Da Asi a Irsap. A rilento l’iter per la riconversione dell’area industriale di Larderia

Da Asi a Irsap. A rilento l’iter per la riconversione dell’area industriale di Larderia

Da Asi a Irsap. A rilento l’iter per la riconversione dell’area industriale di Larderia

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martedì 04 Marzo 2014 - 08:18

Lì dovranno essere situate alcune attività che al momento si trovano sul percorso della nuova via don Blasco e che, per forza di cose, andranno presto spostate. Il problema è che non è stata ancora approvata la variante al piano particolareggiato per Larderia e nessuna attività può ancora insediarsi

Un’area destinata a insediamenti produttivi di carattere artigianale ed industriale. Un’area, quella di Larderia, già esistente ma che potrebbe essere ampliata per realizzare un vero polo industriale e, al contempo, liberare il fronte mare cittadino da tutte quelle attività che col mare hanno poco a che fare e, oltretutto, ne ostruiscono la vista. Se n’era già parlato in occasione delle prime demolizioni in via don Blasco, “firmate” dall’ex assessore Pippo Isgrò. Furono aperte delle piccole finestre sul mare, a lasciare intravedere quanto potrebbe essere bella quella zona e quanto invece di brutto sia stato realizzato. Poi tutto si fermò.

L’argomento torna alla luce nell’imminenza dell’appalto per la nuova via don Blasco. Prima ancora che le attività che si trovano nel tratto iniziale, sarà presto necessario delocalizzare le altre situate sul percorso, che al momento ostruiscono il passaggio tra le vie Gibilterra (parallela alla parte bassa di viale Europa) e Salandra. La soluzione è sempre la stessa: l’area di Larderia. Ma non tutto sembra così immediato come dovrebbe essere.

Lo osserva il consigliere della Terza Circoscrizione, Santi Interdonato. “Le aree di Larderiascrive – fanno parte del polo di competenza dell’Irsap – Istituto Regionale per le attività Produttive (ex Consorzio Asi), ente pubblico non economico sul quale la Regione esercita vigilanza, indirizzo controllo e tutela attraverso l’Assessorato Regionale delle Attività Produttive”. Il problema, secondo Interdonato, è che la procedura per la materiale realizzazione di questo importante polo produttivo è ferma. “E’ strettamente connessa – prosegue il consigliere – al programma Prusst “Messinaperilduemila, Programma di riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio”, condotto dal responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Vito Leotta, in forza al Dipartimento Lavori Pubblici del Comune di Messina. Nell’ambito del Prusst di Messina è stato previsto il Piano Particolareggiato per gli insediamenti produttivi di Larderia, dal quale dipende l’assegnazione dei lotti produttivi agli operatori appartenenti allo stesso programma Prusst, secondo quanto previsto dagli accordi intercorsi in seno al comitato formato dal Comune di Messina e dall’Asi di Messina (oggi Irsap), di cui alla deliberazione Commissariale Asi numero 13/2007 del 19 marzo 2007”.

L’ultima variante del piano particolareggiato di Larderia è stata trasmessa all’Irsap con nota del 14 gennaio scorso, con il contestuale invito a dare definitiva attuazione allo stesso attraverso la procedura di approvazione in virtù del protocollo di intesa siglato l’11 ottobre 2010 tra Comune ed Asi e secondo i criteri concordati nel verbale del 28 maggio 2012.

Con la stessa nota il rup, l’ingegnere Vito Leotta ed il dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici, l’ingegnere Antonio Amato – nel confermare la notevole importanza strategica dell’intervento volto al conseguimento delle finalità del programma Prusst ed alla delocalizzazione delle imprese regolarmente insediate nelle aree demaniali di Via Don Blasco, presso le future aree di espansione di Larderia – invitavano esplicitamente l’Irsap a procedere all’adozione della variante del Piano di Insediamento “… al fine di stabilire le norme di salvaguardia necessarie alla maggiore tutela urbanistica ed ambientale dei luoghi ed al mantenimento degli impegni presi con gli operatori economici interessati”. Sarebbe questo il primo passaggio da compiersi in attesa del completamento della procedura di approvazione dello stesso piano particolareggiato.

Interdonato osserva come l’approvazione della variante e dell’intero piano particolareggiato siano “atti indispensabili per poter riuscire a reperire i finanziamenti utili alla effettiva realizzazione dell’intero insediamento produttivo di Larderia, ove di fatto oggi non può essere allocata alcuna attività produttiva. Non esistono, infatti, strade di collegamento tra i lotti, né sottoservizi ed opere di urbanizzazione in genere. Non sono state attivate procedure di espropriazione. In pratica siamo quasi all’anno zero”.

Per tale ragione il consigliere circoscrizionale ha inteso sollecitare tutti i soggetti amministrativi a vario titolo competenti ed, in particolar modo l’Irsap, nella persona del responsabile dell’area tecnica di Messina, l’ingegnere Enrico Burgio, affinché venga dato il necessario impulso all’importante procedimento amministrativo. “Il complessivo ritardo – conclude il consigliere – potrebbe costituire un vulnus per tutte quelle attività produttive che, essendo insediate presso le aree demaniali di Via Don Blasco, dovranno essere delocalizzate per consentire la realizzazione dei lavori della strada di collegamento”.

Data l’evidente importanza strategica della questione dalla quale potrebbero scaturire effetti negativi anche sotto il profilo economico per le aziende interessate, il consigliere Interdonato si rivolge, infine, all’assessore regionale alle attività produttive, Linda Vancheri ed all’assessore regionale alle infrastrutture, Antonino Bartolotta, affinché vigilino sull’operato degli enti competenti e si adoperino in ogni modo per supportare il proseguimento dell’iter procedurale al fine di raggiungere in tempi rapidi gli obiettivi territoriali da tutti auspicati.

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