L'ingegnere Lucangeli, della Stretto di Messina: "Benefici per la città grazie a un collegamento da Tremonti a Torre Faro"
MESSINA – Oggi commissione Ponte con all’ordine del giorno “l’approvvigionamento idrico dei cantieri”. In auduzione gli ingegneri Gioacchino Lucangeli e Daniele Scammacca, della società Stretto di Messina. Ha sottolineato Lucangeli: “Abbiamo illustrato in commissione i nostri studi. Il fabbisogno idrico dei cantieri non impatterà con le attuali forniture della città di Messina. Il ponte non ruberà l’acqua ai messinesi. Il contraente generale (il consorzio Eurolink, n.d..r.) ha portato avanti uno studio sui dettagli dei cantieri. E ciò ha permesso di definire le lavorazioni all’interno e i fabbisogni. In particolare, quelli idrici legati alle maestranze e ai lavori. Per ogni singolo cantiere, è stato stimato un fabbisogno per un totale di 67 litri al secondo. E qual è la soluzione che garantisce questo fabbisogno? Il contraente ha studiato varie soluzioni, come quella relativa alla costruzione di nuovi pozzi, di dissalatori o il trattamento di acque reflue”.
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Ha specificato l’ingegnere Lucangeli durante la seduta della commissione presieduta da Pippo Trischitta: “La soluzione indicata come ottimale è quella della realizzazione di pozzi nella fascia jonica. E il collegamento per 11 chilometri, con una dorsale, dal serbatoio Tremonti a Torre Faro. Questa soluzione porterà un apporto idrico di circa 160 litri al secondo. E che, confrontandolo con i 67 necessari per i cantieri, oltre a garantire tale fabbisogno, fornisce un surplus a disposizione, anche durante l’esecuzione dei lavori, della città di Messina. Il tutto deve essere legato all’efficientamento della rete di distribuzione che attualmente ha numerose perdite“.
“I pozzi rimarranno a disposizione della città”
Il “surplus” annunciato dall’ingegnere è di circa il 10% del fabbisogno della città e sarà messo a servizio della rete idrica. “A fine lavori questi pozzi e tutto quello che verrà realizzato rimarranno a disposizione della città. Ci vorranno dodici-quindici mesi per realizzare il collegamento. Sono opere di una certa consistenze. E si comincerà subito. Perché non i dissalatori? Si è scelta questa soluzione per una questione di tempi. Le procedure autorizzative potevano portare a un loro allungamento”, ha aggiunto l’ingegnere.
Cantieri logistici e operativi
A sua volta, l’ingegnere Daniele Scammacca, sempre della società Stretto di Messina, ha parlato anche dei cantieri logistici. Ovvero dei veri e propri villaggi dove alloggeranno gli operai con mense, dormitori, uffici. E ha accennato pure ai cantieri operativi con mezzi di cantiere, officine, zone per la depurazione delle acque e tutto ciò che serve agli stessi cantieri. Quindi servirà l’acqua potabile nel primo caso; non potabile nel secondo. I depuratori consentiranno di riutilizzare l’acqua per usi non potabili, comenel caso delle strade. E ci saranno anche vasche per la raccolta delle acque meteoriche.

Sento odore di bruciato.
Uno zuccherino…. I litri in avanzo……e una carota che temo….. Dove andrà a finire.
Diffidare dai dati sparati così……
La fascia ionica ci cederebbe litri di acqua che in teoria potrebbero essere sfruttati per le loro esigenze….
Come diceva il saggio…. Chiu pilu pi tutti.
Parlano di “BENEFICI ” come acqua h24. Abito a Provinciale e alle 13:00 devo aprire il serbatoio.
Ne vedremo delle belle, o forse no.
Ruberà risorse economiche, qualità della vita, qualità dell’aria, strade, ci riempirà di camion e Dio solo sa quanto altro. Basta?
A oggi sono solo parole i messinesi danno valore ai fatti
Quindi non c’è la siccità……
Quando vuole l’acqua si trova, quando ci sono interessi e che interessi…..grossi interessi non c’è più la siccità….????
Fra poco si inizierà con la solita tiritera……ovvero è da mesi che non piove….il terreno è arido le colture sono messe male…….SICCITÀ SICCITÀ
Ma poi alla fine l’acqua si trova sempre, giusto ci sono gli interessi
Ma io dico….se sappiamo tutti benissimo che la Sicilia è piena d’acqua….ma perché non facciamo gli interessi dei Siciliani e troviamo questi benedetti pozzi……che ci sono, oppure no ci sono solo per il Ponte…
Una domanda? Ma se sanno già dove si dovrebbero scavare questi FANTOMATICI POZZI DELLE MERAVIGLIE, perchè finora non lo hanno segnalato al comune di Messina in modo da evitare la sete per la prossima estate? O è un segreto tecnico così profondo da non essere in alcun modo svelabile……?!?!?!
Non sapevo che esistesse un altro Mago Merlino, certamente utilizzerà la bacchetta magica.
Quindi, secondo questo signore, intorno a Messina c’è acqua a bizzeffe, allora sono Comune di Messina e AMAM che non la trovano. Conclusione (sempre a seguire le parole di questo soggetto): Comune di Messina e AMAM sono amministrati da incapaci che costringono la popolazione in estate a patire la carenza d’acqua. Il Sindaco e il vertice dell’Amam vogliono commentare o vivono su un altro (buon per loro) pianeta???
.. a però!
I Pro Ponte sono spariti?
Dove sono?
Cosa ne pensano?
Rimango in attesa di un commento dal Sindaco, dall’Amam e dai Pro Ponte!
Ma non è che questo ingegnere parla degli stessi pozzi già inseriti nel Piano delle Opere Strategiche del Piano D’ambito dell’ATI Messina (capitolo 13), facendolo passare come un’opera di beneficienza verso i messinesi?