Messina- "Siamo il secondo palcoscenico d'Europa, occupiamo lo spazio che merita. Diventiamo Ente di produzione"
“Il Teatro è un’infrastruttura culturale ed abbiamo l’ambizione di occupare lo spazio che merita il secondo palcoscenico d’Europa”.
Va subito al sodo il presidente del Teatro Vittorio Emanuele Orazio Miloro, dopo aver sottolineato la presenza allo stesso tavolo del sindaco e dell’assessore regionale allo spettacolo, quando appena un anno fa si era arrivati alla rottura (con l’ex assessore Pappalardo). In due mesi l’assessore Manlio Messina è riuscito a colmare un gap d’incomprensioni che si era accumulato tra la città dello Stretto e la Regione e la conferenza stampa di oggi rappresenta sicuramente l’avvio di un lavoro in sinergia che dovrà andare ben oltre le nomine e il contributo regionale annuale.
Ente di produzione
“Il primo obiettivo da perseguire, se vogliamo davvero crescere è far sì che il Vittorio Emanuele diventi un Ente di produzione- prosegue Miloro– Dobbiamo incrementare le produzioni e veicolarle all’esterno. In quest’ottica chiederemo alla Regione che l’Ente venga accreditato per fare Formazione. Il Teatro è un’infrastruttura culturale e dobbiamo attivare percorsi che coniughino spettacolo, arte, cultura, turismo. E’ tristissimo vedere i crocieristi passare davanti ad un Teatro che ha le porte sbarrate. Con il Cda stiamo pensando a promuovere matinèè, percorsi culturali. Senza dissacrare il teatro vogliamo però mettere in moto l’economia culturale, che finisce con il contagiare tutto l’indotto”.
Confermati i direttori
Uno dei primi atti del Cda è stata la conferma dei direttori artistici Simona Celi, Matteo Pappalardo e Giuseppe La Motta. La nuova stagione sarà presentata nella prima settimana d’ottobre proprio per valorizzarla e renderla nota e promuoverla anche oltre Stretto
La lirica, le scuole, l’Ateneo
“Stiamo pensando ad un Laboratorio permanente dell’Opera– prosegue- Non userò inoltre l’abusato termine apriamoci alle scuole. Il nostro intento è un altro: lavoriamo in sinergia con gli istituti, destinando ogni mese date, spettacoli. Incontreremo anche il Rettore per ipotizzare un potenziamento dell’offerta didattica dell’Ateneo in questa direzione. Abbiamo il secondo palco d’Europa per grandezza e capacità tecnica, dobbiamo riuscire a valorizzarlo.
Un Palazzo di cristallo
Prossimamente presenteremo il Piano industriale pluriennale che sarà l’inizio di un cammino ambizioso ed intenso. Vorremmo che questo diventi un Palazzo di Cristallo e possiamo farlo solo con tutte le sinergie possibili”.
Prima di chiudere annuncia che anche le modalità della presentazione della nuova stagione del Teatro Vittorio Emanuele saranno in sintonia con il percorso e gli obiettivi che si vogliono perseguire. Una sorpresa che stupirà. Il Teatro ha un bilancio sano, obiettivi ambiziosi ma realistici e deve tornare ad essere vivo e palpitante, quell’infrastruttura culturale che non è parte slegata dal tutto, ma parte attiva.