I sindacati si dicono preoccupati
“In merito alla proposta finalizzata alla costituzione dell’Irccs Policlinico “Gaetano Martino” di Messina, nel ribadire la necessità dell’avvio di un confronto urgente, già richiesto in data 7 marzo al rettore dell’Università e al commissario dell’Azienda, manifestiamo ferma contrarietà e forti preoccupazioni rispetto alla realizzazione della nuova Struttura”. Lo dichiarano i segretari generali di Cgil e Uil Messina Giovanni Mastroeni e Ivan Tripodi, insieme ai segretari delle categorie Flc-Cgil e Uil Rua, Pietro Patti e Angelo Alessandrino.
“Il profondo dissenso – osservano gli esponenti sindacali – è legato, in primis, sul metodo utilizzato che è caratterizzato dal mancato rispetto delle vigenti norme contrattuali e dalla violazione delle prerogative sindacali: non vi è stato sino ad oggi il confronto sia con il sindacato che con il territorio. Infatti, il sindacato è stato costretto a chiedere alla Regione l’accesso agli atti relativi alla proposta in oggetto. Il dissenso è anche sul merito della questione poiché vi è il concreto rischio di un pesante taglio dell’offerta della sanità pubblica nel nostro territorio e della funzione sociale che lo stesso Policlinico oggi svolge. Tutto ciò, fra l’altro, avviene in questa fase di grave pandemia che certamente è il momento meno opportuno per pensare ad alchimie che sono lontane dagli interessi della collettività”.
“Cgil e Uil esprimono la preoccupazione che la nuova struttura abbia ripercussioni negative sia nei confronti dell’utenza che dei lavoratori. Il Policlinico di Messina ha sempre svolto un ruolo centrale essendo un polo sanitario insostituibile che permette di usufruire dei servizi resi dal sistema sanitario pubblico ad una vasta utenza che va ben oltre i confini della regione siciliana. Nello specifico, secondo l’idea progettuale presentata, l’Irccs si occuperà solo di due ambiti specifici, vale a dire: la patologia del sistema circolatorio e le malattie infiammatorie e croniche; pertanto, nel futuro si rischia l’abbandono di tutte le altre importanti attività assistenziali svolte, oggi, dal Policlinico. In tal senso, anche alla luce della normativa che è alla base del funzionamento dell’Irccs: la grande incognita riguarda le prospettive future di questa importante struttura ospedaliera in quanto nella sua gestione potrebbe essere previsto l’ingresso dei privati, i quali punterebbero ad ottenere profitti che oggettivamente non si conciliano con le tante strutture assistenziali oggi presenti”.
“Sulla base di tali valutazioni generali – concludono i segretari di Cgil e Uil e delle categorie del settore – confermiamo l’urgenza di aprire un immediato confronto, ribadiamo la necessità di interrompere l’iter avviato ed esterniamo perplessità e preoccupazioni per l’assordante ed unanime silenzio di tutte le forze politiche su una questione fondamentale per il futuro del nostro territorio”.