I due guardano alla video-poesia con particolare attenzione al punto di vista multimediale e social, rendendola più fruibile soprattutto per le giovani generazioni
Il sodalizio artistico tra Giuseppe Anastasi, alias “Il figlio di Atene” e Fabrizio Cacciola, a.k.a. “Il poeta di Sparta”, ha recentemente confermato la propria solidità e comunione d’intenti nella vittoria alla quinta edizione del Premio internazionale “Città di Cefalù”, nella sezione video-poesia.
Testo sull’alcolismo
Delirium Tremens, questo il titolo, è un testo potente sull’alcolismo, che ha lasciato esterrefatta l’intera giuria. Al di là della tematica e dell’efficacia espositiva, ciò che più ha stupito i giurati è stato l’impiego assai rilevante di mezzi, tra riprese, lavoro attoriale, musica e montaggio, che hanno configurato un vero e proprio cortometraggio, ben lontano dalla video-poesia classica; difatti quest’ultimo lavoro incarna la visione di Anastasi e Cacciola della poesia moderna, dal punto di vista multimediale e social, perché più facilmente fruibile – anche e soprattutto – dalle future generazioni.
Percorso da autodidatta per Anastasi
“Mi definisco un poeta anacronistico“ spiega Anastasi. “Ho iniziato la carriera poetica a trentatreanni, con un podio ex-aequo alla XXII edizione del Premio “Poesia da Contatto”. Sono restio a frequentare associazioni culturali, e ho proseguito in sordina, partecipando a un paio di concorsi all’anno”.
“Nel 2016 ho pubblicato il poema epico La Grande Seduzione, sulla la lotta fra gli angeli, che decretò la cacciata di Lucifero, dal paradiso preadamitico, in versi endecasillabi danteschi. Contro ogni previsione, l’opera ha venduto abbastanza bene, per essere un testo autoprodotto e non di facilissima lettura. Ho avuto il piacere di partecipare a numerosi eventi, nel corso di due anni, tra Sicilia e Calabria”.
L’incontro tra i due
L’opera è stata anche l’occasione di incontro tra il poeta refrattario a circoli letterari e lo youtuber col vezzo del rap. Anastasi e Cacciola si sono infatti conosciuti per caso, e dopo essersi scambiati i contatti social, il primo ha ricevuto un messaggio da parte del secondo.
“Fabrizio mi ha inviato una poesia dedicata al figlio, Canto di un padre“ continua Anastasi, “chiedendomi una verifica dell’impostazione metrica. I suoi versi mi hanno colpito molto, e gli ho suggerito di temporeggiare prima di pubblicare l’omaggio al figlio, in modo da individuare un concorso appropriato per il testo”.
La costituzione del sodalizio
Frattanto Cacciola scopre il poema pubblicato da Giuseppe Anastasi, e chiede a quest’ultimo di divenire suo maestro in poesia, dando inizio a una collaborazione ancora oggi indissolubile.
Fabrizio Cacciola riesce ad ottenere ben venti podi in altrettanti concorsi, tra Calabria e Sicilia, rivelandosi anche un moviemaker di alto livello. Insieme ad altri artisti messinesi, affiancherà Anastasi nella creazione del “3S-Team”, progetto culturale indipendente, realtà artistica siciliana che, in soli due anni, ha ben figurato in quasi tutti i concorsi di poesia e narrativa, rappresentando un valore aggiunto a tanti eventi, con performance recitative o canore, oltre agli elaborati di spessore e comprovato valore.
Le prossime pubblicazioni
Giuseppe Anastasi, tenore del duomo di Messina, caratterista teatrale con le compagnie il Quadrotondo e Gli Origami, esibitosi persino nel laboratorio sperimentale di meta-teatro di Lelio Naccari, Schiavi della Libertà, prosegue la propria carriera, riunendo nella sua prima silloge, Il Violino d’Argento, ben vent’anni e più di produzione letteraria, in una doppia edizione. Mentre Cacciola è prossimo alla pubblicazione della sua raccolta poetica, La piuma di Sparta, che comprenderà tutti i suoi recenti successi e alcuni inediti.
