Il segretario regionale e vice presidente nazional Pullara: "L'Isola si candida a diventare polo attrattivo". Ma il tema continua a dividere
MESSINA – Mentre il tema continua a dividere e sono tanti i dubbi sul piano ambientale ed economico, Conflavoro Sicilia sostiene l’importanza del Ponte sullo Stretto per l’intera Regione. Il regionale e vicepresidente nazionale Giuseppe Pullara ha affermato: “La nostra associazione è favorevole alla costruzione del ponte, è una opportunità economica e occupazionale per la regione e per tutto il paese”.
I numeri: “Oggi la Sicilia perde 6 miliardi e mezzo”
Secondo il centro studi di Conflavoro Sicilia, in collaborazione con quello nazionale, le stime sarebbero positive. Pullara ha così parlato di numeri: “Ogni anno lo Stretto è attraversato da 100 mila corse di traghetti; abbiamo 11 milioni di passeggeri, 2.8 milioni di veicoli leggeri e circa 1 milione e 800 mila di veicoli pesanti, oltre 60 mila carri ferroviari e 6.3 tonnellate di merci. Non solo, a causa degli scarsi o inesistenti collegamenti, risulta che la Sicilia perda in media ogni anno circa 6 miliardi e mezzo di euro, corrispondente al 7,4% del PIL regionale. Inoltre, dai dati di Conflavoro emerge che i collegamenti siano attualmente fra i più costosi rispetto al resto d’Italia”.
Pullara: “Il Ponte non basterà ma farà da traino”
E ancora: “Noi possediamo il 26% dei beni culturali dell’Italia: considerando che il nostro Paese detiene circa il 75% del mondo, è facile capire come la Sicilia dovrebbe posizionarsi ai primi posti per quanto riguarda le classifiche del turismo ma le carenze nei collegamenti vanificano il nostro patrimonio storico-culturale. Va da sé che il Ponte, da solo non basterà perché occorrerebbe parallelamente costruire o rinnovare i collegamenti interni. Siamo ottimisti e crediamo che il Ponte possa fare da traino alle nuove infrastrutture”.
Vale 6,5 miliardi…e ne costa più di 14?
Strana analisi costi – benefici….
Pullara: anche senza Ponte, si può creare lavoro, in riva allo Stretto. Ma occorre un accordo tra la parte politica e le imprese. Senza di questo, non vai da nessuna parte. Tu credi ancora che il Ponte si faccia? Al massimo …. Forse… Un inizio di lavori potrebbe anche esserci. Forse. Metti che il Ponte finisca di essere una priorità e … gli diremo addio.