Il tecnico morto all'hotel Antares nel 2014: fu un incidente, tutti scagionati

Il tecnico morto all’hotel Antares nel 2014: fu un incidente, tutti scagionati

Alessandra Serio

Il tecnico morto all’hotel Antares nel 2014: fu un incidente, tutti scagionati

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giovedì 02 Dicembre 2021 - 17:08

Nessuna responsabilità terza per la morte di Teodoro Spanò, il tecnico rimasto schiacciato da un ascensore

Non ci sono responsabilità per la morte di Teodoro Spanò, il tecnico specializzato che perse la vita all’hotel Antares di Letojanni, nel 2014, durante dei lavori di manutenzione agli ascensori.

Il giudice monocratico di Messina Simona Monforte ha assolto con la formula piena, “perché il fatto non sussiste”,  Davide Pollini, legale rappresentante della società proprietaria della struttura ricettiva, il responsabile delle manutenzioni Giovanni Pirri e il titolare della ditta Domenico Spanò.

Erano accusati di omicidio colposo in violazione di norme sulla prevenzione della sicurezza in ambienti di lavoro. L’Accusa, rappresentata dal PM Alessandro Liprino, aveva chiesto per tutti la condanna ad un anno e mezzo ma il giudice li ha scagionati, dando ragione ai difensori, gli avvocati Bonaventura Candido, Elena Montalbano e Giuseppe Carrabba.

Cinquantaquattro anni, originario di Gaggi, cotitolare della ditta, Spanò aveva stipulato un regolare contratto con la nota struttura alberghiera per dei lavori di manutenzione nell’ascensore panoramico. Quel tragico venerdì 19 dicembre mattina l’uomo si trovava all’interno del vano sotto l’ascensore, quello dove sono posti i vari rulli, quando avrebbe azionato per sbaglio la leva.

Un momento drammatico durato vari secondi finché, secondo quanto raccontato dai colleghi che si trovavano con lui, il 54enne sarebbe autonomamente uscito dal vano facendo ipotizzare che non vi fosse nulla di grave. E’ stato poi al Pronto Soccorso dell’ospedale San Vincenzo di Taormina che i medici si sono resi conto di quanto fossero gravi, invece, le lesioni interne. Spanò è morto poche ore dopo in un lettino dell’ospedale, in serata.

Alla base della tragedia, ha confermato anche il processo, c’è stato quindi un errore umano dovuto allo stesso Spanò, che nessun accorgimento di sicurezza avrebbe potuto evitare.

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