Al Teatro Antico la proiezione Voglio vivere così… e felice Canto!, con ospiti d’eccellenza, da Placido Domingo a Mario Biondi
È Luciano Pavarotti il grande protagonista della giornata d’apertura della 69esima edizione del Taormina Film Festival. Numerosissimi i grandi ospiti riuniti al Teatro Antico per omaggiarlo.
Le prime proiezioni si susseguono tra Palazzo dei Congressi e Casa del Cinema, secondo l’organizzazione voluta dal nuovo direttore esecutivo e artistico, lo statunitense Barrett Wissman, stimato manager culturale a livello internazionale: non più film in competizione al Palacongressi ma importanti retrospettive con le proiezioni.
Le proiezioni
Sono 4 le macro aree che le racchiudono: una selezione di 8 tra i capolavori diretti da John Landis, ma anche un’ulteriore selezione di 10 tra le commedie da lui scelte come sue preferite (Landis curerà anche una masterclass su “La commedia al cinema” e sua moglie Deborah Nadoolman Landis, maestra dell’arte costumistica nel cinema, un’altra proprio sull’abbigliamento come narrazione cinematografica).
Poi una selezione di 7 tra gli iconici film realizzati dal fortunato sodalizio tra Willem Dafoe come attore e Abel Ferrara come regista, protagonisti assoluti del cinema indipendente (anche loro terranno delle masterclass al Festival) e, infine, una selezione di più di 20 pellicole del prestigioso catalogo della Warner Bros che celebra al TaorminaFilmFest quasi 100 anni di attività produttiva.
Il Festival
“In soli due mesi siamo riusciti a realizzare un grande Festival che inizia con una serata di musica che ne racchiude il senso e il valore fondamentale: vogliamo dare un messaggio di speranza ai giovani, mostrare che il futuro può essere pieno di valori, valori di cui il Festival si fa testimonianza. Prima di tutto quello dell’arte, il valore umano più alto, appannaggio esclusivo degli esseri umani”, così presenta la serata – durante la conferenza stampa – l’onorevole Elvira Amata, assessore del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana.
“L’arte si fa strumento per ricongiungersi alla collettività, più che mai oggi ne abbiamo bisogno, l’arte riunisce i popoli, le genti, porta nei cuori il benessere” commenta la sovrintendente di TaoArte Ester Bonafede.
Proprio l’idea dell’arte come strumento di unione ha guidato la direzione artistica di Barrett Wissman, che infatti spiega: “Mi piace molto mettere in dialogo tra loro le arti, unirle e arricchirle, il cinema con la musica più di tutto, come potrete vedere durante questa settimana. Abbiamo realizzato grandi cose, era una sfida molto importante portare qui tutto questo talento, creare un programma che si arricchisse tanto di italianità quanto di star internazionali, ma posso dire che ci siamo riusciti. Lo scoprirete a partire da stasera”.
La serata di Gala
Dopo un carpet che per l’occasione si tinge di Blu a Piazza IX aprile, arriva, infatti, il momento della grande serata di Gala, primo ed eclatante esempio di questa forte comunicazione tra le arti. A presentarla la giornalista Elvira Terranova che introduce un festival all’insegna del cambiamento e della metamorfosi.
Si parte con la musica e tanti ricordi. Un evento di beneficenza per la Fondazione Luciano Pavarotti, presieduta da Nicoletta Mantovani (il ricavato sarà destinato all’elargizione di borse di studio a giovani talenti), un omaggio ad una delle più grandi voci della storia. Le melodie immortali del leggendario Luciano Pavarotti rivivranno in “Pavarotti Forever”, grazie alle interpretazioni di ospiti d’eccezione, amici e colleghi di “Big Luciano”.
A fare da cornice alle loro voci ed a aumentare l’emozione inedite immagini di backstage. Un Luciano Pavarotti che si racconta come un bambino perennemente felice, un uomo con la bava alla bocca, in un percorso dal suo esordio nel 1961 con La bohème, fino alla Tosca che conclude la sua carriera concertistica.
I grandi ospiti sono Placido Domingo, Marcelo Álvarez, Vittorio Grigolo, Aida Garifullina, Mario Biondi, Andrea Griminelli; ad accompagnarli una nuova generazione di giovani artisti promossi e sostenuti dalla Fondazione Pavarotti: il soprano Floriana Cicio, i tenori Giuseppe Infantino e Paolo Nevi, il baritono Ettore Lee, il mezzosoprano Eleonora Filipponi.
A dirigere la Taormina Art Festival Orchestra che li guiderà tra le note il maestro Beatrice Venezi – direttrice artistica di Taoarte e co direttrice artistica del Festival – che presenta con grande orgoglio questo scambio biunivoco su cui si articola la serata: “Celebriamo l’incontro tra l’esperienza delle grandi generazioni e lo slancio vitale di quelle più giovani, che saranno il futuro della nostra scena musicale”.
D’accordo con lei Nicoletta Mantovani, “per Luciano – dichiara – era fondamentale dedicarsi ai giovani, noi oggi portiamo avanti il suo desiderio. Lo scopo della serata è ricordare le tappe cronologiche fondamentali della vita di Luciano, il suo percorso personale e artistico fino al celebre “Pavarotti & Friends”, la realizzazione del suo desiderio più importante: portare la lirica ovunque, in tutte le case e in compagnia di cari amici. Diceva, infatti, Luciano: se verrò ricordato come colui che ha portato la lirica alle masse sarò felice”.
È commovente riascoltare le canzoni dei 3 tenori, i ricordi e le interpretazioni emozionate di chi lo ha amato, dall’amico/rivale di tutta una vita Plàcido Domingo che fa alzare in piedi tutto il pubblico a Vittorio Grigolo, suo ultimo allievo che gli è stato a fianco fino all’ultimo e cui Pavarotti ha lasciato il testimone.
Voglio vivere così… e felice Canto!
A seguire e completare una prima serata di emozioni, la proiezione di Voglio vivere così… e felice Canto! di Leonardo Metalli.
Uno speciale su Pavarotti girato tra l’Italia e gli Stati Uniti, già campione di ascolti su Rai 1, con immagini e video esclusivi della sua vita fuori dalle scene, tra pittura, arte culinaria e la grande simpatia che lo rendeva unico. Ad arricchire il ritratto di un artista e uomo così speciale le testimonianze di tutti i suoi amici più cari e i backstage delle prime prove in assoluto e del debutto della sua creatura più riuscita dopo il Pavarotti and Friends: “I tre tenori”, con Placido Domingo e Josè Carreras diretti da Zubin Metha.
Un inizio promettente per la prima serata di un Festival che sembra voler sorprendere ed emozionare.