Da oggi annunciano protesta a oltranza i lavoratori che da due anni sono stati licenziati e oltre le promesse non sono riusciti mai ad ottenere fatti concreti. Insieme a loro il sindacato Orsa.

Licenziati il 15 dicembre del 2011. Da allora solo ammortizzatori sociali con la messa in mobilità che scadrà a dicembre di quest’anno. Nel mezzo solo promesse, impegni e tante tantissime proteste. Per le guardie giurate ex detective gli ultimi due anni sono stati una vera odissea. Una speranza si era accesa quando il Prefetto Trotta aveva proposto l’istituzione di un albo regionale per favorire il dialogo tra tutti gli istituti di vigilanza e dunque l’inserimento di chi nel tempo era rimasto senza lavoro, gli ex detective in primis. Da allora però, come troppo spesso accade nelle vertenze messinesi, è calato il silenzio. Stanchi di non avere più risposte e di sentirsi ancora una volta beffati da oggi sono tornati in protesta.

Insieme a loro la segretaria dell’Orsa servizi Francesca Fusco che ha spiegato l’ultimo passaggio che ha spinto i 37 lavoratori a tornare ad alzare la voce per farsi sentire da quelle Istituzioni che avevano fatto promesse senza però mantenere nessuno degli impegni presi. La sindacalista ricorda che dopo mesi di attesa lo spiraglio positivo si era aperto durante un incontro informale presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro durante il quale l’Istituto Ksm aveva garantito l’assunzione dei lavoratori una volta messi in mobilità. La mobilità è arrivata, nel frattempo sta anche per finire. E la Ksm ha assunto al loro posto personale ex novo, senza qualifiche o esperienza.

“Tuttò ciò nell’indifferenza generale e mentre 37 famiglie non sanno più come pagare mutui e bollette” ha detto la segretaria dell’Orsa che annuncia battaglia a oltranza dei 37 ex Detective.