Le intercettazioni che tirano in ballo il messinese Croce e svelano i retroscena del picco dei dati di gennaio a Messina
Nell’inchiesta della Procura di Trapani sulla gestione dei dati covid da parte della Regione Siciliana figura anche il capo di Gabinetto dell’assessore Razza, il messinese Ferdinando Croce.
La Procura non chiede misure cautelari per lui e si riserva il prosieguo dell’inchiesta per chiarire il suo ruolo. Intanto, però, spicca l’avviso di garanzia e inserisce nell’ordinanza dei 3 arresti due sue conversazioni. Sono infatti due conversazioni chiave, importanti per dare conto di come venivano gestiti i dati a livello regionale, più che del ruolo di Croce in sé. E sono importanti per la provincia di Messina, perché svelano i retroscena del “picco” anomalo di fine dicembre – inizio gennaio, che ha spedito il capoluogo dritta dritta in zona ultra rossa.
E’ l’otto gennaio 2021, le feste natalizie sono state accantonate, i laboratori Asp hanno ricominciato ad effettuare e rilevare tamponi regolarmente. Da metà dicembre in poi, invece, complici i diversi giorni festivi intra settimanali, nei laboratori messinesi si erano accumulati moltissimi tamponi non processati, mentre il dato del contagio cresceva oggettivamente.
Se nelle settimane prima di Natale l’andamento dei contagi era costante, il 31 dicembre i dati schizzano erano schizzati in alto, continuando a farlo nei giorni successivi. E il sindaco di Messina Cateno De Luca, in piena “guerra” col dg dell’Asp Paolo La Paglia, aveva già tuonato contro i quasi 500 tamponi rimasti fermi per giorni, in attesa di essere processati.
“Ferdinando c’è un problema grosso a Messina… – dice la Di Liberti il pomeriggio dell’8 a Croce – …tanto che io ho pensato che ci possa essere stata una contaminazione del laboratorio e ho chiamato Rosanna. Più di 700 positivi….di oggi. Cioè di ieri, mandati tutti ieri”. Ma non è che sono doppioni? chiede Croce. LA Di Liberti davanti all’anomalo picco aveva avuto lo stesso dubbio, ma le verifiche l’avevano portata a scremare i positivi effettivi da più 900 a circa 700, comunque molti.
“No, no, però aspetta, ascolta, si sono tanti ma secondo me non è che sono tutti, lo sai perché? Perché noi abbiamo fatto fare tutti in una volta quelli dal 30 dicembre ad ora, perché abbiamo avuto un sovraccarico con il drive in del gasometro, della Caronte, quindi è possibile che sia questo il numero ma è spalmato su 8 giorni”, le dice Croce.
“Eh, ho capito, però lo capisci ora cosa significa ora questo? Che è spalmato su 8 giorni, se li davano ogni giorno ogni giorno (..) ora come faccio..Mi viene il dubbio che ci sia una contaminazione. Ho detto a Rosanna….. 952 erano tutti positivi, abbiamo tolti quelli che erano i controlli e il totale quant’è senza controlli? (si sente la DI LIBERTI che parla con un suo collaboratore) 761, da 950, quindi togliendo quelli che erano doppioni. Io come faccio a darli oggi? ” si lamenta la Di Liberti, che un’ora dopo viene intercettata negli uffici a ripetere: ” Oggi… io oggi ho levato questi… li ho levati perché ho considerato che sono di sette giorni e glieli spalmo… ma oggi impazzisco… “
Tra le due affermazioni della Di Liberti ci sono le telefonate tra lei e Rossana Intelisano, del centro elaborazione dati del Policlinico di Messina, riassunte dal Gip di Trapani: “ La DI LIBERTI, preoccupata dell’aumento considerevole dei positivi a Messina, chiama la dott.ssa Rosanna Intelisano (ASP di Messina), alla quale chiede i dati di oggi ricevendo la conferma di più di 500 positivi e dei quali Mancuso ne ha comunicati più di 392.La Dr.ssa Rosanna le ribadisce che loro (ASP) ne hanno oltre 500 di positivi e sono, probabilmente, i nuovi positivi. La DI LIBERTI afferma che comunque dal numero di 800 circa hanno tolto le persone, già positive, che hanno ripetuto il tampone e naturalmente non vanno ricalcolati come nuovi positivi, ma comunque sono molti, circa 600.La DI LIBERTI, allarmata dal considerevole aumento dei nuovi soggetti positivi, cerca, in qualche modo, di trovare una soluzione