L'idea dell'associazione Bios, che attende il finanziamento regionale: far conoscere il territorio e incentivare turismo e accessibilità in tutta la Sicilia
MESSINA – Archiviato il sì del Comune di Messina al partenariato, l’associazione Bios attende che la Regione siciliana decida il da farsi sui finanziamenti della linea “Giovani e sostenibilità”. Il progetto dell’associazione si chiama Asimov – Andare in Sicilia in modalità virtuale e riguarda un ambizioso percorso che sfrutta foto, testi e visori di realtà aumentata per portare i cittadini da ogni parte del mondo in giro per la Sicilia e a Messina.
Giuliana Grillo: “Tour virtuali utili già durante la pandemia”
Giuliana Grillo, dell’associazione Bios, spiega: “Da sempre ci occupiamo di promozione del territorio, con attività in tutta la Regione. Una delle percezioni avute dalle analisi e dagli studi portati avanti è che i siciliani non conoscano spesso parti del proprio stesso territorio. Risulta più semplice visitare l’Italia o l’estero, rispetto a quelli collegati alla tradizione o alla storia siciliana. Parallelamente a questo è stato sviluppato un progetto, grazie ai nostri fotografi professionisti, che hanno sviluppato competenze nella foto 360. Con questo strumento, durante il periodo Covid, è stata data la possibilità ai siti di interesse storico-culturali di proporsi su piattaforme di tour virtuali in modo da mostrarsi agli studenti italiani”.
“Da lì – prosegue la dottoressa Grillo – in collaborazione con l’associazione Circe, che gestisce il museo dell’emigrazione di Malfa, a Salina, abbiamo avuto la possibilità di conoscere queste realtà dei siciliani all’estero ed è nata l’idea di promuovere attraverso tour virtuali luoghi legati alla Sicilia, alla tradizione mariana e religiosa ad esempio. E il progetto è proprio questo. Con l’utilizzo di visori vr vogliamo mostrare agli studenti parchi, musei, ma anche cattedrali e santuari, per far scoprire loro le caratteristiche di questi luoghi e la storia della tradizione siciliana”.
Due risvolti inclusivi
Un obiettivo ambizioso e soprattutto inclusivo. Giuliana Grillo spiega: “Gli aspetti inclusivi sono due. Il primo è far conoscere questi luoghi di interesse a tutti, in ogni parte del mondo, anche a chi non ha la disponibilità per farlo dal vivo. Il secondo riguarda la disabilità. Spesso i luoghi dal punto di vista normativo sono ritenuti accessibili, ma non sempre è così, a seconda del tipo di disabilità. Noi permettiamo a chiunque, tramite il tour, di valutare proprio l’eventuale presenza di barriere, capendo la reale accessibilità prima di recarsi fisicamente sul luogo. Diventa uno strumento inclusivo anche sotto questo punto di vista”.
Un portale unico per tutti i tour virtuali
Grillo prosegue: “Ci è stato chiesto: ma il tour non limita la possibilità che le persone non visitino poi fisicamente il luogo? La risposta è no, perché è impostato in modo tale da incuriosire e da non svelare tutti i segreti. L’obiettivo è quello di incuriosire e attrarre nuove turisti, da ogni parte della Sicilia e del mondo”. Come sarà strutturato? “Sarà un portale unico con tutti i tour virtuali, ma ogni sito singolo potrà agganciarsi a quello principale. Il progetto sarà ‘pesante’ a livello di giga, per la grande mole di informazioni che veicolerà tra video, foto e testo. E in qualsiasi momento questi tour possono essere implementati con info e foto aggiornate nel tempo. Tra l’altro questo strumento permette di avere una vera e propria memoria storica dei luoghi. Ad esempio alla riserva di Marinello è stato fondamentale, perché nel tempo la morfologia della spiaggia è cambiata e questo ha permesso di capire quali siano stati i cambiamenti in maniera costante”.
Costo 70mila euro
Costerà 70mila euro circa e ora l’associazione Bios e il Comune di Messina attendono l’approvazione della Regione: “Ma qualora non dovesse essere finanziato lo rimoduleremo per provare a inserirlo su altre linee di finanziamento. Attendiamo, ma siamo pronti a tutto. Negli ultimi anni la Regione è diventata più veloce in questo senso, fino a qualche anno fa si lavorava più velocemente con l’Unione Europea. Qualora arrivasse questo finanziamento, nella prima parte del progetto saranno analizzati i siti di interesse e i contesti, poi si passerà ai sopralluoghi per la realizzazione del tour. Sono necessari circa tre mesi per questo aspetto, potremmo avere i tour entro sei mesi dall’avvio”.