Il sindaco di Messina, dal Coc, invita i citttadini a non sprecare "questa risorsa preziosa. Non dipende dalla nostra volontà la grave carenza"
MESSINA – Federico Basile comunica con i cittadini drettamente dal Coc, Centro operativo comunale. E lo fa per affrontare il tema caldo dell’emergenza acqua e del piano di distribuzione alternata per fronteggiare l’emergenza idrica. Così il sindaco di Messina: “Non è frutto di volontà non erogare l’acqua ma le nostre sorgenti sono diminuite. Abbiamo circa il 25 per cento d’acqua in meno che arriva in città. E la conformazione della nostrta rete idrica comporta che ci siano delle zone che soffrono di più. Il piano straordinario nasce proprio perché abbiamo individuato tutte le zone critiche. Data la carenza, l’invito è a non sprecare l’acqua”.
E ancora: “Più acqua, per più ore (dalle 5 alle 11, n.d.r.), per avere più pressione. Riempiremo i serbatoi e ci servirà pure per il giorno dopo che non la avremo”.
Questo il numero del Coc: 090-22866. E le autobotti, in questa settimana, dovrebbero arrivare a essere quattordici.
Zona “A” viale Regina Marggerita niente pressione. Non possiamo nemmeno sprecare l’acqua perchè non arriva.
“Più acqua, per più ore (dalle 5 alle 11, n.d.r.), per avere più pressione. Riempiremo i serbatoi e ci servirà pure per il giorno dopo che non la avremo”
Quanto detto dal sig. Sindaco Basile
Dov’è questa pressione, non possiamo riempire i serbatoi, dimenticavo stiamo parlando di condominio su Viale Regina Margherita di fronte Parco Aldo Moro.
Per quale motivo, in emergenza idrica, si continua a dare acqua a Taormina?
Mi sembra di ricordare che in stato di emergenza gli accordi presi si possono modificare affinchè si possa mitigare l’emergenza del Comune di Messina.
Non basta dire che ciò che il comune da viene ridato, non dicono come viene fatta questa manovra. L’acqua che cediamo da quale serbadotio viene tolta diminuendone la capacità? Quella che rientra in quale serbatoio rientra? e quando? nello stesso momento o in differita?
In tutta onestà, senza pregiudizi, in buona fede dichiaro di non credere a una parola di quello che dicono, se fossero saggi dovrebbero dimettersi tutti, le partecipate devono solo ai “partecipati”
INCAPACI !!!!