Il ricordo di un grande messinese: Turi Vasile

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sabato 24 Dicembre 2022 - 18:40

Lo storico del cinema Nino Genovese ricorda l'intellettuale che amava lo Stretto

Lo storico del cinema Nino Genovese ricorda Turi Vasile.

Nato a Messina il 22 marzo 1922 (e morto a Roma il 1° settembre 2009, all’età di 87 anni), Turi Vasile fu davvero una personalità multiforme, aperta alla sperimentazione di diversi generi, forme e linguaggi: infatti, fu autore e regista teatrale e cinematografico, scrittore, giornalista, saggista. Ma, in effetti, il suo nome è legato soprattutto al cinema, di cui è stato uno dei principali rappresentanti, come soggettista e sceneggiatore, regista, produttore. Come sceneggiatore ha collaborato con grandi autori, tra cui Alessandro Blasetti, Luigi Zampa, Michelangelo Antonioni ed altri; come regista ha diretto sette film; come produttore ne ha realizzato undici, dimostrando un amore per il cinema, che comincia prestissimo, fin da quando – dopo essersi dedicato al teatro come autore e regista – a soli vent’anni è assistente di Augusto Genina per il film Bengasi del 1942.

Nel 1956 esordisce alla regia con il film per la TV Sulle strade di notte, tratto dalla commedia Sulle strade di notte di Renato Lelli, che aveva diretto in teatro, cui segue poi, nel 1957, I Colpevoli, tratto sempre dalla stessa pièce teatrale; segue tutta una serie di film in genere di carattere comico-leggero: Classe di ferro (1957), Promesse di marinaio (1957), Gambe d’oro (1958), Roulotte e roulette (1959), Le Signore (1960). Tra questi film, per la sua singolarità, vorrei citare Gambe d’oro, ambientato nel mondo del calcio, che, in un certo senso, anticipa tutti quei film di ambientazione simile realizzati negli anni a venire. Un film che, invece, rientrava tra i suoi progetti e che riguardava il terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, purtroppo non è stato mai realizzato. Ma il ruolo principale di Vasile in ambito cinematografico si esplica compiutamente a livello produttivo; infatti, come produttore ha dato vita a due Case di produzione, la ”Ultra Film” e la “Laser Film”, ed ha realizzato diversi film sicuramente significativi: Sedotta e abbandonata (1965) di Pietro Germi, Io la conoscevo bene (1965) di Antonio Pietrangeli, L’Ombrellone (1965) e Operazione San Gennaro (1966) di Dino Risi, Il Padre di famiglia (1969) di Nanni Loy, I Tulipani di Harlem (1970) di Franco Brusati, Anonimo veneziano (1970) di Enrico Maria Salerno, Roma (1972) di Federico Fellini, Pane e cioccolata (1972) di Franco Brusati, Il Viaggio (1974) di Vittorio De Sica. Da citare il caso singolare di Roma, in cui Fellini superò di gran lunga il budget programmato per la realizzazione del film, con grande disperazione del povero Vasile, che se ne lamentò per tutta la vita.

Nell’ambito della manifestazione estiva “Cinema in orto”, organizzata dalla direzione dell’Orto Botanico e dal Cineforum Orione, con la collaborazione dell’Associazione “Antonello da Messina”, Turi Vasile è stato ricordato, nel 2018, con la proiezione di quattro film. Ora, per ricordarne il centenario della nascita, si è svolto un Convegno di due giorni (30 novembre – 1° dicembre 2022), dal titolo Nato ai piedi del Faro di San Raineri – Turi Vasile a 100 anni dalla nascita, organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Messina (in particolare, dal Prof. Dario Caroniti, cui è spettato l’onere della puntuale organizzazione dell’evento) e dall’Ersu (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario).

Il convegno e l’archivio Vasile

Alla prima sessione (presieduta da Giuseppe Giordano) hanno preso parte Lia Fava Guzzetta (che si è soffermata sulla memoria come punto nodale della sua poetica); Emilio Giordano (che ha analizzato il libro di profili Raccontati da Turi Vasile); Giuseppe Buttà (che si è soffermato sul libro Paura del vento). Nella seconda sessione (presieduta da Mario Pio Calogero) hanno relazionato Giorgio Forni (che ha esaminato l’aspetto letterario delle opere di Vasile), Vincenzo Bonaventura (che ha ricostruito principalmente la sua attività teatrale); Ferdinando Raffaele (che ha parlato del “Fondo Vasile”, da lui sistemato e catalogato) e lo scrivente (che si è occupato, in particolare, del cinema di Vasile). Erano presenti anche il nipote Francesco Zingales e i figli Carla e Paolo Vasile, che, con grande, sincera e fortissima commozione, hanno ricordato la figura e la personalità del padre, visto anche nella sua quotidianità familiare, nella sua dimensione più intima. Fra l’altro, i figli hanno donato al Dipartimento di Scienze politiche e Giuridiche dell’Università di Messina tutto il nutrito e consistente archivio di Turi Vasile, che è stato allocato in un’Aula-Studio, a lui ovviamente intestata. Da ricordare, infine, che su Turi Vasile è stato realizzato, nel 2012, un video di Salvatore Presti, Un villano a Cinecittà (titolo ripreso da un suo famoso libro), e poi, nel 2016, il documentario di Fabrizio Sergi intitolato Verso casa – Omaggio a Turi Vasile: due filmati che contribuiscono a farci comprendere meglio la sua poliedrica attività e la sua personalità artistica ed umana.

Nino Genovese

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