La cerimonia di consegna si è svolta a Piazza Cairoli alla presenza delle autorità cittadine
Si è svolta a Piazza Cairoli la cerimonia di consegna di un defibrillatore che il Rotaract Club Messina, fiore all’occhiello delle realtà associative messinesi e azione giovanile del Rotary International, ha donato alla cittadinanza. L’apparecchio salvavita è stato collocato dirimpetto al locale Bar Santoro ed è fruibile da chiunque in caso di (scongiurata) necessità.
Il progetto, nato sotto il segno dell’anno sociale di Cinzia Colavecchio, è stato quindi portato a termine e concretizzato oggi, grazie alla sensibilità e generosità dei giovani rotaractiani e alla disponibilità delle istituzioni cittadine. Tra le autorità presenti all’evento l’Assessore Metropolitano alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore, il Presidente del IV Quartiere Alberto De Luca e il suo consiglio al completo e il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina Paolo La Paglia, che nel corso dei loro interventi hanno ringraziato il Rotaract per il nobile gesto di altruismo, che rappresenta un regalo alla città e ai messinesi.
Soddisfazione è stata espressa dalla Presidente del Rotaract Club Messina Maria Ludovica Carerj, che si è soffermata sull’importanza di aumentare le aree cardioprotette e di accrescere il livello di formazione e informazione sull’utilizzo dei defibrillatori. Si stima infatti che ogni anno soltanto in Italia oltre 60.000 persone muoiano per arresto cardiaco. Ma si stima anche che la sopravvivenza delle vittime dell’infarto, killer numero uno del mondo occidentale, sarebbe sensibilmente accresciuta (triplicata, affermano gli esperti del settore), se ad intervenire il prima possibile usando appunto il defibrillatore fossero i cosiddetti “laici”, cioè il personale non sanitario che si trova sul posto, in attesa che arrivino i soccorsi.
Su questo punto ha incentrato il suo intervento il prof. Antonio Versace, Presidente dell’Associazione “Progetto Cuore, una scossa per la vita”, in sinergia con la quale il Rotaract ha realizzato il progetto. Il prossimo passo consisterà infatti nell’organizzazione di corsi di formazione per illustrare il funzionamento dell’AED e il suo corretto utilizzo in caso di necessità. L’apparecchio infatti monitora il ritmo cardiaco producendo, laddove ne riscontrasse la necessità, uno shock. Nel complesso l’utilizzo dello strumento è abbastanza intuitivo e l’operatore è comunque assistito dalle istruzioni vocali. Il Club tutto ha sin da subito guardato con favore all’iniziativa, inserendola nel programma delle attività. Alla cerimonia erano presenti i soci Violetta Squadrito (presidente incoming per l’A.S. 2019/2020), Alessia Consolo, Valeria Dattola, Mariabeatrice D’Andrea, Vittorio Tumeo, Alessandro Magno e Marco Matarese.
L’importanza di aumentare la cardioprotezione in città è e deve continuare ad essere inserita nelle agende delle realtà collettive, sia pubbliche che private. Questa è la direzione tracciata dal D.L. n. 69 del 15 marzo 2004, che ha dato il via libera a tutti gli italiani per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico. Con l’augurio che non si presenti mai la necessità di adoperarlo, siamo consapevoli che un altro presidio salvavita è stato collocato. E ad eventuali malintenzionati, si ricorda che rubare un defibrillatore è rubare una vita. Anzi, non solo una.