Palmira Mancuso, di Più Europa, dopo che un tunisino di 24 anni si è tolto la vita: "A Messina si nomini il garante comunale per i diritti dei detenuti"
MESSINA – Un tunisino di 24 anni si uccide in carcere alcune ore dopo un’interrogazione di garanzia. Era stato arrestato per un’aggressione e rapina a Torre Faro. Sulla tragedia interviene Palmira Mancuso, della direzione di Più Europa (+EU): “Possiamo parlare di un fallimento per lo Stato. Il suicidio del giovane nel carcere di Gazzi è purtroppo l’ennesimo episodio che dimostra come lo Stato, che limita la libertà di queste persone in attesa di giudizio, non è stato capace di proteggerne la vita”.
Aggiunge Mancuso: “Si tratta della punta di un iceberg di una più vasta e disumana sofferenza, che accomuna molte storie finite tragicamente in strutture che dovrebbero servire a rieducare. Le carceri italiane sono un universo di sofferenza. E questo grave episodio ci spinge ancora una volta a chiedere di nominare a Messina un Garante comunale per i diritti dei detenuti, che si occupi di garantire la piena attuazione degli interessi delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale. Dall’avviso pubblico del Comune nel 2021 non si hanno più avute notizie “.