Nel salone delle bandiere di Palazzo Zanca la voce degli amministratori di condominio dopo il confronto di ieri sera sui problemi del porta a porta
Potenziare le isole ecologiche, creando nuove piccole aree nei quartieri dove i condomini non hanno spazi per mettere i bidoni. In alternativa studiare un sistema per quelle utenze che non sono provviste di zone utili. Pensare di optare per sacchetti identificativi nei grandi condomini, per evitare le multe a tutti se uno sbaglia. Passepartout per consentire l’accesso agli operatori di MessinaServizi all’interno delle aree condominiali per rendere più semplice la raccolta.
Gli amministratori
Sono queste le proposte messe sul tavolo dagli amministratori di condominio all’amministrazione De Luca e a Messinaservizi. In questi giorni di polemiche e confronti in vista dell’avvio della raccolta porta a porta, a tenere banco sono anche tutti i problemi e le incertezze messe in luce dagli amministratori di condominio. Già nei giorni scorsi si erano dati appuntamento per studiare insieme soluzioni e provare così a farsi ascoltare dal sindaco De Luca e dall’assessore Musolino. Continuano a contestare la famosa ordinanza e proseguiranno sulla via del ricorso legale perché la ritengono illegittima è sbagliata. Ma allo stesso tempo vogliono essere collaborativi.
Per questo ieri si sono confrontati fino a tarda sera con MessinaServizi, oggi hanno illustrato le loro soluzioni, ma di certo la strada è ancora lunga.
Parola d’ordine: confronto
“Vogliamo ragionare insieme. Vogliamo evitare che sui cittadini ci sia una lievitazione di costi perché così com’è stata pensata l’ordinanza comporterà un aumento delle spese per i cittadini che oltre alla Tari avranno dei costi in più per la gestione del porta a porta” ha spiegato Daniele Zuccarello in mezzo al gruppo di amministratori promotore dell’iniziativa.
Per questo sono nate le proposte che mirano a risolvere il problema delle multe, individuando il trasgressore senza pesare sull’intero condominio o a risolvere il problema degli spazi laddove i condomini non hanno pertinenze idonee.
Ad esporle Ugo Napoli: “Bisogna innanzitutto superare la contraddizione che identifica il condominio con l’utente. Gli amministratori daranno la massima collaborazione e basta qualche piccolo aggiustamento per ricondurre rutto al suo naturale destinatario, cioè l’utente. Bastano sacchetti identificativi che ogni singolo utente utilizza anche nel contesto condominiale. Questo per evitare una sanzione illegittima che colpisce tutti indistintamente. Un costo di sanzione in più che si aggiungerà ai costi che già i condomini avranno. Serve anche un’alternativa nei casi in cui mancano gli spazi, alternativa che ad oggi non c’è. Noi chiediamo nuovamente di ascoltarci. Partire così sarà estremamente difficoltoso”.
In rappresentanza dell’amministrazione e di Messinaservizi c’era la componente del Cda della società Mariagrazia Interdonato che ha provato a dare delle rassicurazioni anche alla luce del confronto avviato con gli amministratori di condominio.
Non abbiamo mai parlato di sanzioni nell’immediato, ci rendiamo conto che la città ha bisogno di una campagna informativa che arrivi dappertutto. Ci sarà un periodo di tolleranza. Stiamo valutando anche l’ipotesi passepartout e sulle isole ecologiche abbiamo già approntato autorizzazione per tre nuove isole”.
Il confronto dunque c’è, ma ancora le possibili soluzioni avanzate restano sul tavolo. Nonostante l’avvio del porta a porta sia ormai…alle porte.
Francesca Stornante
Ma pensare di contattare l’amministrazione di qualche comune dove la raccolta porta a porta funziona bene e farsi spiegare le soluzioni adottate?
Non è malafigura chiedere consigli