Il taglio del nastro per la mostra allestita al Museo Regionale è fissato alle 18 di oggi. Questa mattina conferenza stampa di presentazione, tanta l'attesa per un evento di grande portata che ha fatto tornare in città un patrimonio che mancava dal 1908.
Un evento eccezionale che riunisce, anche se solo per due mesi, la preziosa testimonianza della presenza greca a Messina durante i secoli. Una presenza che ha segnato la storia e la cultura messinese dall’età normanna fino a tutto l’Ottocento. Si presenta così la mostra “Immagine e Scrittura” allestita al Museo Regionale e che oggi alle 18 sarà inaugurata dal Presidente Crocetta e dal Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. 41 icone bizantine tornano a casa dopo il terremoto del 1908 che rase al suolo anche la parrocchia greca di San Nicolò che le conservava. Le salvarono proprio i greci giunti a bordo delle due navi della Marina Militare ellenica, la “Sfaktiria” e la “Kriti” per portare soccorsi. Misero in salvo la popolazione e quel patrimonio che fu trasferito in Grecia. Da allora le icone furono custodite nel Museo Bizantino e Cristiano di Atene, adesso per la prima volta dopo oltre cento anni rivedono Messina e da oggi al 26 maggio saranno in mostra al Museo Regionale Maria Accascina di viale della Libertà. Si tratta di icone di illustri esponenti della scuola della pittura cretese come Michaìl Damaskinòs, che operò a Messina tra il 1569 e il 1573, opere che fanno rivivere i segni di quell’antica comunità greca messinese che il terremoto si portò via.
La mostra è stata realizzata dalla Fondazione Federico II, dal Museo Bizantino e Cristiano di Atene, dal ministero della Cultura Greca in collaborazione con l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, il Museo Regionale di Messina e la Biblioteca Regionale di Messina. Oltre le 41 le icone provenienti dal museo ateniese, altre 9 fanno invece parte della collezione del Museo di Messina. In mostra anche 16 manoscritti conservati nella Biblioteca Regionale Universitaria e provenienti originariamente dallo Scriptorium del monastero messinese di San Salvatore dei Greci.
Oggi l’esposizione sarà aperta dalle 18 alle 24 con ingresso gratuito e visitabile a pagamento tutti i giorni tranne il lunedì fino al prossimo 26 maggio.
La mostra è stata presentata questa mattina dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, dal direttore generale del Museo Bizantino e Cristiano di Atene, Anastasia Lazaridou, dal direttore del Museo, Giovanna Bacci, dal direttore della Biblioteca regionale universitaria, Rocco Scimone, dal segretario generale dell’Istituto di Studi Bizantini e neoellenici, Renata Lavagnini e dal segretario della comunità ellenica dello Stretto, Daniele Macris. Un’occasione che i messinesi non devono perdere.
Le hanno messe in salvo?
dopo 100e più anni si ricordano che quelle icone provenivano da Messina?
perchè in tutti questi anni non si sono messi in contattto con le autorità di Messina per restituirle?
secondo me è più giusto dire le hanno trafugate