I tre consiglieri Dem rispondono alla nota di Gioveni: "Davvero spericolate le accuse di demagogia perché proponiamo un referendum sulla grande opera"
MESSINA – “Il centrodestra non vuole che si parli del ponte. Apprendiamo infatti con stupore che il capogruppo di Fratelli d’Italia si lancia in spericolate accuse di demagogia nei confronti del Pd, reo di aver presentato qualche giorno fa una delibera di indirizzo volta a coinvolgere per la prima volta in più di venti anni di chiacchiere i cittadini di Messina nella stucchevole vicenda del ponte”. Il capogruppo Felice Calabrò e i consiglieri comunali del Partito democratico Antonella Russo e Alessandro Russo rispondono alla nota di Libero Gioveni. Quest’ultimo contesta la proposta dei suoi tre colleghi a Palazzo Zanca: un referendum da sottoporre alla popolazione con cui la comunità sia chiamata a esprimersi sul ponte. “Questa delibera è di indirizzo, chiediamo all’amministrazione di avviare le procedure per un referendum da sottoporre alla cittadinanza di Messina”, hanno sottolineato nei giorni scorsi.
Ora affermano gli esponenti del Pd: “Lo stupore è doppio, dobbiamo ammettere: intanto, perché nella delibera non si parla solo di referendum consultivo ma soprattutto, molto più rilevante, di soppressione del dibattito pubblico, ossia un caposaldo delle vigenti normative che il decreto ponte dello scorso anno ha eliminato senza pensarci due volte. Dal che discende che un gravissimo precedente per Messina. E cioè, mentre altrove in Italia è previsto un obbligo di espressione e coinvolgimento dei cittadini nelle grandi opere che li riguardano, a Messina il governo e la maggioranza di centrodestra vorrebbero negare non solo l’espressione delle opinioni ma persino il poterne parlare in sedi pubbliche e ufficiali”.
E ancora: “Da ciò, discende la seconda ragione di stupore: conoscevamo un consigliere Gioveni molto aperto al dibattito e al confronto coi cittadini, sempre teso a coinvolgerli per ogni passaggio amministrativo. Forse, l’essere costretto oggi a operare da paladino d’ufficio della maggioranza di governo, lo costringe a sposare e incarnare perfettamente ideali storico-politici che sanno di passato, esprimendo quindi contrarietà persino alla semplice idea di coinvolgere democraticamente i cittadini di Messina: non sia mai che possano dire la loro!”.
“Consigliamo prudenza al collega di Fratelli d’Italia e al centrodestra d’aula. Certe improvvide dichiarazioni dimostrano nervosismo e non forza politica. Ricordiamo loro che coinvolgere i cittadini non è mai una cosa di cui aver paura. E loro, se proprio vorranno impedire ai messinesi di esprimersi, potranno serenamente votare contro e bocciare la delibera proposta dal Pd”, concludono Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo.
il messinese non ha mai deciso niente, ma si è sempre gongolato sulle decisioni politiche per poi lamentarsi…Gioveni, a cui peraltro non importa nulla di quello che pensa la gente, sta facendo quello che avete sempre fatto voi politici in questa città…alla prossima puntata di c’era una volta l’opposizione…