Il Teatro di Messina si trasforma in “Un paese speciale”

Il Teatro di Messina si trasforma in “Un paese speciale”

Emanuela Giorgianni

Il Teatro di Messina si trasforma in “Un paese speciale”

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martedì 26 Aprile 2022 - 08:30

La compagnia Volere Volare celebra l’amore al Teatro Vittorio Emanuele

Contro l’angosciante rumore delle bombe al Teatro Vittorio Emanuele risuona l’amore. È andato in scena al Teatro di Messina “Un paese speciale”, lo spettacolo della compagnia Volere Volare, e promosso da Lions Club Messina Tyrrhenum, per raccogliere fondi finalizzati al sostegno dei profughi ucraini. Ma non solo, il ricavato servirà anche a sovvenzionare uno stage rieducativo per minori e giovani adulti entrati nel circuito penale minorile, grazie ad un protocollo d’intesa con i servizi sociali del Ministero della Giustizia.

Il filo rosso di “Un paese speciale”, il suo grande protagonista, è proprio l’amore. E, con l’obiettivo di celebrarlo, il Teatro di Messina si trasforma in “Un paese speciale”.

Un paese speciale

Un paese dove ognuno è speciale e unico, un paese sospeso, senza gabbie o lucchetti, ma solo musica. Un paese che sembra sereno, colorato, armonico, ma è in realtà privo di amore. Sarà un miracoloso elisir del dottore Dulcamara, sedicente medico, a stravolgere ogni cosa.

La sceneggiatura di Giovanna Manetto rivisita, infatti, “L’Elisir D’Amore” di Gaetano Donizetti. La regista ripropone personaggi e vicende dell’opera lirica composta nel 1832, rendendoli a noi più vicini, familiari, contemporanei. Tra un innamoramento e l’altro, incontreremo, infatti, anche una processione tale e quale a quella della Vara e un Sindaco così incredibilmente somigliante a Cateno De Luca. Tutti i personaggi, poi, sono cuciti addosso agli incredibili interpreti.

Volere Volare

La compagnia Volere Volare opera nel teatro dal 2016, senza scopo di lucro, ed è formata da interpreti diversamente abili e non. Il desiderio della Compagnia è vivere il teatro come uno strumento di inclusione e crescita, uno strumento d’amore.

L’impeccabile interpretazione degli attori ha entusiasmato il pubblico, lo ha fatto ridere, lo ha fatto commuovere, lo ha fatto cantare e ballare, emozionandolo sempre. E ha lasciato a tutti un’incredibile lezione sull’amore.

L’inno all’amore

Che cos’è l’amore, si domandano i protagonisti. Qualcuno, se non i poeti, è mai riuscito a spiegare cosa succede in fondo al cuore?

L’amore è un sentimento così inspiegabile e inafferrabile, che coinvolge tutti ma resta incomprensibile, che tormenta ma rende possibile l’impossibile. A volte non ricambiato (capita, insegna lo spettacolo, che qualcuno desideri solo te ma tu, purtroppo, desideri solo delle polpette mentre sei a dieta), a volte disperato, a volte improvviso, a volte un incastro perfetto (come per un Margarita che incontra un Angelo Azzurro, ci mostra ancora la storia). Ma se non è possibile trovare risposta alla domanda sull’amore, e se l’amore è un sentimento così complesso e spaventoso, una certezza c’è: nessuno può privarsene. Questo ci ha raccontato “Un paese Speciale”, tra i tanti applausi e la bravura dei suoi attori. Raccontando l’amore sul palco, l’ha portato anche tra il pubblico. È stato un inno all’amore non solo recitato ma anche incarnato, un messaggio d’amore diretto in prima persona a ciascuno dei presenti. Un atto d’amore che è sempre un grande atto di coraggio.

Così, infatti, si conclude lo spettacolo: “Ora io vorrei spiegare cosa è successo questa sera qui, qui e qui. Ma forse non ho bisogno di spiegarvelo. Voi lo sentite così come lo sento io, come lo sentiamo tutti. Anche questo è amore. Sì. Anche quello che noi abbiamo voluto trasmettere a voi. Solo un grande amore. Il nostro. Quello per la poesia, la musica, le parole, la vita, il teatro, il nostro paese speciale”.

Perché la guerra, in tutta la sua inaccettabile e tragica assurdità, è destinata a morire; invece l’amore no, quello è eterno, immortale, capace di abbattere ogni barriera. E i ragazzi di Volere Volare l’hanno insegnato.

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