"Il Porto di Tremestieri opera prioritaria, non può restare appesa alle sorti del Ponte"

“Il Porto di Tremestieri opera prioritaria, non può restare appesa alle sorti del Ponte”

Carmelo Caspanello

“Il Porto di Tremestieri opera prioritaria, non può restare appesa alle sorti del Ponte”

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venerdì 30 Giugno 2023 - 07:15

In attesa dei chiarimenti sul futuro di un'opera che rischia di rimanere incompiuta (servono altri 43 milioni), il Pd incalza il sindaco: "Si rischia l'ennesima beffa"

MESSINA – “La notizia della revoca di parte dei finanziamenti per il porto di Tremestieri è un duro colpo all’opera pubblica forse più importante per Messina perché consentirà di liberarla definitivamente dalla schiavitù delle auto e dei mezzi pesanti”. Il Pd interviene sul “caso” di una infrastruttura di vitale importanza, che rischia di rimanere una sorta di incompiuta clamorosa. Il Partito lo fa attraverso la voce dei consiglieri comunali Felice Calabrò e Antonella Russo; il deputato regionale Calogero Leanza e il coordinatore della IV Circoscrizione, Armando Hyerace. Rispetto alla somma finanziata 14 anni addietro (72 milioni), servono ulteriori 43 milioni di euro. In attesa di fare “chiarezza sui motivi della revoca del finanziamento, in un rimpallo di responsabilità tra Comune e Autorità Portuale”, gli esponenti democratici esprimono “forte preoccupazione sul miglioramento generale del sistema dei trasporti nell’area dello Stretto, oggi più che mai appeso alle sorti della costruzione del Ponte”.

“Si rischia l’ennesima beffa”

Hyerace, Calabrò, Russo e Leanza vanno presto a quello che a loro avviso è il nocciolo della questione. “Dietro la grande promessa della mega opera – chiosano – rischia di consumarsi l’ennesima beffa per Messina che potrebbe perdere altri fondi europei, nazionali e regionali (peraltro già stanziati) funzionali al miglioramento del sistema di attraversamento marittimo, perché ritenuti “non più utili” stante la dichiarata volontà di realizzare un attraversamento stabile. Ed infatti, dopo la riprogrammazione dei fondi Pnrr con l’eliminazione del progetto dell’alta velocità della Palermo-Catania, e dopo il monito della Corte di conti che ha invitato il Governo, stante la volontà di realizzare un attraversamento stabile sullo Stretto, a rivalutare l’investimento di 513 milioni di euro per l’ammodernamento delle stazioni di Villa e di Messina e, tra l’altro, della flotta di Rfi sullo Stretto (che consentirebbe ai treni di traghettare in un’ora) – si chiedono – chi ci garantisce che il completamento del porto di Tremestieri non subisca un ulteriore arresto dato che è stato inserito tra le opere compensative per la realizzare del ponte sullo Stretto?”. Sin qui i dubbi. Segue la constatazione del “rischio”.

E cioè “che davvero ogni scelta che riguarda Messina passi sulla testa dei messinesi è oggi ancora più concreto. Non sappiamo se di questo il sindaco ne è davvero consapevole ma ci auguriamo che, nel fare chiarezza in Consiglio comunale su quanto accaduto per la revoca dei finanziamenti per il porto di Tremestieri, lo stesso spieghi anche quali sono le iniziative che l’Amministrazione intende assumere per il miglioramento complessivo del sistema di attraversamento dello Stretto”. Una questione di fondamentale importanza secondo i democratici, i quali ritengono “doveroso che “il sindaco sia innanzitutto vigile affinché neanche un euro di quelli previsti per l’ammodernamento del porto di Messina e della flotta pubblica sullo Stretto, come anche per il porto di Tremestieri, venga stornato o non speso nei termini previsti e soprattutto non ceda al ricatto morale del Governo e chieda che il porto di Tremestieri venga espunto dalle opere compensative per il ponte perché opera prioritaria che non può restare appesa alle sorti di nessun’altra infrastruttura. Come forza di opposizione locale e nazionale faremo la nostra parte e chiameremo ciascuno alle proprie responsabilità”.

I nodi da sciogliere

I nodi da sciogliere sono ancora tanti. Nell’attesa, 15 consiglieri comunali di opposizione ieri hanno chiesto al presidente dell’Assemblea, Nello Pergolizzi, di riunire il Consesso inserendo all’ordine del giorno lo stato di attuazione dei lavori relativi al cantiere del porto di Tremestieri. I consiglieri hanno chiesto inoltre la partecipazione ai lavori d’aula del sindaco Federico Basile, dell’assessore con delega ai Lavori pubblici, Salvatore Mondello; del presidente dell’Autorità di Sistema Mario Mega, del legale rappresentante della società Nuova CoedMar Srl e dei rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.

La necessità di ascoltare il Consiglio

“La stringente necessità di ascoltare in consiglio comunale gli attori della controversia – spiegano – scaturisce dalle gravi e preoccupanti notizie che gli organi di stampa recentemente hanno diffuso, vale a dire che l’eventuale contenzioso tra l’Autorità di sistema portuale ed il Comune di Messina in merito ai finanziamenti in corso per l’attuazione del porto di Tremestieri, l’assenza di un cronoprogramma di prosecuzione lavori, la scadenza del 31 dicembre, decorsa la quale il Ministero delle Infrastrutture avvierà la revoca del finanziamento comunitario di 17 milioni di euro, l’eventuale subentro come società appaltatrice dei lavori tra la Nuova Coedmar ed il Consorzio Medil, sottoposto ai provvedimenti del Tribunale di Venezia, la totale incertezza sul futuro dei lavoratori impegnati nell’esecuzione dell’opera”. Adesso si attende di individuare la soluzione per non perdere il finanziamento. Che passa dal Governo nazionale.

Un commento

  1. una massa di incapaci,resteremo senza porto e senza ponte

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