrò, a Villa San Giovanni, un incontro tra una delegazione del Pd messinese e i dirigenti e gli attivisti del Partito democratico villese.
Al centro del confronto i documenti contro il ponte sullo Stretto prodotti dal Circolo di Villa San Giovanni e da quello della IV Circoscrizione di Messina. Documenti che sono stati sposati dai due segretari regionali, Nicola Irto e Antony Barbagallo, attraverso iniziative speculari svolte da entrambe le sponde dello Stretto.
Per Messina erano presenti Armando Hyerace, Laura Giuffrida, Aurora Notarianni, Domenico Siracusano e Giorgio Calabrese. “È fondamentale che si sia sviluppata una sinergia tra i circoli e a livello provinciale e nazionale”, ha messo in rilievo Enzo Musolino, segretario del Circolo di Villa S.G., che ha aggiunto: “Questo ci darà più forza in una battaglia complicata ma che abbiamo il dovere di combattere”. A evidenziare questa connessione tra i livelli del Pd, è intervenuta in collegamento zoom l’ex sardina, ora componente della Direzione nazionale del Partito democratico, Jasmine Corallo, vicinissima alla segretaria Elly Schlein.
“Riprendere la questione meridionale”
“Il partito è impegnato a sostegno di una lotta che è una lotta a difesa del Sud, come ha spiegato recentemente il responsabile nazionale infrastrutture Misiani all’assemblea regionale del Pd di Calabria”, ha evidenziato Corallo, anticipando una possibile presenza alla manifestazione in programma il 17 giugno a Torre Faro. A sua volta, Armando Hyerace, segretario del Circolo della IV Circoscrizione di Messina, ha spiegato come quella del ponte “rischi di diventare una grande arma di distrazione di risorse economiche dalle questioni prioritarie, come lo sviluppo delle ferrovie, su un progetto che è stato già bocciato dalle varie commissioni che si sono succedute”. Gli ha fatto eco Aurora Notarianni, neoiscritta al Pd e legale del WWF: “È un’opera inutile e dannosa che rischia di minare definitivamente ogni ipotesi di sviluppo dello Stretto”.
Sono intervenuti inoltre Laura Giuffrida, messinese in Assemblea Nazionale, e Antonio Morabito, segretario metropolitano di Reggio Calabria, che hanno ribadito l’importanza di una “mobilitazione ampia rispetto all’ennesimo specchietto per le allodole che le destre immaginano per siciliani e calabresi”. Domenico Siracusano, ex segretario di Articolo Uno Messina e oggi nel Pd, ha ribadito “la necessità che torni una politica forte che, oltre il no al ponte, sappia proporre una visione altra dello sviluppo dello Stretto al centro di una questione meridionale che rimane aperta”. L’avvocato Carmelo Briguglio, della delegazione messinese, ha chiosato: “Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze perché i lavori non comincino mai”.
Sabato 17 giugno, alle 17, la manifestazione a Torre Faro contro il ponte.
Se lo dice il Pd allora potremmo prenderlo in considerazione, loro di danni se ne intendono, è dal 1945 che fanno danni, quindi una esperienza quasi centenaria.