alludendo, tra l’altro, ad una eventuale contaminazione del laboratorio di Mancuso non ritenendo, a suo giudizio, valido il dato considerato che la metà dei tamponi processati sono risultati positivi. La Dr.ssa Rosanna, nel confermare il dato, le dice che su 878 tamponi molecolari la metà di questi sono risultati positivi. La DI LIBERTI non creda, in alcun modo, al risultato di oltre 400 positivi a Messina asserendo che siano una contaminazione del laboratorio del Dr. Mancuso (AUOP G. Martino di Messina). La Dr.ssa Rosanna invita la DI LIBERTI anche a considerare il dato di Barcellona Pozzo di Gotto che su 350 (soggetti positivi) ne ha dati 101, ossia un terzo. La DI LIBERTI, preoccupata del dato dei “positivi”, non intende comunicare 700 “positivi” ribaltando il problema alla contaminazione del laboratorio ribadendo che è inaccettabile un valore di 50% di positivi sui tamponi processati. La Dr.ssa Rosanna dice che i tamponi sono stati fatti dall’U.S.C.A. e risalgono anche al 2-3-4 gennaio tant’è che la DI LIBERTI afferma che non possono darglieli tutti nello stesso giorno. La Dr.ssa Rosanna, prima di chiudere la conversazione, le dice i dati sono quelli e seppure può risultare imbarazzante, è la realtà.”
Lo stesso pomeriggio, dall’ufficio di Croce tornano a chiamare la dirigente. Vogliono i dati dei guariti, per comunicarli a dimostrazione che De Luca “esagera”: Noi vorremmo …inc… .Visto che c’è questa situazione di aumento di Messina, vorremmo bilanciare se c’è un buon dato sui guariti, cioè vorremmo dimostrare che anche se c’erano tanti contagi ma c’erano anche tanti guariti.”
“Allora, io sto facendo estrapolare i guariti da 30 giorni, che questi ai tempi della circolare sono quelli che si possono caricare già come guariti, va fatta la fine isolamento e la guarigione, ok? Quindi io lo sto facendo per tutti, anche per voi. Poi quello che mi interessa, determinati dati ti servono per migliorare, quindi far fare bella figura o ti servono per affossare LA PAGLIA? Perché dipende da quello che devi fare, capito?”, chiede la dirigente, alla quale rispondono :_ “No, serve per bilanciare le polemiche su DE LUCA, cioè quindi per fare bella figura, per far vedere che ci sono i guariti.”
Va dato atto a De Luca che l’inerzia nella registrazione dei tamponi era stata segnalata da lui.
Senza quel ritardo non ci sarebbe stata necessità di spalmare alcunché.
Resta per me l’idea che Razza o meno le strutture siciliane vetuste ed incancancrenite da 70 anni di raccomandazioni e voti di scambio non sono in grado di reggere nessuno sforzo richieda un livello minimo di efficienza.
Razza si è giustamente dimesso ma non cambierà nulla nel post covid, perché tutto il resto, è rimasto immutato.
Raccomandati incompetenti, strutture fatiscenti, reti informatiche da terzo mondo. Tutto inalterato.
Tutto tornerà alla normalità dopo l’emergenza.
Bisognerebbe piallare tutto e ripartire da zero dal vertice sino alla base.
Ovviamente le indagini proseguiranno e si farà piena luce sulle responsabilità individuali di ciascuno degli indagati. Quanto all’articolo di Alessadra Serio sul ruolo del messinese Croce a me, salvo ulteriori sviluppi, sembra che questo sia stato del tutto marginale.
Ho letto da qualche parte che si tratta di un provvedimento molto corposo (forse oltre 200 pagine) dove il coinvolgimento del Croce viene descritto in sole due pagine (quelle già pubblicate da quasi tutti i giornali on.line).
Infatti, si tratterebbe di una sola telefonata della dirigente (appunto quella dell’8 gennaio) che lo incalza sui dati allarmanti ipotizzando anche errori, contaminazioni di laboratorio e quant’altro.
La reazione di Croce, che non pare abbia dato indicazioni o suggerimenti di nessun genere sull’utilizzo dei dati, sembra piuttosto di sconcerto, stupore, incredulità e preoccupazione tanto da chiedersi se non si tratti di doppioni.
Comunque, vedremo l’esito delle indagini che ovviamente procedono.
sa si i vippini messinesi scancellano i selfie e le foto col vice capo di …….gabinetto dell’Assessorato ahahahahahahahaha