Impianto di Mili per l'umido, ora la gara d’appalto

Impianto di Mili per l’umido, ora la gara d’appalto

Marco Ipsale

Impianto di Mili per l’umido, ora la gara d’appalto

giovedì 10 Aprile 2025 - 08:00

Il Tar ha fissato l’udienza al 4 dicembre ma nel frattempo si va avanti

No alla sospensione, sì alla trattazione nel merito, il prossimo 4 dicembre, cioè fra otto mesi. Così ha deciso il Tar in merito al ricorso avanzato dal comitato “Amo il mio paese” contro la realizzazione di un impianto per il trattamento del rifiuto umido, a Mili, perché “troppo vicino alle case”.

“Si trova poco più di un chilometro dallo svincolo, quindi i mezzi passerebbero quasi totalmente dall’autostrada. In più non ci sarebbe alcun problema di cattivi odori perché le vasche sarebbero interrate”. Così aveva replicato l’assessore Francesco Caminiti, ricordando che l’impianto consentirebbe un risparmio annuo, per la gestione dei rifiuti, di circa 5 milioni di euro.

Documentazione revisionata

Intanto la Srr, Società di regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, di Messina Area Metropolitana, non resta con le mani in mano. “Stiamo mandando, spero per l’ultima volta, tutti i documenti revisionati per andare in gara, nelle more di avere comunicazione ufficiale della copertura delle ulteriori somme da parte della regione come già annunciato” – dice il presidente della Srr, Danilo Lo Giudice.

Questo perché, nel frattempo, il costo è lievitato da 27 a 32 milioni di euro. Una prima gara era andata deserta a febbraio 2024, ora si procederà con appalto integrato cioè l’impresa vincitrice dovrà realizzare il progetto esecutivo, apportando i necessari correttivi al definitivo dopo le prescrizioni imposte in fase di autorizzazione. L’idea è quella di fare impegnare i 47 Comuni della Srr a utilizzare l’impianto, in modo tale che l’aggiudicatario della gara avrà una garanzia.

Gli impianti

Messina riesce a differenziare internamente le frazioni di carta, cartone e plastica mentre per umido e indifferenziata deve rivolgersi all’esterno. Da luglio del 2024 lo fa all’impianto di recupero di Termini Imerese ma l’obiettivo è di fare tutto da sé. Ecco perché l’impianto per l’umido di Mili, un altro per i prodotti assorbenti (pannolini, pannoloni, protezioni femminili, traversine, tappetini igienici per animali) e un altro ancora per l’indifferenziato, entrambi a Pace.

Per il primo disponibili 5 milioni e “promessi” altri due, per il secondo bisogna recuperare ancora 5 milioni.

Un commento

  1. mimmo brancato 10 Aprile 2025 22:34

    È certo che neache il Comitato “Amo il mio paese” non resterà con le mani in mano,
    questo sia ben chiaro al più presto saranno intrapresi altri provvedimenti.
    Ogni cosa a suo tempo………..
    Il tempo è galantuomo……

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